Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: Saralasse    12/07/2011    9 recensioni
[...]Lucy sbuffò sonoramente lasciandosi andare sul bancone della gilda nella solita posizione, braccia distese e guancia sul piano di legno. D’improvviso il suo sguardo fu attratto da Mirajane che nonostante il tempo impietoso si preparava a uscire in compagnia di Elfman. Sentendola riferire a Cana che la sua meta era la chiesa, Lucy si rivolse a Levi per conoscerne il motivo.[...] Una personalissima rivisitazione del capitolo 199.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Finirà mai questa pioggia?”

Lucy sbuffò sonoramente lasciandosi andare sul bancone della gilda nella solita posizione, braccia distese e guancia sul piano di legno. D’improvviso il suo sguardo fu attratto da Mirajane che nonostante il tempo impietoso si preparava a uscire in compagnia di Elfman. Sentendola riferire a Cana che la sua meta era la chiesa, Lucy si rivolse a Levi per conoscerne il motivo.

“Ah, è per quello”.

“Si avvicina l’anniversario della morte di Lisanna”, intervenne Cana distogliendo la sua attenzione dal barile che stringeva fra le braccia.

“Lisanna?”.

“La sorella minore di Mira ed Elfman”, si affrettò a spiegare Levi. “E’ morta in un incidente durante un lavoro, due anni fa. Quando l’anniversario si avvicina, iniziano ad andare in chiesa”.

Cana tornò a guardare Lucy. “Ora che ci penso… tu mi ricordi vagamente Lisanna”, disse mentre sul viso della maga degli Spiriti Stellari si dipingeva un’espressione di puro stupore.

“Davvero?”.

“Anche perché stai sempre con Natsu”, aggiunse Levi con un sorriso.

Lucy si voltò, scorgendo il Dragon Slayer addormentato in un angolo: russava sonoramente, a bocca aperta, eppure… non avrebbe saputo dirlo, Natsu era semplicemente Natsu; e lei lo trovava irresistibile. Stupendosi dei suoi stessi pensieri, si costrinse a sorridere, in modo da dissimularli, ma non ottenne niente più che una smorfia malinconica.

“Mmh… quindi qualche tempo fa Natsu aveva una ragazza…”[1].

 

Ancora pioggia.

Un giorno diverso. Un giorno felice per la gilda di Fairy Tail.

Eppure, qualcuno non riusciva proprio a gioire. Lucy aveva visto Lisanna tornare come un fantasma dal regno dei morti, l’aveva vista abbracciare Natsu come lei non aveva mai saputo fare.

Raramente c’era stato contatto fisico tra loro e mai nel modo che avrebbe voluto. A Edoras lo aveva abbracciato ma solo per trattenere la sua furia; lo aveva tenuto fra le braccia quando lo aveva ritrovato incosciente, privato del suo potere da quelle maledette rocce e aveva pronunciato il suo nome con un filo di voce, temendo che gli fosse portato via.

Ascoltò senza fiatare il racconto di Lisanna che spiegava ai suoi nakama come non fosse affatto morta, e seguì il gruppo fino al cimitero dove Mira ed Elfman piangevano su quella che credevano fosse la tomba della loro sorellina. Riuscì a sorridere e commuoversi persino assistendo al ricongiungersi dei tre fratelli ma quando fu il momento di tornare alla gilda si defilò, sostenendo di essere troppo stanca per festeggiare.

Si incamminò a testa china verso la sua casetta, non potendo così notare l’espressione indecifrabile di Natsu; stringendosi sulle spalle il mantello che proprio lui le aveva dato per ripararsi dalla pioggia, lasciò che questa le bagnasse il viso e che le sue lacrime si confondessero con quelle del cielo.

 

Lucy non era una sciocca. Non osava sperare che fosse tutto come prima, lei sapeva che non era più così. Natsu non le avrebbe più chiesto di partire in missione con lui e Happy, avevano di nuovo Lisanna con loro.

