Non trucidatemi ç_ç Questo è quello che esce fuori quando si hanno idee sul lavoro.
Spero vi piaccia..... *Detto questo si dilegua*


Dormi mio tesoro 
Dormi e sogni d'oro
La mamma gli cantava sempre quella canzone,quando nelle notti di tempesta lui non riusciva a prendere sonno e si agitava nel suo letto.
Fai la ninna fai la nanna 
Tesorino della mamma.
Che la mamma ti è vicino 
La sua voce era dolce come il miele,le sue carezze erano come un balsamo per lui.Sentirla accanto a sé lo faceva sentire al sicuro.
 
Dormi dormi mio piccino.
Dormi mio tesoro
Quella canzone l’aveva sempre e solo cantata a lui.Cosa non più vera da quando era nato il suo fratellino.Stefan.
Con la sua nascita lui,Damon,era sparito dalla vista del padre ma,soprattutto della sua amata mamma.
“No,Damon ora non posso giocare con te,tesoro.Devo far mangiare il tuo fratellino” Questo era il ritornello che sua madre ripeteva ogni qualvolta le chiedeva di giocare con lui come “Piccolo mio,ora non posso.Stefan deve fare il bagnetto” Sua madre si era sempre occupata,personalmente,di loro.Odiava che,balie,governanti ed educatrici si occupassero o istruissero i suoi bambini,doveva essere solo lei e lei soltanto.
Ma ora sua madre aveva attenzioni solo per Stefan.Stefan di qua.Stefan di là.Essere figlio unico era stato un sogno durato troppo poco,solo tre anni.E ora che non lo era più sua madre le era stata portata via.Dal suo fratellino.
A passo lento,il piccolo Damon si avvicinò alla camera da letto del fratello,da cui ne uscì la madre.Evidentemente Stefan si era addormentato.
“Damon,tesoro…cosa fai in giro a quest’ora?E’ tardi.Dovresti essere a letto” la madre mise su un cipiglio severo,ma i suoi occhi erano amorevoli e dimostravano che lei era divertita dal comportamento del figlio.
“Scusate,madre.Ero venuto a dare la buonanotte al mio fratellino” spiegò il piccolo abbassando lo sguardo a terra ma alzandolo in tempo per vedere un sorriso sincero e stupendo farsi strada sul visto della madre.
“Fa pure,piccolo mio.Ma attento a non svegliarlo” detto questo si avvicinò a lui e gli diede un leggero bacio sulla fronte prima di affrettarsi verso la sua camera.
Il bambino si avvicinò cauto alla stanzetta di Stefan,raggiunta la porta,fece capolino dentro.
Il piccolo giaceva addormentato nella sua culla,era…adorabile?Così piccolo e indifeso.
Scosse la testa.No,lui era il bebè cattivo che gli aveva portato via la madre.Altro che indifeso.
Si avvicinò alla culla,avvicinando ad essa uno sgabello,su cui salì per avere una visuale maggiore.Dormiva profondamente.
Fino a quel momento.Come destato dai suoi movimenti il piccolo aveva aperto gli occhi.Damon sapeva che era finito nei guai,l’aveva svegliato.E aspettò con ansia un pianto che non venne.
No,il suo fratellino lo stava semplicemente guardando con curiosità,agitando le manine davanti al suo viso.Damon allungò una mano per afferrare quella del fratello e quando le loro dita si toccarono seppe che non avrebbe mai potuto odiarlo.E stentava a credere di averlo fatto finora.Era il suo piccolo fratellino.L’avrebbe protetto.Sempre.