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Autore: Kitty For Peace    14/07/2011    1 recensioni
Prima fanfiction su ''La figlia di Elisa''
Una pagina tratta dal diario di Martino,il suo passato da orfano,il legame con la cugina....
''Non si è mai troppo giovani per seguire il proprio cuore?''
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                     Rivombrosa,15 aprile 1797*
Caro diario, è notte mentre ti scrivo.
Mi sono ‘’rifugiato’’nel luogo più tranquillo del palazzo e nel quale mi trovo a mio agio:la biblioteca.
Non si sente una mosca volare.
Di tanto in tanto osservo il panorama fuori dalla finestra,il vento muove leggermente le foglie.
È la prima volta che scrivo un diario,ma sentivo il bisogno di raccontare quello che mi succede a qualcuno,ma soprattutto a una persona fidata:il conte Alessandro Sturani è impegnato a preparare il suo fidanzamento con Costanza,Agnese dorme beata nella sua camera.
Quattro fogli di carta non parlano,e sono più segreti di un amico!
Mi presento,prima di tutto: Sono il conte Martino Ristori,abito nel mio palazzo a Rivombrosa,ho una sorellastra,ma io preferisco eliminare questo dispregiativo chiamandola sempre come sorella,la contessina Agnese,ho 36 anni*,sono sposato da poco con la marchesa Vittoria Granieri Solaro.
La mia infanzia l’ho passata in un ambiente che risparmio di descrivere,perché il solo pensiero di quei giorni lontani che non mi appartengono più,mi terrorizzano.
Sono stato’’adottato’’dal conte Fabrizio Ristori,in seguito ho scoperto di essere suo figlio.
Non conosco mia madre:anche se spesso,parlando con Agnese,utilizzo l’aggettivo ‘’nostra’’,in realtà so che non è così,non la conosco,per un periodo vociferavano fosse Lucrezia Van Necker,ma io non ci credo,perché non sopporterei l’idea di essere il figlio di una creatura così spregevole,e non giustificherei i suoi comportamenti nei confronti miei e di tutta la mia famiglia.
Mia sorella si è innamorata,ironia della sorte,del figlio!
Il marchese Andrea Casalegno Van Necker,mio cognato!
A volte il destino riserva molte più sorprese di quanto pensiamo.
Mi sembra di averti parlato in modo più che sufficiente di me e della mia famiglia,quindi veniamo al punto della discussione.
 Ho una cugina a cui sono molto affezionato,la marchesa Emilia Radicati di Magliano,ha la mia età e siamo amici fin da piccoli.
È sposata con Fulvio Gritti,un artista.
Ecco,io non ho sposato per amore Vittoria.
L’ho fatto solo per avvicinare i Ristori alla famiglia reale,a cui i Granieri sono molto legati.
Fin da bambino ho provato una certa simpatia e confidenza per Emilia.
Una sera sono andato a farle visita a Torino,ma la scena che mi si parò davanti era peggiore di quanto mi aspettavo.
Trovai mia cugina che piangeva su una poltrona,suo marito non c’era.
Sapevo che il rapporto con Fulvio non era dei migliori,più e più volte l’aveva umiliata in pubblico,ma conosco la sua pazienza,e ogni volta ha deciso di metterci una pietra sopra e di chiudere l’argomento.
Mi corse incontro abbracciandomi.
Gli chiesi cos’era successo,mi rispose che avevano litigato e alla fine gli aveva dato uno schiaffo e se n’era andato,senza dire niente a nessuno e per poco non se la prendeva con i servi.
Il sentimento che mi lega ad Emilia non è mai stata amicizia,o forse sì,per un breve periodo,da bambini,ma non ora.
Mio padre e mia zia Anna ci sorpresero nascosti sotto il tavolo e andarono su tutte le furie,cercarono in tutti i modi di separarci.
Mi ricordo di un appuntamento a casa sua,fui costretto ad entrare scavalcando il balcone.
Ma forse perché ero piccolo.
O non si è mai troppo giovani per seguire il proprio cuore?
Tutti si opponevano al nostro amore,papà,zia,mi sembrava che il mondo ce l’avesse con me,e poi,in fondo,restavo sempre un trovatello,un ragazzo di strada,un maleducato,sporco,rozzo,che non sapevo neanche cosa significava un buon pranzo o un bel bagno caldo,che non conosceva amici e parenti,insomma,restavo sempre quello che ero.
 Eppure,mio padre ha sposato Elisa,che era una popolana,Dorina ,che è una cameriera, si è innamorata di Aldo Corsini,un nemico,un francese,ma che in realtà si è rivelato un vero amico.
Perché allora non posso essere innamorato di mia cugina?
Al giorno d’oggi tanti matrimoni si fanno anche tra fratelli e sorelle,zie e nipoti.
Io e Emilia siamo liberi di amarci.
Niente e nessuno ci fermerà.
Non devi mai arrenderti al primo ostacolo,mi ha insegnato mio padre Fabrizio,perché i successivi saranno ancora più difficili da superare,perché fermarsi al più semplice?
 Tornai da Torino che era notte fonda.
Vittoria mi aspettava nel corridoio.
Mi chiese dove ero stato tutto quel tempo.
Gli risposi che ero andato a far visita ad Alessandro.
Almeno a me,sembrò che la mia bugia andò bene,e ognuno andò a dormire nelle rispettive stanze.
Il giorno dopo avvisai il conte Sturani della balla,così che nulla si sarebbe scoperto.
Nei giorni a venire,ho avuto poche occasioni per incontrare Emilia,a causa dei mille impegni in cui ero sommerso,del delitto commesso verso Lucrezia,il soggiorno in carcere,il matrimonio di Agnese con Loya,poi annullato,dell’arresto di Cesare,della caccia allo Sparviero.
Non ho mai dimenticato la mia infanzia:perciò ho deciso di prendermi l’enorme responsabilità di ospitare a palazzo i contadini di Rivombrosa,e della lotta con il capitano francese.
Tutto ciò mi ha portato via da lei per molto tempo,incontrandola solo due volte,in prigione e nel bosco.
Oggi sono andato a Torino,per andare dalla principessa Luisa di Carignano per avere informazioni di mia sorella e Andrea,in fuga da Loya.
 Mi sono recato a palazzo Radicati e ho trovato mia cugina molto nervosa.
Si è scusata con me,mi ha detto di non voler parlare con nessuno,ma sono rimasto lì.
Emilia è incinta.
Sono padre.
La gioia che ho provato non so descriverla,ma subito una nuvola grigia ha offuscato questi pensieri.
Siamo sposati.
Ha detto che vuole fuggire,lontano da Torino.
È certo che non glielo permetterò.
Sento rumore di passi:è Vittoria,si sarà svegliata e avrà notato la mia assenza.
Mi dispiace molto fermarmi qui.
Sta certo caro diario che continuerò a scriverti.
Ti aggiornerò ogni giorno.
A presto
Martino













*Martino ha 12 anni in più di Agnese,nata nel 1773,Lui e Emilia sono coetanei,nati nel 1761.
*La data l'ho ricavata dalla lettera ricevuta da Caterina,in cui si dice che il marito è morto il 15 Aprile,stesso giorno in cui Martino ed Emilia si incontrano a palazzo Radicati nella settima puntata.
  
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