Cominciò a correre, tentando di mettere più distanza possibile tra sé e il Dragon Slayer, e giunta a casa si preoccupò di chiudere accuratamente ogni possibile ingresso; lui aveva sempre trovato il modo di entrare ma dopo i primi tempi era lei a lasciare appositamente aperte le finestre. D’ora in poi, gli avrebbe sbarrato la strada, e non era al suo appartamento che pensava; non avrebbe permesso ai gesti affettuosi che lui sapeva compiere di farsi ulteriore strada nel suo cuore. Tra lei e Natsu finiva così, prima ancora di cominciare, prima di darsi una possibilità.

Tirò le tende e si infilò a letto, rannicchiandosi sotto quel piumone che tante volte aveva dovuto condividere con lui, imponendosi di pensare che la cosa la infastidisse; in realtà, le piaceva guardare Natsu dormire, quando non doveva preoccuparsi di essere scoperta mentre lo osservava e ne imparava i lineamenti addolciti dal riposo.

Un’ombra alla finestra attirò la sua attenzione. Anche senza vederlo sapeva trattarsi proprio di Natsu, avrebbe riconosciuto la sua sagoma fra mille. Lo vide alzare un braccio e per un attimo temette che volesse sfondare il vetro per chiederle spiegazioni del suo comportamento; tutto ciò che fece fu poggiare il palmo aperto contro la superficie bagnata e nonostante la pioggia continuasse a cadere incessante, Lucy lo sentì chiaramente pronunciare il suo nome.

“Lucy? Lucy, lo so che ci sei… ti chiedo scusa per qualsiasi cosa abbia fatto… io ci provo a capirlo ma proprio non lo so… andiamo, vieni alla gilda adesso?”.

Lucy si mise seduta sul letto, stringendo il pesante piumone fra le mani; la tentazione di aprire la finestra e seguire Natsu era forte… ma aveva promesso a se stessa, nessun’altra possibilità. Era sicura che lui fosse sincero e proprio quello era il problema.

Natsu non capiva quanto lei lo amasse già. Non capiva quanto le facesse male sapere che lui soffrisse ancora per la scomparsa di Lisanna. E dannazione, non capiva quanto Lucy odiasse l’espressione di pura estasi che gli si era dipinta in volto quando l’aveva rivista, viva.

“Lucy!”. Adesso c’era una sfumatura nervosa nel suo tono di voce. “Apri! Non me ne vado altrimenti!”.

Lucy sussultò fissando ostinatamente le coperte. Nonostante sentisse le lacrime pungerle fastidiosamente gli occhi, aprì le tende di scatto, trovandosi faccia a faccia con Natsu, solo un sottile strato di vetro a dividerli.

Natsu era a dir poco confuso. Aveva capito che Lucy dovesse avercela con lui per qualcosa ma non immaginava che fosse tanto furiosa. Pensò che forse era di nuovo malata: aveva il viso arrossato e gli occhi lucidi come quando non aveva potuto partecipare all’Hanami di Magnolia e lui aveva sradicato l’intero ciliegio arcobaleno perché potesse vederlo. La vide aprire le ante senza smettere di fissarlo negli occhi e per qualche motivo si sentì a disagio.

“Allora, cosa c’è?!”.

Quella domanda così diretta, pronunciata con un tono di voce che definire infastidito sarebbe stato poco, lo fece quasi indietreggiare. Doveva essere molto malata se reagiva così.

“Lucy, stai di nuovo male?”.

“Male? Ma che stai dicendo, io sto benissimo!”.

Quasi a voler sottolineare le sue stesse parole, Lucy si alzò e compì alcuni passi nella stanza, dando le spalle a Natsu che ne approfittò per saltare dentro. Voltandosi verso di lui, lo ritrovò troppo vicino per restargli indifferente.

“T-ti ho detto che sto bene, puoi anche tornare alla gilda adesso”.

Riuscì a dire, affrettandosi a distogliere lo sguardo da quegli occhi così intensi. Il cuore prese a martellarle furiosamente nel petto quando sentì la mano di Natsu sulla guancia costringerla a voltarsi nuovamente.

