La dea Atena, nel corpo di Saori Kido, sedeva meditabonda sul balcone delle sue stanze private nel tredicesimo tempio. Ora chiederete: su cosa potrà mai meditabondare una che pensa che per la sua vita le altre divinità rinuncerebbero alla terra e alle specie vegetali e animali che la popolano?
In effetti sarebbe più corretto dire che si stava annoiando a morte. Dei minacciosi non ce n’erano, guerre galattiche non ne poteva più fare, tutti i suoi sacri guerrieri erano fin troppo diligenti e non le davano mai grattacapi … questo non era vero, ma tutti i problemi venivano sbolognati a Sion, che ormai non usciva più dal suo studio, immerso da pergamene e voluminosi tomi che Camus si premurava di recapitargli dalla propria biblioteca privata.
Inoltre, la povera divina era anche frustrata a causa del suo pupillo che non solo l’aveva tradita, ma ora l’aveva anche imbrogliata; aveva concesso ai bronzini una vacanza pagata in un rinomato albergo a 10 stelle nelle Hawaii, con il permesso di portare una persona a loro scelta: Shiryu, manco a dirlo, si era portato Shunrei; Shun aveva ufficializzato la sua storia con June, Hyoga aveva invitato il redivivo amico Isaac, Ikki se ne stava bene per conto suo, Seiya aveva detto di voler portare sua sorella.
Inutile sottolineare i salti di gioia fatti dalla divina Saori all’idea di avere una mese per vendicarsi sulla (testuali parole riferite da un’ancella) “vipera che gli aveva soffiato il moroso”, al secolo Shaina dell’Ophiuco; peccato che il giorno successivo, scesa nell’arena per benedire gli allenamenti dei suoi valorosi guerrieri, la premurosa Seika stesse amorevolmente asciugando il sudore al suo arciere preferito, alias Aiolos (oddio che allitterazione XD ). Morale: Shaina era alle Hawaii con Seiya.
L’umore nero della dea si era ritorto per tutto il giorno successivo su Sion, e per la settimana seguente sui video della celeberrima serata di cui potrete trovare notizia in “Terrore! Phoenix in pericolo”.
Un’idea balenò nella mente della divina al pensiero della serata e suono il suo campanellino d’oro massiccio, facendo accorrere Tatsumi, nella sua graziosa tunica … o meglio, la tunica era in sé graziosa, sul pelatone … ehm …
- Presto! Di’ a Sion di sbloccare il telefono divino! Devo parlare con uno dei miei fratelli! –
Il fedele corse dallo sventurato sacerdote.
 
Sentendo bussare alla porta, Sion ebbe un mezzo infarto, temendo di veder spuntare di nuovo Camus con altri tomi in mano.
 - Avanti … -
Rantolò il poveraccio … quanto avrebbe voluto che comparissi il francese fulvore della chioma di Camus, invece della nipponica pelata di Tatsumi, che 9 volte su 10 significava: lavoro extra!
Stava già per correre a Capo Sunion per buttarcisi giù, ma purtroppo il suddetto pelatone lo individuò dietro tutto la roba che ingombrava quella che, si suppone, fosse una scrivania.
- Sao- la dea Atena vuole il divino telefono –
Non tirò un sospiro di sollievo solo per non far volare le scartoffie.
- Ne è sicura? L’ultima volta che l’abbiamo attivato Cupido continuava con i suo scherzi telefonici decisamente poco adatti alla nostra virginea dea … -
Tatsumi rimase inespressivo.
Sion allora si alzò e andò a recuperare il telefono, un grazioso apparecchio con un filo di etere, diamanti per tasti e una cornetta in oro tempestata di pietre preziose, tutta decorata a motivi floreali.
- Ecco qui! – “e che Zeus ci assista!”.
 
Questa è la segreteria telefonica di Dioniso, al momento sono ubriaco o sono nel mezzo di un baccanale, lasciate un messaggio e sarete richiamati.
- Fratellino carissimo! Sono Atena, chiamami appena puoi, ho un affaruccio urgente di cui parlarti e che ci farà divertire parecchio! –
La divina glaucopide riagganciò ed attesa pazientemente, leggendo la sua copia di “Diva e divina”, sorseggiando un tè all’ambrosia.
Dopo un paio d’ore, il festaiolo fratello richiamò.
Un rombo scosse la terra e un lampo squarciò il cielo; Sion, nel proprio studio, ripensò alla notte degli inganni e di come la sua stella protettrice fosse adombrata la notte prima … la stessa ombra che aveva visto sugli astri di tutte le costellazione dell’eclittica la sera prima e solo una cosa pensò: “Da adesso in poi … so’ c@@@i amari …”; intanto una stregonesca risata si innalzava dagli appartamenti della divina Atena.
 
Il mattino seguente …
- Cari miei prodi gold saints, sono stata ingiusta nel mandare in vacanza solo i bronze saint, - “col cavolo! Pago io!!” – per questo ho deciso di mettervi a disposizione per tutto il prossimo mese, sino al loro rientro, la sala grande del mio tempio, le mie cucine, le mie dispense e le mie cantine, per festeggiare questo periodo di pace! Purtroppo non potrò festeggiare con voi, dal momento che numerosi impegni come Saori Kido mi attendono a Tokyo. –
Subito da una tenda spuntò fuori Tatsumi stracarico di valigie, mentre un rumore d’elicottero si diffuse e tutti corsero all’inseguimento della loro dea, precipitatasi sul piazzale dietro il tempio.
- Ma non temete! Continuerò a vegliare su di voi! Addio e … buon divertimento! –
Subito si librò in volo e tutti i sacri guerrieri seguirono l’elicottero con lo sguardo finché poterono.
Dopo qualche minuto di silenzio …
- Ok, dov’è la fregatura? –
Grugnì subito Deathmask all’indirizzo di Sion, che levò le mani.
- Non ne sapevo niente, davvero! –
- Forse è solo un modo della dea per dimostrarci apprezzamento e stima … -
Subito dodici paia di occhi si posarono sul povero Aiolos, che si fece piccolo piccolo …
- Avanti! Forse tutto sommato non è così tremenda come sembra – accorse Aiolia a difesa del fratello – tu che ne pensi? In fin dei conti sei quello che ha passato più tempo accanto a lei … -
Domandò a Shaka.
- Io penso … - cominciò l’illuminato, lasciando in sospeso la frase, preparando gli occupanti delle dodici case dello zodiaco ad una perla di saggezza che avrebbe squarciato il velo di Maya e illuminato i loro cuori. – Io penso … che abbia un pessimo senso dell’orientamento causato da una più generica distorsione mentale che sfiora la perversione. –
Per il seguente quarto d’ora solo qualche grillo ruppe il silenzio e sono qualche ammasso di rotolante paglia l’immobilità.
 
Introduzione ad una raccolta che segnerà l’ennesima sconfitta dei poveri goldini da parte di un imbattibile nemico: la loro dea!
Per tutti coloro che dovessero appassionarsi alla serie e desiderarne sempre il seguito … pregate che non mi scappi la voglia di scrivere  ^^
Ci vediamo alla prima casa! E al prossimo capitolo!