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Autore: Selene Silver    14/07/2011    4 recensioni
«Sai chi mi ricordi, Rob?» rise Bonham, tornando beffardo. «Una ragazzina alla sua prima cotta!»
«Non è vero!» strillò Percy, tirandogli una cuscinata.
Bonzo si scansò, ridendo, e gli strappò la bottiglia dalle mani. «Andiamo, a me puoi dirlo. Sei innamorato di Jimmy Page?»
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Confessions in a dark night

 

«Sembrate due ragazzine a un pigiama party, davvero.»

«Vaffanculo, Grant!» urlò Percy, scagliando una bottiglia di birra vuota contro il vano della porta, dove il mastodontico manager campeggiava con le mani sui fianchi e un ghigno divertito sul viso. Fortuna che Robert avesse una pessima mira, altrimenti a quel punto Peter sarebbe finito in ospedale; invece, la bottiglia s'infranse contro una parete, facendo sghignazzare ancor più forte Grant.

«Vattene!» strillò ancora il biondo cantante, afferrando la bottiglia di Jack Daniel's - che invece era piena.

Grant si ritirò di gran carriera, con un'espressione scocciata, senza vedere che Bonzo aveva afferrato il whisky e se lo stringeva al petto con aria protettiva.

Robert sbuffò, contrariato, e continuò a fissare minacciosamente la porta per un po', controllando che Peter non tornasse. Nel frattempo, Bonzo aveva stappato il Jack e ne aveva bevuto un bel sorso; quando Percy tornò a guardare verso di lui gli offrì la bottiglia. «Stavamo dicendo?» domandò Plant, con un tono ancora seccato.

«Page» replicò semplicemente John, allungandosi per spegnere la lampada che aveva acceso per trovare il Jack Daniel's e che aveva attirato l'attenzione di Grant. La camera divenne subito buia, tranne che per la luce tenue che entrava dalle finestre del bungalow.

«Ah, sì, ecco» disse Robert, e la sua aria corrucciata sparì mentre si sdraiava a pancia in giù sul letto dell'amico, stringendosi al petto un cuscino. Bonzo incrociò le gambe e si riprese la bottiglia.

«Be', insomma, è semplicemente fantastico, no?» esordì il biondo, prendendo un'aria sognante. «Se non fosse stato per lui, noi non saremmo qui. E poi, ti rendi conto, è stato il primo ad apprezzarmi davvero come cantante. Ha detto che la mia voce è come un gemito primordiale! Non è fantastico?»

Bonzo rise. «Gemito primordiale, Rob? Hai mai pensato seriamente alle implicazioni di questa frase?»

«Pervertito! Sono sicuro che non intendesse niente del genere!» esclamò Robert, strappandogli di mano la bottiglia. Dopo aver bevuto gliela restituì e si stese a pancia in su, muovendo le mani per aria come se stesse dando la caccia a delle farfalle invisibili. «E poi lui è… così speciale. Ineffabile» pronunciò l'aggettivo come se lo stesse gustando; come fosse una pastiglia di miele sulla sua lingua.

Ma John ridacchiò ancora. «Ma neanche sai cosa vuol dire, Percy.»

«Certo che so cosa vuol dire! Ero il primo della classe, non ricordi?»

«Fino ai quattordici anni, Perce… fino a quando non hai scoperto una cosa chiamata sesso.»

«Sì, be', ciò non toglie che io sappia ancora che ineffabile significa indescrivibile, speciale, per l'appunto.»

«Okay, okay. Quindi Jimmy sarebbe “ineffabile”?»

