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Autore: Nathy Mars    14/07/2011    1 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima storia.
Parla di una Ragazza Normale (per normale intendo semplice e timida), che avrà un grande cambiamento nella sua vita.
Non aggiungo altro.
Siccome è la prima volta, se c'è qualcosa che non va, scrivetemelo.
Non siate troppi duri però!
Buona Lettura, NathyB.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono una ragazza normale, ma mai nella mia vita avrei pensato che mi potesse succedere una cosa simile.
Sono timida, mi faccio sempre prendere dall'ansia,e di conseguenza non smetto di parlare.
Sono una ragazza che ama divertirsi.
Sono semplice.
Mi piace ridere, il mio motto è : Affrontare i problemi sorridendo sempre.

Avevo appena finito le superiori e andavo a frequentare l'università in America, precisamente a Los Angeles.
Siccome avevo frequentato un liceo linguistico, sapevo sostenere un discorso in inglese facilmente.Andavo a stare a casa di mia zia Giulia, una famosa intervistatrice.
Mancava un solo giorno alla mia partenza, ed ero agitatissima.
Era sera, erano le sei e mezzo, stavo finendo di controllare le valigie, che mi chiamarono.
-Nathaliaaa! Scendi un momento, per favoreeee???- era mia madre. Odiavo essere chiamata con il mio nome completo, preferivo "Nathy", ma ai miei famigliari glielo
lasciavo dire intero.
-Arrivvooo, dammi un secondo!- dissi, non avevo voglia di scendere.
Di sicuro di sotto erano arrivati i miei famigliari, lo capii dalla porta che si aprì e dal brusio di voci, giù da basso.
Presi coraggio, uscii dalla mia stanzatta e mi trascinai lungo le scale, infatti, mi erano venuti a trovare mia nonna e due dei miei zii. Salutai tutti con
il solito gesto della mano e sorrisi.
-Ciao tesoro, non posso crederci che stai partendo- disse mia nonna, correndomi incotro e abbracciandomi.
-Già!- dissi.
-Ecco ti ho portato un pensierino, tieni!- disse tirando fuori dalla borsa un pacco quandrato blu, di medie dimensioni.
-Nonna, non dovevi..- dissi io, cercando di capire di quale "pensierino" si trattasse.
-Sciochezze! Farei di tutto per la mia nipotina- disse sorridendo, quel suo sorriso trasmetteva dolcezza.
Presi il pacco blu,lo scartai ed ecco che avevo tra le mani un kit di meke up. Mia nonna sapeva che odiavo truccarmi, tutti lo sapevano.
Ero una ragazza "Acqua e Sapone".
-Grazie...- dissi, con tono deludente, speravo in qualcos'altro.
-Nathalia,lo so che non ti piace, però non lo so, vai a Los Angeles, America. Ti serviranno fidati di me.- disse guardandomi con area di una che
sapeva quello che diceva.
-Ok...grazie ancora!- le ridissi abbracciandola forte e dandogli un bacio sulla guancia.
Intanto si avvicinarono i miei due zii, lo zio Federico e lo zio Roberto.
Mia nonna si diresse in cuccina dove l'aspettava mia madre.
-Eccola qui, la nostra principessina che ormai è cresciuta- disse zio Federico, abbracciandomi.
-Ciao zio!- dissi, cercando di respirare, il suo abbraccio era fortissimo.
-Ciao Nathy! Come stai?- disse zio Roberto, anche lui abbracciandomi.
-Bene grazie e tu?- dissi.
-Benissimo, un po triste che te ne vai, ma va bene così!- disse.
-Prima o poi doveva succedere- dissi ridendo. Risero tutti e due insieme a me.
Siccome avevo fretta di finire di organizzare tutto, salutai i miei zii con un "abbraccio di gruppo".
-Ora risalgo a finire di organizzare le cose.- dissi mentre già salivo le scale.
-Certo vai, noi ti chiamiamo quando è pronto il pranzo.-disse zio Roberto.
-Ok...- dissi.
Arrivata in camera, mentre finivo di rimettere apposto le cose, pensavo: Avrò il coraggio di lasciare tutto questo, amici e famiglia?
