Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Ricorda la storia  |      
Autore: Demsmuffin    12/07/2011    17 recensioni
Era come se niente fosse rimasto di me stessa. Ero io contro il cibo. Io contro il bullismo. Io contro lo specchio. Ero io contro il mondo intero.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Skies are crying
I am watching
Catching teardrops in my hands
Only silence as it’s ending, like we never had a chance
Do you have to, make me feel like there is nothing left of me?

 

Ed eccomi a piangere per l’ennesima volta. A guardare le lacrime sulle mie mani e a cercare di respirare e di frenare tutto quell’odio che provavo verso il mondo intero. L’ennesimo attacco di bullismo. L’ennesima volta che mi avevano detto di essere grassa. L’ennesima volta che vedevo il sangue uscire lentamente dalla mia pelle e poi scendere giù verso le mani e sporcarmi dai polsi alle dita. E mi faceva male, ma nessun dolore fisico era paragonabile a quello che io provavo interiormente. Facevo del male al mio corpo per tentare di uccidere la cosa che avevo dentro, qualunque cosa ci fosse. E tagliarmi mi faceva sentire meglio, per un po’. Fin quando non sentivo la testa girare e avevo bisogno di urlare per farla smettere. Era come se niente fosse rimasto di me stessa... Ero io contro il cibo. Io contro il bullismo. Io contro lo specchio. Ero io contro il mondo intero.
 

You can take everything I have
You can break everything I am
Like i’m made of glass
Like i’m made of paper
Go on and try to tear me down
I will be rising from the ground
Like a skyscraper!

 
 
Puoi prendere la mia vita e decidere al mio posto. Puoi prendere tutto quello che ho e distruggerlo come se fosse carta. Puoi prendere tutto quello sono e calpestarlo come se fosse vetro. Puoi distruggermi, lo stai già facendo. Perché devo guardare il mondo così negativamente? Perché se mi giro attorno esaminando gli altri vedo solamente vite infelici? Perché, lassù, qualcuno si diverte a giocare sadicamente con noi? Perché regalarci la vita e poi farci soffrire per l’eternità? Guardai ancora il sangue e non soddisfatta, presi la limetta del temperamatite che avevo svitato e dalla parte più tagliente premetti forte sulla pelle. E dopo qualche istante sorrisi vedendo ancora altro sangue. E’ possibile odiare così tanto me stessa, da farmi tanto male ed esserne perfino felice? Potevo detestarmi sul serio? Lacrime su lacrime scendevano giù una dopo l’altra. Lacrime di dolore, di delusione. Ero arrabbiata con tutti. Il ragazzo di cui ero innamorata aveva preso il mio cuore, ci aveva giocato, lo aveva usato, divertendosi, poi lo ha gettato a terra, aveva preso un martello e lo aveva distrutto come se fosse debole ceramica. E il mio cuore resta così anche adesso. In tanti piccoli pezzi che mai riusciranno a ricomporsi.
 

 

As the smoke clears
I awaken, and untangle you from me
Would it make you, feel better to watch me while I bleed?
All my windows, still are broken
But I’m standing on my feet

 

Aprii gli occhi. Mi ero addormentata sul pavimento duro. Mi ero addormentata per disperazione. Mi ero addormentata per il dolore. E loro si divertono a guardare il mio sangue scendere giù? Loro sono felici? Posai la limetta e mi guardai allo specchio. Mi pulii e tutto il mondo sembrava avere di nuovo un senso. I miei piedi tremanti reggevano il mio detestabile corpo. Uno squillo di cellulare, ne bastò solo uno per farmi sorridere. Tutto dentro di me era ancora spezzato, tutto dentro di me era irreparabile. Ma sapere che Joe mi aveva pensato e sapeva benissimo cosa stessi facendo in quel momento mi faceva stare in qualche modo bene. Altro squillo. Risposi.
“Demetria Devonne Lovato, sono sotto casa tua. Apri.”
E chiuse. Era arrabbiato, lo sentivo dalla voce. Ma era arrabbiato con me per quello che avevo fatto e che avevo promesso di non fare mai più o era arrabbiato con la gente che mi aveva portato a farlo?
“Demetria Devonne Lovato.”
 Ripeté con una faccia impassibile quando mi vide. Mi spinse dentro casa e mi prese le braccia. Io evitavo il suo sguardo.
“Ti senti meglio adesso?”
Lasciò andare il mio braccio, ma prese l’altro e controllò i polsi, in attesa di una mia risposta.
“Si.” Dissi sicura.
“Si? Ah be. Contenta tu.”
Scrollò le spalle. Poi mise la sua mano sotto il mio mento e mi fece alzare la testa, e inevitabilmente affogai il mio sguardo sul suo.
“Devi smetterla. Quando stai così picchia qualcuno, picchia anche me se vuoi, ma non te stessa.”
Scossi la testa.
“Tu non capisci. Non puoi”
“Si non capisco. Ma ti aiuto ad uscirne.”
Sicuro di quello che diceva entrò nella mia stanza, prese la limetta che stava a terra e mi guardò con gli occhi lucidi. Mi allargò la mano e me la posò sul palmo.
“Adesso, se questo ti fa stare davvero bene stringi le tue dita, conserva la limetta e io me ne vado. Se invece preferisci me a quella limetta buttala e io rimango qui.”
Titubanti, le mie dita cominciarono a piegarsi verso quella e la strinsi forte.
 

 
 

Go run, run, run
I’m gonna stay right here
Watch you disappear, yeah
Go run, run, run
Yeah it’s a long way down
But I am closer to the clouds up here
 

 
 
Ma poi lo guardai. Mi aveva ferito terribilmente. E adesso voleva aiutarmi. Potevo alzarmi in piedi. Potevo buttare quella limetta. E così mi diressi verso il cestino della spazzatura di casa mia, Joe mi seguiva. Allargai le dita e lasciai scivolare la limetta giù, fino al cestino. Joe sorrise.
“Brava.”
“Grazie.” Farfugliai.
“Va meglio?”
Annuii. Adesso quelle persone che mi avevano scritto che sono grassa le vedevo sparire. Le vedevo scendere giù fino all’estrema profondità della terra e io le guardavo da quassù. Perché stavo risalendo. Mai più limetta, lo giuro. Avete distrutto tutto quello che sono, avete distrutto la mia vita, avete calpestato i miei sentimenti, mi avete ferito e mi avete fatto crollare. Ma adesso mi sto già alzando. Come un grattacielo.





Note dell'autrice..
Non ho parole. Non so che dire. Lascio che questa song-fic parli al mio posto. Quello che posso dire è che adoro skyscraper perché rispecchia me. Perciò vi prego di rispettare questa storia anche se non vi piace, perché è mia. Se vi piace e volete scriverne una simile, con gli stessi pensieri, basta chiedermelo, vi dirò di si, ma ditemelo. Non tollero copie su questa shot, poichè è autobiografica. Se vedo copie non avrò pietà, lo prometto. Grazie (:

   
 
Leggi le 17 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Demsmuffin