Londra. Wammy’s house.
Era ormai tardo pomeriggio quando
nella sala comune dell’istituto
succedesse qualcosa.
La giornata era piovosa, molti dei
ragazzi si ritirarono
nelle proprie camere a studiare o a giocare, mentre altri decisero di
dedicarsi
alle attività in biblioteca.
Quando pioveva l’atmosfera
all’interno dell’istituto
diventava tremendamente cupa.
Il tempo passava così
lentamente, quasi gli spiriti dei
ragazzi si assopivano.
Vi era tristezza nell’aria.
Già in un orfanotrofio il
clima non era dei migliori, ma
quando pioveva peggiorava.
Ma presto un nuovo sentimento avrebbe
caratterizzato quel
pomeriggio.
“Near, sei sicuro di non
volerne assaggiare nemmeno un
pezzo?”
Domandò un ragazzo biondo,
poco più grande di lui, mentre
teneva gli occhi fissi in un punto imprecisato fuori dalla grande
finestra della
sala.
Il tono della sua voce era molto
calmo e pacato.
La pioggia aveva
quest’effetto su di lui.
“No Mel, sono sicuro. E
sono stanco che continui a
chiedermelo. A me non piace la cioccolata”
Rispose il giovane albino continuando
nelle sue costruzioni.
Quei due erano le menti
più intelligenti dell’intero collegio
e, cosa più importante, erano ottimi amici.
Ignari di cosa sarebbe successo negli
anni successivi.
“Guarda davvero non ti
capisco. Eppure questa è davvero la
più buona cioccolata che abbia mai mangiato finora. Se non
l’hai mai assaggiata
mi dici come fai a dire che non ti piace?”
Finì fissando la barretta
che aveva fra le mani.
Cioccolato misto a riso soffiato.
Fantastico a parer del biondo.
Spostò poi lo sguardo sul
compagno che, sbuffando, gli si
avvicinò.
“Possiamo fare un
compromesso. L’assaggerò… Ma a modo
mio”
Concluse sorridendo leggermente
avvicinandosi di più al
biondo.
Si guardarono negli occhi; occhi che
vivevano l’uno per l’altro.
Prese tra le mani il cioccolato che
aveva il biondo, ne
staccò un pezzetto e lo posò vicino alla bocca
dello stesso.
Aspettò che schiudesse le
labbra e ne prendesse un pezzetto
per poi annullare la distanza tra di loro prendendo a sua volta
l’altra parte
di cioccolato.
Forse ora a Near
sarebbe piaciuta la cioccolata.
E
chissà…
Mello gli avrebbe
attribuito un valore tale da diventare la sua
ossessione.
Nota
dell’Autrice:
ebbene si, in questo periodo mi danno molto a pensare questi due
ragazzi xD In particolare mentre mangiavo io stessa la barretta che
aveva in mano Mel in questo capitolo, mi sono venuti in mente u_u
Volevo avvisare i miei lettori che ho
in mente parecchie storie da fare, per questo avviso che
probabilmente dalla fine della prossima settimana, inizierò
la stesura di due
nuove long fic. Una sarà una raccolta, un po’
particolare, mentre l’altra be…diciamo
che sarà abbastanza “originale”
(più o meno me la sono sognata stanotte
>//< eh si, l’ispirazione mi colpisce anche nei
sogni) .
Ma non abbandonerò questa
raccolta, e nemmeno l’altra
fanfiction ^^ solo servirà tempo e ispirazione per tutto! Ma
non vi abbandono :)
Ringrazio
molto Nijinsky
e Bimba 127 per le vostre recensioni! <3
Baci, Liena