Lo sento.
Sento il tuo sguardo sulla pelle, inflessibile e duro come niente altro a questo mondo. Unico nel suo genere. Speciale come poche cose per me.
Quando mi guardi, quando quegli occhi rossi si posano per sbaglio o per volontà su di me, comincio ad agitarmi. Nel profondo di me stesso sento solo ansia, trepidazione. Neanche te lo immagini che razza di emozioni percepisco quando spendi il tuo tempo anche solo a guardarmi.
Mi basta quello per impazzire. Così poco e io già non capisco più nulla.
Il brutto di tutto questo è però che non posso dirtelo. Non posso renderti partecipe di tutte le mie piccole paranoie, nè posso in alcun modo farti presente quanto la tua sola presenza sia fonte di disperazione e di vita stessa per me.
Sono patetico, sono un guerriero senza spina dorsale se non posso neanche dire alla persona che amo ciò che sento. Vinto però da tutto l'orgoglio che mi pervade, non vedrai mai scendere una lacrima dai miei occhi. Anche se tu sei l'unica persona per cui potrei piangere, non lo farò mai di fronte a te.
E poi, alla fine, mi va bene anche così. La mia vita non è così male se, alla fine della giornata, posso tornare al tuo fianco.
 

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Ti guardo sì, ti guardo e mi chiedo cosa ancora non so di te.
La curiosità che provo nei tuoi confronti non rivaleggia con niente altro se non, forse, con la costante rabbia che sento per tutto ciò che mi circonda. Le cose importanti si possono contare sulle dita per me, e nonostante le tue continue lamentele non facciano altro che darmi alla testa, facendomi salire un gran nervoso, non posso fare a meno di pensare che il solo studiarti sia fra una di quelle. Diciamo che è fonte di grande divertimento.
Rido delle tue paranoie e del tuo stupido orgoglio. Rido del falso risentimento che ti ostini a vomitarmi addosso assieme ad ogni tua parola pungente.
Dire che mi importa poco o niente di ciò che credi di sapere tu, su di me, è dire poco. Eppure, anche così, non mi stanco mai di tenerti al mio fianco.
Sei divertente, sai?
Quando ti sfioro sento ogni muscolo del tuo corpo tendersi al passaggio della mia mano, e quando ti parlo, quelle poche volte che mi spreco a farlo, so per certo che niente di ciò che dico va perso. Ma è sopratutto quando poso il mio sguardo su di te che ricevo la maggiore delle mie soddisfazioni.
I miei occhi ti fanno impazzire. Io lo so, tu lo sai. Per questo ti scruto. Ti fisso senza alcuna pietà. Sono curioso di sapere fino a che punto sarai in grado di mantere questo profilo basso, fingendo che ciò che senti per me è solo semplice amicizia.
Tanto, alla fine della giornata, sono io quello da cui vuoi tornare.