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Autore: Bohemienne    13/07/2011    5 recensioni
Michiru, intenzionata a portarsi a casa Elsa per finire un ritratto, accetta di assistere alla finale di atletica. Durante la chiacchierata verso lo spogliatoio, viene a sapere che corrono alcune voci a proposito del suo violino.. ma la vera sorpresa l'aspetta sulla pista.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Michiru/Milena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
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Adesso che i risultati del contest sono usciti, ecco qui il pezzo con cui ho partecipato ^^
Devo dire che sono molto soddisfatta del giudizio (la posizione in classifica che importanza può avere, quando sei totalmente inesperta? XD), perchè in questo periodo il mio grande patema d'animo è tutto sul discorso diretto: il parere della giuria è stato positivo, per cui non ho di che lamentarmi! E' uno sprone per continuare a esercitarmi ^^

Il concorso cui ho partecipato è qui-> http://www.facebook.com/pages/Sailor-Moon-Concorso-di-Fanfiction/214102908621549 (un bel giorno imparerò a usare decentemente l'html).
Buona lettura e grazie a chi vorrà leggere e lasciarmi un'opinione ^_____^
GM

PS. Il titolo è tremendo, ma è la cosa più decente che sono riuscita a partorire ._____.


"Trackside Revolution"

 


-Elsa! Elsa, hai un minuto?

-Oh, ciao! Cosa ci fai di nuovo a scuola?

-Ciao, scusami se ti importuno adesso. Volevo domandarti se dopo la gara sei libera, in modo che possiamo finire di lavorare.. è l'ultima volta che ti stresso, prometto!

-Kaiou Michiru, ti conosco da quasi due anni e so perfettamente che “stressare” è un eufemismo, quando si tratta dei tuoi disegni! Dopo la gara sono libera, ma non ho idea di quando finirò: temo ti toccherà assistere alla corsa. Quindi, comincia ad accompagnarmi allo spogliatoio! A proposito, sei sicura di non aver bisogno di me anche per i colori?

-No, sono ancora indecisa se usare le tinte reali o le complementari. E in qualsiasi caso, conosco molto bene i tuoi colori: vedendoci tutti i giorni, saprei ricreare la tua pelle e i tuoi capelli senza troppi sforzi, Elsa-san.

-Elsa-san chi sarebbe, giapponesina?! Vuoi che cominci anch'io a chiamarti Micchan?

-Noo, ti prego, no! Almeno tu, chiamami col mio nome! Sai quanto odio quel diminutivo.

-Allora scordati di chiamarmi Elsa-san un'altra volta: in California non si usa, e mi suona strano anche dopo tutti questi anni che vivo qui. Ora che ci penso, Michiru.. l'altro giorno passavo davanti alla classe del club di arte, ho sentito il tuo professore sperticarsi in lodi sul tuo.. com'è che l'ha chiamato? Talento puro, l'ha chiamato!

-Talento puro, certo.. se lui sapesse quanta pratica faccio, a casa, si rimangerebbe immediatamente la definizione: da quando ho preso il diploma in violino, tutto quello che faccio è dipingere e studiare, studiare e dipingere.

-Mpf! Non vorrei ripetermi, ma dovresti cominciare a fare dello sport, Michiru: anche soltanto l'atletica.. mi sembra tu abbia un fisico adatto a correre, con un po' di allenamento potresti anche ottenere buoni risultati in gara. Tanto più che non hai nemmeno altri impegni con le lezioni di musica! E adesso che mi viene in mente: ma tu lo sai che girano delle voci a proposito del tuo violino?

-Oh, di nuovo.. e sentiamo, cosa si dice?

-L'ha detto il mio capitano, che l'ha sentito da non so chi.. dicono che tuo padre, per il tuo compleanno, ti abbia regalato un violino italiano che costa una fortuna. Mi è stato detto anche il nome, ma non lo ricordo.. so che è italiano, ma aveva un suono così cinese.. Kua Ran, Kua Ru..

-Guarnieri, forse?

-Guarnieri, sì! Una specie di violino fichissimo che ha più di cent'anni, o qualcosa del genere. Dicono che tuo padre ci abbia speso una cifra enorme, e che l'abbia comprato al mercato nero dell'arte. E' vero, Michiru? Hai un violino di duecento anni?

-Uff.. ne parla anche il club di atletica, e papà diventa addirittura un contrabbandiere. Maledetta me e il giorno in cui ho menzionato quel violino al club di musica!

-Mi stai dicendo che ce l'hai sul serio?

-Ascolta, Elsa, le cose sono un po' diverse: intanto, non arriva dal mercato nero, ma da un'asta che papà ha vinto contro l'Accademia nazionale della Musica. E non è nemmeno un Guarnieri.

-Quindi è una bugia, che abbia duecento anni..

-Vuoi la verità? Avvicinati, non intendo dirlo a voce alta.

-Stai per dirmi che è un falso?

-Vuoi che te lo dica, o no?!

-Sì, sono qui.. avanti, zero-zero-sette, sputa.

-Ne ha circa trecento.. è stato costruito nel 1704, Elsa. Ed è uno Stradivari.

-Che cooosa?? Io non ci capisco niente, ma Stradivari lo so chi è!

-SSSST! Secondo te, perchè ho parlato piano?