La mia famiglia è compasto da sei persone e siamo molto legati l'uno con l'altro. Ho due sorelle maggiori, una si chiama Nany ed ha 28 anni, ormai sposata e ha anche
un figlio di 3 anni e l'altra si chiama Alessandra, meglio Ale e ha 21 anni, ho anche un fratello gemello, il suo nome è Walter ed come me ha 19 anni.
Con i miei genitori vado molto d'accordo. Ho pochi amici, ma quelli che ho sono veri.
Passò un'ora.
-Nathy! Vieni che è pronto!- mi chiamò mia sorella Ale.
-Eccomi!- Avevo una fame, non sò se era per l'agitazione, ma sentinvo un vuoto nello stomaco.
Scesi le scale, andai in cuccina e mi sedetti vicino a mia madre.
Era la nostra solita cena fatta in famiglia, dove si parla di vechie storie, di novità ecc..
Mi sentivo un pò triste, perchè mi mancheranno queste cene, questi discorsi. Con zia Giulia avevo un bellissimo rapporto, ma non come con mia madre, mio padre e
i miei fratelli
Dopo aver finito di parlare a tavola e di aver mangiato per ben due volte il dolce, salutai mia nonna e i miei zii per l'ultima volta e decisi di andare a farmi una doccia.
Andai in camera presi il pigiama e andai in bagno.
Entrai nella doccia e mi tranquillizzai, è vero dicono che farsi un bel bagno caldo tranquilizza.
Uscii dlla doccia, presi l'accappatoio e mi guardai allo specchio, i miei capelli biondi erano lunghissimi, il mio viso roseo era limpido e liscio, i miei occhi verdi stanchi.
La mia mente era stanca, erano le dieci. il tempo era passato velocemente. Volevo solo sdraiarmi nel mio letto e cercare di dormire.
Mi spazzolai i capelli e mi lavai i denti, subito dopo entrai in cameretta e mi sdraiai.
"TOC-TOC" Sentì la porta bussare.
-Posso?- disse Ale.
Mi misi seduta nel letto - Certo vieni pure- dissi.
-Allora agitata?- mi chiese con un sorriso stampato in faccia, mentre si sedeva vicino a me.
-Si, moltissimo.-disse ricambiando il sorriso.
-Andrai a stara da zia Giulia, auguri!- dissi, facendo una smorfia.
-Perchè? Dai quando è venuta qui mi sono trovata bene con lei!- dissi confusa, a natale quando era venuta a trovarci, per una settimana, mi sono divertita moltissimo,
dicono che assomiglio molto a zia Giulia, perchè anche lei come me è bionda e ha gli occhi verdi.
-Si, è molto simpatica, ma non ti dico che stress! Ti spiego quando sono andata a trovarla quei quindici giorni, mi ha portato in cinquanta negozi a fare shopping.- disse
ridendo.- Già a te non piace fare queste cose, immagina fare shopping in cinquanta negozi diversi!- continuiò a ridere.
-Oddio Ale! Non dire così che mi spaventi sempre di più-  Risi pure io.
-Comunque appena arriverai rimarrai impressionata dal suo castello!- disse.
-Davvero? è cosi grande e bella la sua casa?- dissi meravigliata, me ne aveva già parlato ma pensavo che scherzava ma dal suo tono, non sembrava proprio che stava
scherzando.
-Puoi dirlo forte, Nathy cavolo quanto mi mancherai!- disse abbraciandomi forte.
-Anche tu Ale!- dissi con gli occhi lucidi.
-Guarda te ne vai di casa prima di me!- disse ridendo.
-HAHAH! Hai ragione!- risi pure io.
-Adesso ti lascio riposare, ciao ci vediamo domani mattina, buona notte sorellina.- mi disse con un tono dolcissimo, da far sciogliere il cuore.
-Notte sorellona, a domani- Mi baciò sulla fronte. e se ne andò chiudendo la porta.
Dopo pochi minuti, m addormetai facilemente, non credevo che ci riuscissi dato che il giorno dopo sarei partita alle sette del mattino ed ero agitatissima.
La notte passava lentamente.
  
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