“Devi dirmi cosa ho fatto per farti arrabbiare perchè io da solo non lo capisco… è da quando sei scappata via che ci penso ma è inutile… tu lo dici sempre che non sono molto intelligente”.

Era leggermente arrossito nel pronunciare quelle parole e Lucy non riuscì più a sciogliere lo sguardo dal suo.

“Non sono arrabbiata con te”.

Disse scostandogli una ciocca di capelli bagnata dal viso, e non era mai stata tanto sincera; Natsu si comportava secondo la sua indole, arrabbiarsi con lui sarebbe stato del tutto inutile e soprattutto ingiusto. Non capiva di averla ferita, era semplicemente felice del ritorno di Lisanna e non lo si poteva certo biasimare per questo.

“Allora sei arrabbiata perchè Lisanna è tornata”, disse lui, spiazzandola completamente: non faceva che ripetergli quanto fosse idiota ma a volte mostrava un’acutezza disarmante. “Ma non devi, Lucy. Siamo tutti amici a Fairy Tail e noi tre possiamo esserlo, il nonnetto dice sempre che tre è il numero perfetto… o qualcosa del genere”.

Lucy sorrise appena all’espressione dubbiosa che aveva curvato le labbra di Natsu in un leggero broncio.

“A volte è così Natsu. Altre basta essere in due per essere felici”.

“Non capisco Lucy… come marito e moglie?”.

Lei si portò le mani al viso, quasi a voler nascondere l’improvviso rossore che le aveva tinto le guance.

“B-beh… più o meno…”.

Natsu posò le mani sulle sue, attirandola più vicino a sé. “Oppure come me e te. Natsu e Lucy. Non siamo felici quando partiamo per un lavoro insieme?”[2].

Lucy restò ammutolita, gli occhi sbarrati fissi in quelli di Natsu; che stesse sognando? Le stava davvero dicendo di essere felice con lei? Forse che in un contorto modo tutto suo le stesse confessando di ricambiare i suoi sentimenti?

“Lu… forse non è in questo modo che lo immaginavi ma ti sto dicendo che… che ti… insomma, sarebbe meglio che dicessi qualcosa anche tu!”.

Lei si mosse finalmente, liberandosi della stretta di Natsu per potergli stringere le braccia al collo.

“Anch’io ti amo Salamander”, sussurrò a un soffio dal suo orecchio mentre lui le cingeva la vita, stringendosela contro.

Lucy rabbrividì, stupendosi di quanto potesse essere caldo il corpo di Natsu nonostante fosse zuppo di pioggia. Rialzò il capo, sfiorandogli il viso con una leggera carezza e disegnò le sue labbra con le dita; lui la colse di sorpresa, baciandole prima i polpastrelli e azzerando poi la distanza tra le loro bocche, coinvolgendola in un bacio che sapeva poco di solitudine e tantissimo di loro due. Si separarono soltanto quando il bisogno d’aria li costrinse a guardarsi negli occhi, il fiato corto ma felici. Natsu sorrise, i canini appuntiti in bella vista.

“Hai proprio ragione Lu… tre non è il numero perfetto”.

***************************************************************************************************

Uhm… è la prima volta che scrivo in questo fandom e confesso di essere un po’ in imbarazzo ^///^

Non so da dove sia uscita questa cosa, non so nemmeno se abbia una forma compiuta ma è il finale che avrei voluto al capitolo 199… lo so che Fairy Tail è uno shonen ma lo era anche Rave ed è terminato con tanto di matrimonio, perciò non smetterò mai di sperare nel risvolto romantico u.ù

La NatsuXLucy è la mia coppia preferita in assoluto, li trovo perfetti assieme e non potevo non scrivere nulla :P

Ditemi cosa ne pensate, sono ben accette anche le critiche, purchè siano costruttive ;)

Notine:

[1] In effetti la prima parte è quasi esclusivamente un riassunto delle prime pagine del capitolo 168, perdonatemi ma mi serviva come introduzione ^^”

[2] Lo so che in genere c’è Happy con loro ma includerlo avrebbe rovinato la mia fic numerologica XD

Se siete arrivati fin qui, grazie per aver letto (_ _)

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Saralasse