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Autore: Klaineinlove    13/07/2011    7 recensioni
Piccola one-short su un babyKurt a scuola che cambia il suo modo di vedere il classico principe delle fiabe.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Kurt era in prima elementare amava disegnare, ritraeva tutto ciò che vedeva o immaginava nella sua piccola mente già troppo sviluppata secondo suo padre. Dopo aver imparato a scrivere le prime frasi, le maestre lasciavano che i bambini si divertissero con i loro giochi che portavano da casa o tenevano custoditi all’interno di enormi cesti posti in ogni classe. E Kurt restava sempre lì seduto nel suo banco, stile tavola rotonda, circondato da altri amichetti che giocavano o disegnavano come lui. Le maestre di tanto in tanto passavano per i banchi controllando le piccole opere fatte da quei giovani ragazzi, ed esultavano sempre con complimenti un po’ troppo esagerati ma che i bambini non intuivano essendo troppo piccoli e troppo presi dall’entusiasmo di tutte quelle lodi. Una delle maestre poi si sedette sulla piccola sedia colorata accanto a Kurt, ammirando l’impegno con cui il bambino stava disegnando
“Cosa disegni Kurt?” il tono della maestra era dolce e caldo proprio come quello delle mamme
“Una principessa che aspetta che il suo principe la salvi” rispose il bambino non togliendo né gli occhi né la matita dal foglio
“Oh vedo, e il principe sei tu?” la maestra passò la mano tra i capelli di Kurt accarezzandolo
“No! Il principe deve essere biondo con gli occhi azzurri, io ho solo gli occhi azzurri e poi io sono come la principessa” la docente non poté far a meno di ridere
“Perché come la principessa?” chiese incuriosita la donna
“Perché le principesse sono bellissime, e sono amate dai loro principi. Quando sarò grande…ma no come il mio papà un po’ più piccolo di lui…troverò il mio principe con i capelli biondi e gli occhi azzurri, proprio come quello delle fiabe” disse fiero il piccolo Kurt cercando tra i suoi mille colori il giallo per colorare i capelli della principessa. La maestra non gli chiese più nulla si limitò a sorridere ma Kurt non poteva vederla era troppo concentrato sulla sua piccola opera.
L’ora di ricreazione per i bambini proseguì nel giardino, lì c’erano altalene, scivoli e altri piccoli giochi con cui distrarsi, ma Kurt si sedette sotto ad un albero perché non aveva ancora completato il suo disegno perché proprio non riusciva a disegnare un volto al bel principe. Gli fece i capelli biondi e lisci ma non lo convincevano, poi il dubbio gli venne anche con il colore degli occhi perché non trovava un celeste adatto. Sbruffò un po’ arrabbiato perché pensava che la sua fantasia stesse svanendo ma poi il disegno gli venne strappato di mano
“Che bello questo disegno Kurt, posso tenerlo?” Era Thomas, era nella stessa sezione di Kurt e molto spesso si comportava da piccolo prepotente. Kurt pensava che era a causa della sua statura troppo alta e non dimostrava i suoi sei anni ma quasi otto.
“Non posso è il mio disegno mi sono impegnato molto e non è ancora finito” il piccolo Hummel non temeva il suo amico, poteva anche essere alto e robusto ma Kurt non si faceva facilmente prendere dal panico
“Ma a me piace!Io lo voglio”  Thomas allungò il braccio tenendo il disegno in una mano così che Kurt a quell’altezza non riuscisse a prenderlo.
“Ridammelo o io chiamo la maestra” Hummel allungò il braccio con eleganza per farsi ridare il suo disegno ma a nulla servì la sua buona educazione.
Una cosa però accadde. Thomas si vide strappare il foglio dalle mani e voltandosi vide un ragazzino della sua stessa scuola ma non della stessa sezione, che con un salto era riuscito a prendere il foglio. Kurt fissò quel ragazzino era più basso di Thomas ma sicuramente molto agile per il salto che aveva fatto. Una zazzera di riccioli neri gli invadevano la testa e i suoi occhi erano come il caramello
“Tieni” porse con gentilezza il disegno a Kurt e Thomas incurante di quello che era successo, venne attratto da una lucertola e si mise ad inseguirla.
“G…grazie!” Kurt arrossì e tirò su con il naso, aveva evitato di piangere davanti a Thomas ma solo per la paura che il suo disegno andasse perso. Tornò a sedersi sotto all’albero e riprese i suoi colori tra le mani, cancellò quella bozza del principe che aveva disegnato e iniziò a rifarlo tutto d’accapo.
A lavoro finito, il piccolo Kurt si sentiva soddisfatto era assolutamente perfetto ai suoi occhi e rise pensando a quanto era sciocco di aver sempre pensato che i principi dovevano essere con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Il suo era completamente diverso da quello delle fiabe che gli venivano raccontate: i capelli ricci neri e gli occhi ambra che salvava la sua principessa da un enorme mostro(vagamente somigliante a Thomas) ne erano la prova

   
 
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