Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: ThePirateSDaughter    11/07/2011    13 recensioni
Sono completamente folle, ho una long in corso e sforno una one shot ^^
Ma io SONO folle :D
La dedico a te, Meine Schwester, per farmi perdonare della mancata recensione e perchè a te gusta il caro personaggio di cui si parla *_*
E'ispirata dai fantastic Guns e fa parte della serie "Yesterday and Tomorrow"
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Duncan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Yesterday and Tomorrow'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Duncan


Outta Get Me

They scream and yell
And fight all night
You can't tell me
I lose my head
I close my eyes
They won't touch me
'Cause I got somethin'
I been buildin' up inside
For so fuckin' long
They're out ta get me
They won't catch me
Outta Get Me, Guns 'N' Roses

1997
"...E'lì. Non la vede nessuno."
Il bambino stava indeciso davanti al tavolino del fast food, spostando il peso da un piede all'altro. Le mani dietro la schiena, fissava indeciso il pezzo di pizza abbandonato sul tavolo.
Era splendida: calda e ancora fumante, squisitamente piena di pezzi di wurstel, perfettamente rotondi. Era stata ordinata due minuti fa da un marmocchio ciccione che l'aveva sbocconcellata per due secondi; poi era diventato tutto rosso in faccia e aveva cominciato a strillare di voler salire sullo scivolo fuori dal locale e i genitori, pur di salvare i timpani, avevano assentito.
Abbandonando lì quel bendiddio.
"E' lì. Non la vuole nessuno. Ed è un peccato lasciarla lì..."
Duncan si mosse di un passo verso il tavolo.
No. Mamma dice sempre che non si ruba.
Si fermò; era vero. E si sentiva abbastanza in colpa al pensiero di commettere una cosa del genere. Rubare era sbagliato. Chi rubava, presto o tardi veniva schiaffato in prigione. E lui in prigione non ci voleva finire. Non sentiva neanche questo gran desiderio di rubare, non l'avrebbe fatto in circostanze normali: solo che quel giorno mamma si era dimenticata di dargli i buoni di rinnovo per la mensa della scuola e lui aveva mangiato niente e il contrario di niente. E lo stomaco vuoto gli dava sui nervi.
E quell'isterico di bambino la pizza non la voleva più, preso com'era dallo scivolo. E poi, realizzò con un improvviso sorrisetto, i suoi genitori l'avevano pagata, quindi non poteva essere un furto! Era come se l'avessero comprata e poi regalata a Duncan: dove stava il reato?
Soddisfatto, Duncan allungò la mano e, ignorando l'ultimo colpo di ammonimento nello stomaco, prese la pizza.
Dirigendosi verso l'uscita la addentò e gli parve di schizzare in paradiso: saporita, croccante, ricca di mozzarella, trionfante di pomodoro, con quei wurstel tagliati al punto gius...
-Ehi tu.
Con la fetta di pizza ancora in bocca Duncan alzò lo sguardo verso la guardia del fast-food che aveva steso un braccio davanti a lui.
-Fì?
-Quella pizza non è tua. E'del bambino che ho visto prima. Come mai l'hai presa tu?
E Duncan non capì più niente: si fece prendere dal panico e schizzò sotto il braccio dell'uomo, cominciando a correre. Si sarebbe dovuto fermare, chiedere scusa -anche se mal lo sopportava- e rendere la pizza, ma... ma...
-Fermate quel delinquente!
Addiritura? Per uno schifoso pezzo di maledetta pizza?
Col cervello completamente in tilt corse come un idiota e alla cieca; si scontrò con un sacco di persone, che ostruivano la via nell'ora di punta; parecchie volte rischiò di inciampare. Correva e nel frattempo dava dei gran morsi alla pizza: era il minimo che potesse fare, dopo tutto il casino che era successo per colpa di quel trancio!
Sbucò alla fine della via, alla destra della fermata degli autobus: e, per grazia divina, di autobus ce n'era uno, fermo e con le porte in procinto di chiudersi. Duncan balzò a bordo, le porte si chiusero con stridore e il ragazzino vide l'omone che lo inseguiva sbucare dalla stessa fiumana di persone da cui era sbucato lui.
Si sedette immediatamente e prese a finire quello stupido pezzo di pizza.
E contemporaneamente, sentiva un sentimento un po'marcio crescere dentro di lui: era come se... come se fosse contento di aver rubato. Averla fatta franca, dato un pesce in faccia a quello stupido vigilante. Lo aveva seminato, anche se quello era grande e grosso. Aveva vinto lui. Duncan 1 Guardia 0.
Tanto quel bambino la pizza non la voleva.
Un sorriso sempre più largo e via via più malefico stirò la bocca di Duncan.