«Sì» Robert non fece caso al tono ironico dell'altro, riprendendo il whisky e coccolandosi un po' la bottiglia con aria imbambolata. «Etereo, anche. Come una farfalla. Sembra quasi fragile, a volte - ti sei mai accorto di quant'è magro? - eppure sprizza un'energia incredibile. E poi quando suona, mio Dio.» Si fermò un attimo per tracannare un lungo sorso, poi passò la bottiglia a Bonzo asciugandosi la bocca con una mano. «Quando suona è semplicemente magico. Non vedi più un ragazzo mingherlino con la testa piena di ricci scuri, ma qualcosa di più grande. È la musica, lui è la sua musica. Come se fossero un tutt'uno. A volte questo mi preoccupa, sai. Sembra che lui ci si perda un pochino, in tutto questo. Certo, ha sempre tutto sotto controllo» si affrettò ad aggiungere, prima che l'amico potesse dire qualcosa. «ma, non so… a volte penso che tutto questo sia troppo grande per lui. Qualcuno dovrebbe dirgli di rallentare, di prendersi un po' di tempo. Ma d'altro canto lui è così testardo, non ascolterebbe neanche se a dirglielo fosse sua madre. E forse non se ne rende neanche conto, ma io sento - forse perché sono solo un ragazzino di campagna arrivato qui chissà come - ecco, sento che un giorno tutto questo inizierà a sfuggirgli di mano e starà male, troppo male per fermarsi, e precipiterà. Non deve finire così, però.» Plant afferrò il Jack e bevve, con aria corrucciata.

«E lo impedirai tu, Perce?» Il tono di Bonzo non era più quello ironico dell'amico che ascolta i vaneggiamenti di un ragazzino alla sua prima cotta, ma qualcosa di diverso. Dolce, quasi.

«Sai, Bonzo? Credo di sì» affermò solennemente Robert, tracannando un altro sorso.

«Sai chi mi ricordi, Rob?» rise Bonham, tornando beffardo. «Una ragazzina alla sua prima cotta!»

«Non è vero!» strillò Percy, tirandogli una cuscinata.

Bonzo si scansò, ridendo, e gli strappò la bottiglia dalle mani. «Andiamo, a me puoi dirlo. Sei innamorato di Jimmy Page?»

Robert sbuffò, si alzò e si buttò sul proprio letto. Rimasero in silenzio, al buio, per un po': l'uno rimuginando, l'altro bevendo allegramente il whisky.

Infine, la voce del biondo si levò dal suo angolo. «John?» Sembrava quasi spaventato, e se non era così la voce gli tremava per un'emozione troppo grande da esser trattenuta.

«Uhm?»

«Credo di sì.»



SSono tttornataaaa! *_* Che ce ne frega, direte voi? Ehi, ehi, un po' di rispetto, io ho interrotto la mia visione di The Song Remains the Same per postare! No, okay, tornando seria sto davvero guardando quel film insensato/idiota/ma bellissimo e PER LA PRIMA VOLTA, quindi queste note saranno veloci veloci.
Anche questa fic mi è stata ispirata da Il Martello degli Dei, ed è ambientata durante il primo tour, quando John e Robert condividevano i bungalow al, mi pare, Chateau de Montreaux (scusate se non era lì e se l'ho scritto sbagliato XD). Ecco, Davies racconta che nessuno dei due riusciva a dormire se l'altro non era nella stanza, innescando in me tutta una serie di reazioni che hanno portato a questa fiction. Robert e Bonzo sono il mio archetipo dell'amicizia, tutto ciò che mi manca, quindi ho adorato scrivere questa cosa e sperò piacerà anche a voi: fatemelo sapere!
*Manda baci e torna a sclerare su The Song Remains the Same: potete sentire, anche se abitate in Reggio Calabria, le sue urla tipo: "vengo a pizzicarti i capezzoli, Percy!" e "Jonesy, finalmente inquadrato" e "Bonzo, come puoi avere così tante macchine" e "JIMMY, RITIRA QUELLA LINGUA SENNO' FACCIO PENSIERI IRFHUEJDCIUHIUHFKJDS"*
P.S.: La frase di Jimmy riguardo al GEMITO PRIMORDIALE nella voce di Robert - che, ugh, mi fa fare pensieri che non sto manco a dirvi - è vera, anche se non so quando l'abbia detta u.u
P.P.S.: Il discorso di Robert su Jimmy è in realtà ciò che io penso di Jimmy, perché sì, sono assolutamente innamorata di Pagey *-*
  
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