-My God, ma quanto ha speso tuo padre? A un'asta pubblica? Oh my, tu-hai-uno-Stradivari! A quattordici anni! Ed è tuo! Ma di solito non li hanno delle fondazioni superfighissime che li danno in prestito? Sono certa che mi hai detto questo, una volta!

-E' così, infatti, ma non sempre: alcuni sono proprietà di privati, sempre che possano permetterseli, e ci sono violinisti molto famosi che possiedono i violini antichi che suonano. Solo che papà ha pensato che, viste le mie.. be', viste le mie capacità, ne meritassi uno. Ha detto che tenere concerti da quando avevo otto anni ed essermi diplomata in sei anni di studio anziché dieci, costituisce una buona ragione per considerarmi un talento, e che quando ha letto di quest'asta, per lui è stato naturale andare lì e cercare di comprarmelo.

-Ma tuo padre è straricco, giusto? Insomma, con l'azienda e tutto il resto, se l'è potuto permettere.. accipicchia, un violino di tre secoli. Sono stupefatta!

-Credimi Elsa, io non lo volevo.. quando l'ho visto, hanno cominciato a tremarmi le mani, al punto che ho avuto il terrore di toccarlo.

-E lo credo bene: chi vorrebbe mai far cadere un cimelio simile? Ma a questo punto ti obbligo a farmelo sentire: dopo la gara vengo a casa tua e mi ritrai quanto ti pare, ma poi devi assolutamente suonarmi qualcosa!

-Promesso, ma adesso non parliamone più. Anzitutto, pensare che possa diffondersi anche questa voce mi mette addosso un'ansia tremenda, e poi tu hai un trofeo interscolastico da vincere.. di' un po', non sei in ritardo?

-Affatto! Ho la sana abitudine di presentarmi in anticipo agli appuntamenti: sono un'atleta responsabile, io! Soprattutto se ho un'avversaria da studiare.

-Elsa, tu non hai avversarie! Sei la più veloce, lo sei stata per tutto l'anno, e il trofeo di categoria, per te, è scontato.

-Quest'anno forse sì, ma dicono che una ragazza delle medie S, trasferita da poco, corra più veloce di chiunque: la gara di oggi è l'ultima e resterà a fondo classifica, ma stando a quel che dice chi l'ha vista correre, l'anno prossimo potrebbe rivelarsi un osso duro.

-Staremo a vedere.. sai come si chiama?

-Si chiama Tenou. Tenou Haruka.

-Direi che con un nome così, è quasi obbligata a correre veloce.

-Brava, ridi, tu.. intanto me la devo vedere io, con Miss Far Away!

-Oh, Elsa, io scommetto che non ci sarà gara: tu sei una yankee, no? Con le gambe che hai, non le darai quartiere, come sempre.

-Precisamente, mia cara! Elsa Gray, puro sangue misto nippocaliforniano, non si farà certo sorpassare da una qualunque nanetta con gli occhi a mandorla e il caschetto a scodella! Mi porterò a casa il trofeo interscolastico, e la nuova arrivata sgranocchierà la mia polvere. Così ho deciso! E con questo, mia cara violinista superaccessoriata, sarà meglio che entri nello spogliatoio: un eroe che non medita prima della battaglia, può essere eroe soltanto al 94%.

-Sul serio?

-Non ne ho idea, ma suona molto confuciano!

-Pfff! Ci vediamo più tardi, Confucio! Mi raccomando, corri come il vento!

 

 

Due ore più tardi, il mondo è cambiato per sempre.

 

 

-Michiru?

-Sì..?

-..non era poi così bassa.

-E non era poi così “scodella”, da quello che ho visto.

-Damn, quella corre davvero come il vento! Se fosse arrivata sei mesi fa, probabilmente a quest'ora la mia coppa se la starebbe portando a casa lei.. mi aspetta una primavera di allenamenti duri, se non voglio farmi fregare alla terza gara, non trovi anche tu?

-...

-E già che ci sono, in queste vacanze rapinerò due banche, con il malloppo corromperò tutti gli arbitri per il prossimo campionato interscolastico, così assegneranno un sacco di handicap a quella ad ogni gara, e mi farò anche un tatuaggio con scritto “Baciatemi le chiappe” sulla fronte. Cosa ne pensi?

-Le chiappe sulla fronte cosa?

-Kaiou-san, non mi stai proprio ascoltando, sì? Che ti passa per la testa?

-Oh, pensavo solo che.. sai, Elsa, pensavo che mi piacerebbe seguire le tue gare, il prossimo anno.

-Tu? E da quando t'interessi di sport?

-Be', vedi, la verità è.. che odio ammetterlo, ma col fatto che amo dipingere vedute e nature morte, non sono molto pratica di anatomia: in voi atleti i muscoli sono evidenti, mi aiuterebbe osservarvi! E poi, la tensione delle gare è davvero emozionante, anche per una semplice spettatrice come me, e.. perchè mi guardi così?

-Sei davvero un'artista nata, Michiru: stai solo parlando di disegno, e ti brillano gli occhi. Sembrerebbe che tu sia illuminata.

-Oh. Dev'essere che ho appena scoperto qualcosa di.. interessante. Andiamo da me, allora?

-Andiamo! Non dimenticarti che mi hai promesso di suonare il tuo, be', il tuo violino nuovo. La sai fare “Smoke on the Water”, vero?

  
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