2005
"E'andato di là, di là!"
Corse con tutta la foga che sentiva nelle gambe, stringendo i denti per sopportare lo sforzo e per la determinazione che gli scorreva nelle vene. Correva da ore, miseria santa, e quei cazzo di sbirri ancora non si erano fermati.
Anche lui aveva la sua dose di colpe, però: con tutti i maledetti negozi che beccava in giro, proprio quello con la pattuglia all'angolo andava a scegliere?
Non l'aveva vista perchè quella fottuta volante era ferma e aveva i fari spenti: era nascosta dall'oscurità notturna.
Lo stesso buio che in quel momento stava nascondendo lui.
Ben attento ad evitare ogni traditrice luce di lampione riuscì ad infilarsi in un provvidenziale vicolo, buio ed abbastanza stretto perchè le macchine non ci passassero.
Con gli occhi ormai abituati alla semioscurità scorse una rampa di scale di acciaio che portavano alla cima dell'edificio che faceva da parete alla stradina: le salì.
Una volta giunto in cima guardò sotto, gli avambracci poggiati negligentemente sul davanzale: c'erano tre volanti adesso (tre!) con i fari accesi, minuscole come lucenti formiche. Si erano fermate: con tutta probabilità i poliziotti stavano consultandosi e dividendosi le zone del quartiere per dargli la caccia.
Sorrise: lo divertiva vedere tutta quella gente affannarsi per lui.

Stavolta erano tre volanti. E le aveva fregate. Chissà come doveva bruciare agli sbirri...
Si era fatto acchiappare, qualche volta, ma stavolta no! No di sicuro!
Non l'avrebbero preso, mai più.
E anche se lo avessero catturato di nuovo non si sarebbe fatto fermare. Lui non poteva essere catturato, non era mai stato catturato sul serio da nessuno. L'unica che ci era riuscita era stata Cour...
...
Nessuno.
Nessuno poteva prenderlo, figurarsi una cazzo di principessa con gli occhi scuri come la notte, intraprendente (a volte un po' rompiballe), coraggiosa, determinata...
...Fanculo.
Sospirò e si cacciò la mano in tasca, dove stava la sua piccola ma preziosa refurtiva.
Due collane, un anello d'argento e poi quella che l'aveva spinto a commettere l'ennesimo furto.
Era la piccola, ma deliziosa statuina di una bella ragazza, intagliata nel diamante. Indossava un vestito dalla gonna lunga, ricco di pieghe e tra i lunghi, ricci capelli trasparenti portava un piccolo diadema.
Sospirò ancora; poi si corrucciò, strinse la statua e la lanciò con decisione oltre il davanzale.
Fluttuò e compì una serie di giravolte nell'aria prima di allontanarsi e perdersi nell'ombra.
Se avesse potuto fare lo stesso con il ricordo martellante di Courtney sarebbe stato molto più comodo.



Ma buonasera a tutti!
Ringrazio i santi Guns che mi ispirarono per questa cosuccia ^^
E ringrazio anche voi, che leggete e recensite ciò che scrivo!
Questa è per voi!
(Ma soprattutto per la Schwester: donna, attendiamo tuoi lavori su questo fandom!)
Vero che mi fate sapere anche stavolta cosa ne pensate? :D
Tanti abbracci per voi ( e anche qualche biscotto secco. Mwahahahah!!! L'avete capita? *effetto grilli*)
Scusate. Sarà l'ora che mi fa sclerare ^^
*fugge, mentre i pomodori la assalgono*
Vostra affesssionatissima Pirata :D





   
 
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: ThePirateSDaughter