Extreme
Dating
“Fabio.”
Niente.
“Fabio.”
Ancora niente.
“Fabio!”
Gridò la signora Benedetti, la madre di Fabio Benedetti.
“Fabio alzati! Oggi hai l’esame di pratica di guida. Non
vorrai fare tardi proprio oggi! Arrivi sempre tardi a scuola, almeno cerca di
essere puntuale in queste occasioni!”
“Sì mamma! Scendo per la colazione.” Disse pigramente Fabio.
Il ragazzo scese in soggiorno, si sedette, e mangiò
marmellata e fette biscottate e caffelatte.
“Mi ha telefonato prima Marika, ha detto che ti aspetta ai
giardini pubblici. Anche lei ha l’esame di pratica di guida?”
“Sì!” Rispose allegramente Fabio.
Fabio mangiò velocemente l’ultima fetta biscottata e si
precipitò ai giardini pubblici per raggiungere la sua ragaz…no cioè volevo dire
la sua migliore amica.
Fabio Benedetti è un diciottenne che vive a Bologna in una
zona non distante dalla Piazza del Nettuno. Frequenta il quinto anno dell’istituto
tecnico industriale Mazzini ed un tifoso sfegatato del Milan. Marika Martinelli
è una coetanea del suddetto ragazzo ed è la sua migliore amica fin dai tempi
della scuola elementare e oggi avrebbe affrontato l’esame di pratica di guida
insieme a lui. E’ una ragazza abbastanza alta, snella, con i capelli castano
chiaro lunghi circa fino alle spalle, e gli occhi verdi e frequenta il quinto
anno del liceo linguistico Giacomo Leopardi. Il ragazzo, invece, è poco più
alto di Marika, ha un fisico atletico, in quanto pratica sport come nuoto,
pallacanestro e -naturalmente- calcio. Fabio, in realtà, ha sempre visto Marika
come qualcosa di più di una “migliore amica”. Tuttavia, non è mai riuscito a
trovare il coraggio di confessarle i suoi veri sentimenti. Fabio ha sempre
avuto tanti amici, poiché è anche il ragazzo più bello e più popolare della
scuola, ma l’unica ad essere a conoscenza dei suoi timori, dei suoi segreti più
intimi –per esempio, il fatto che lui una volta sia uscito con Lisa Rimondi,
soprannominata anche “brufolo girl” per via dei suoi innumerevoli foruncoli
sulla faccia e in molte altre parti del corpo. Ad eccezione di Marika nessun
altro dei suoi amici sa di questo…l’avrebbero preso in giro fino alla morte!- e
con lei tutte le estati, insieme ai genitori di entrambi, si organizzavano un
giorno, solitamente verso la fine di luglio, per un “pellegrinaggio” sulla
chiesa di San Luca, che si trova subito dopo Bologna proprio all’inizio
dell’Appennino Tosco-Emiliano, e quando raggiungevano la meta, dopo tre
chilometri di salita, ci fermavano per un pic-nic.
Nell’istante in cui Fabio attraversa la strada che separa la
sua casa dai giardini pubblici, egli ebbe strana sensazione, come se quel
giorno dovesse succedere qualcosa di strano, qualcosa di bello, di avventuroso,
tuttavia, qualcosa che avrebbe fatto mettere insieme Fabio e Marika, dopo
quell’esame di guida.
Fabio intravide la sua migliore amica seduta su una panchina
mentre salutava un tizio, il suo vicino di casa, con un Pastore Tedesco. Fabio
la raggiunse a passo spedito bloccandosi proprio davanti a lei.
“Ciao Fabio!”
“Ciao amore!” Fabio, che a volte non badava al fatto che
fossero ancora amici, come in quel momento, si accorse subito di non aver
apostrofato Marika con il soprannome…ehm…giusto diciamo, e il ragazzo arrossì
violentemente dopo la gaffe che aveva appena commesso.
“Scusa che hai detto?” Chiese Marika facendo finta di non
aver capito bene, ma in realtà aveva capito perfettamente.
“No niente niente! P-parlavo d-da s-solo.” Cercò di
difendersi Fabio anche se come scusa, e se ne conto anche lo stesso Fabio,
faceva veramente schifo.
Marika rise di gusto scuotendo la testa e cercando di
sorvolare disse: “Allora andiamo? Abbiamo un esame da superare. Speriamo
soltanto di non investire qualcuno!”
“No non accadrà! Vedrai lo supereremo senza problemi!
Accidenti! Dobbiamo assolutamente riuscirci! Noi due guidiamo bene e all’esame
di teoria non abbiamo fatto neanche un errore, ricordi?”
“Già, me lo ricordo.”
“Non vedo perché non dovremmo riuscire a superare anche
l’esame di pratica di guida. Ce l’ha fatta persino Giorgio Tmburelli che alla
prima lezione di guida è finito dentro il cortile della casa della signora
Concetta Benfatti, distruggendo l’orto e andando a sbattere contro un albero!”
“Sì, è vero. Però è stato divertente!”
“Già, ora però è meglio andare, altrimenti faremo tardi sul
serio!”
“Sì, andiamo.”
Questa fanfic mi è venuta in mente dopo un film che ho
guardato…
Spero vi possa piacere, recensite please^_^