Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |       
Autore: Blue Flower    14/07/2011    0 recensioni
Marta Halen si sente uguale a tante altre, insipida.
La notte di San Lorenzo chiede a una stella di trasformarla in una bellezza formosa, in qualcosa di totalmente diverso da quello che lei è. Un giorno, quando si sveglierà... non sarà più la stessa e dovrà fare i conti con un corpo che mai aveva pensato di avere.
Genere: Demenziale, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo Due- Sentendomi diversa.

Mattina.

No, non mi andava per niente di alzarmi. Mi sentivo come se fossi stata tirata e poi schiacchiata, gonfiata e poi sgonfiata. C’era qualcosa di strano quella mattina, ma non riuscivo proprio a capire cosa.

Mi misi seduta sul letto, con gli occhi ancora chiusi. Dovete sapere che in quella posizione ero esattamente davanti allo specchio della mia camera. Quando aprii gli occhi, pensai che stessi ancora dormendo e che il riflesso nello specchio non fosse il mio. C’era una ragazza con due trecce lunghissime e folte. Bionda. Mi stropicciai gli occhi, cercando di svegliarmi.

Ma era la realtà.

Presi in mano le due trecce e… bionde. Simili al grano in piena estate, forse di un colore un po’ più finto perché si avvicinava quasi al giallo chiaro. Lì per lì, rimasi scioccata. Poi urlai: “Caterinaaaaa!!”. Mia sorella arrivò qualche minuto dopo. “Che c’è?” domandò. “Tu stanotte mi hai tinto i capelli?” lei sembrò sbalordita. “Tu hai i capelli biondi da circa cinque anni…” io spalancai gli occhi. “Vuoi dire che mi sono tinta a dieci anni?” “Sì, non te lo ricordi? Un po’ di tempo fa, avevi anche alcune ciocche più scure” rimasi in silenzio. Dovevo assecondarla? Mi girai in direzione del mio letto e trovai un biglietto sul cuscino.

 

Questo è solo l’inizio della tua trasformazione.

- Stella Cadente.

 

“Giusto… scusa. Adesso scendo per la colazione” sussurrai con gli occhi persi nel vuoto. “Non penso proprio… sono ancora le due di notte” “Ah okay. Allora buonanotte” mia sorella mi aveva ufficialmente presa per una pazza isterica.

Mi guardai di nuovo allo specchio e sciolsi le trecce. I capelli mi arrivavano fino a metà schiena ed erano… bellissimi. Ma li avevo tinti. Mi sentivo così… finta. E la Stella Cadente aveva detto che era solo l’inizio? No! Impossibile: le stelle cadenti non scrivono e non tingono i capelli. Oltre ai capelli, non c’era niente di strano. Mi esaminai il busto che compariva allo specchio con meticolosa precisione, ma non notai niente.

Ero troppo stanca per guardarmi le gambe e vedere che, a differenza del resto del corpo, si erano gonfiate come se la mia dieta ingrassante di quel mese avesse fatto più che effetto.

 

La mattina, cercai di evitare qualsiasi specchio.

Non volevo vedere cosa mi era capitato per il resto della notte, così quando mia madre annunciò: “Andiamo a fare shopping!” non fui molto contenta. “Tesoro, giusto un paio di reggiseni. I tuoi… beh lo sai. Dobbiamo cambiarli” no! Non lo sapevo e non lo volevo sapere, soprattutto calcolando il fastidio che il reggiseno che indossavo- era una prima scarsa- mi creava. Mi vestii senza guardarmi in nessuno specchio e poi uscii senza dire niente. Ovviamente il primo negozio fu Intimissimi. Primo ed ultimo, aggiungerei.

Quando entrai nel negozio e presi una prima, mia madre mi guardò in maniera strana. “Starai scherzando spero” e dopo un paio di armeggiamenti estrasse una seconda con push-up. “Vai a provarla in camerino” il confronto con lo specchio era impossibile da evitare, ormai.

Entrai, e mi trovai lo specchio proprio davanti. C’era un biglietto affisso:

Ehi formosa!

Attenta: cerca un reggiseno che non sia tanto facile da slacciare. Ho il presentimento che queste due belle bambine verranno ammirate da un bel po’ di persone…

-SC

 

Formosa. Era la parola giusto.

Ampi fianchi e un sedere tondo, cosce voluminose ma che non sfociavano nell’essere grassa e… il suo seno! La prima che portava decisamente non andava bene, e non riusciva a spiegarsi come le fosse entrata. Infatti, quando prese un respiro, il reggiseno le saltò andando a sbattere contro lo specchio. Provò la seconda, ma proprio si ostinava a non entrare. Così, sbucando dalla porta del camerino, chiese alla madre di prendere una terza.

Stessa cosa della seconda, forse peggio perché anche se si allacciava, sembrava che stessero scoppiando.

Provò altri due reggiseni, fino ad arrivare ad una quarta B che le calzava perfettamente. Quella ragazza riflessa nello specchio… aveva solo una piccola pecca: era giusto un po’ troppo formosa, e si vedeva dalla pancetta che sporgeva un po’… Come poteva una dieta durata un mese, fare effetto solo nell’ultimo giorno?

E in me c’era una nuova sensazione.

Avevo fame: volevo ingozzarmi non per ingrassare, ma semplicemente per sentirne il sapore in bocca.

No, quella ragazza non poteva essere me…

O forse sì?

Forse quella bellezza giusto un po’ tonda era il mio desiderio più nascosto.

Quando andai a dormire la sera, con la mia quarta coppa B super push-up, mi sentivo decisamente diversa e non sapevo che aspettarmi il mattino dopo.


 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Blue Flower