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Autore: Melmon    14/07/2011    2 recensioni
FANFICTION PARTECIPANTE AL 24 TURNO DEI NESA.
VINCITRICE DELLA CATEGORIA BEST COMEDY.
- Io non sono del TUTTO pazza come te. A NY c’è la mia famiglia …
- Hai fatto impazzire loro?
- Loro mi adorano proprio come te … Comunque fatto qualche pazzia …
- Non farti pregare piccola!
- Beh ho fatto le mie solite pazzie, volevo fare tante, troppe cose ma sapete che sono un po’ …
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neal Caffrey, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piccolo angolo autrice:
La protagonista si chiama Emily fa la speaker in un programma radiofonico con un amico collega Miles.
Per il suo nome e modo di essere la trasmissione si chiama Emily The Strange, come la famosa Emily.
Non chiedetemi il perchè ...
Comunque la trasmissione parla delle sue vacanza a Ny ...
Buona lettura.


- Strange è tornata ragazzi! La nostra Emily è tornata!!
* coro da stadio *
- Salve ragazzi come va? Vi sono mancata? Lo so, lo so vi ho lasciato da soli con Miles ma …
- Lei a divertirsi ed io qui a lavorare …
- … vi prometto che manderò Miles in vacanza cosi il mondo potrà riprendersi. Io propongo il manicomio!!
- Tu sei andata a NY ed io in manicomio?
- Io non sono del TUTTO pazza come te. A NY c’è la mia famiglia …
- Hai fatto impazzire loro?
- Loro mi adorano, proprio come te … Comunque ho fatto qualche pazzia …
- Non farti pregare piccola!
- Beh ho fatto le mie solite pazzie, volevo fare tante, troppe cose ma sapete che sono un po’ …
- Pigra?
- Beh si cosi in aereo ho stilato della “linea guida”.
- Quindi la puntata di oggi sarà sulle linee guide di Emily the Strange. Preparatevi alla pazzia!
- Sono partita di corsa, questa realtà stava diventando troppo asfissiante, avrei iniziato a picchiare la testa contro il muro e rompere l’ennesimo microfono sulla testa del povero e caro Miles …
- Oh, grazie!
- Vuoi che passi all’azione? Dicevo che stavo impazzendo cosi ho preso quattro giorni di vacanza, ho buttato dei vestiti in valigia e mi sono diretta all’aeroporto, in aereo ho stilato la mia lista di “linee guida”. V’interessa?
* SI!! *
- Miles non usare gli effetti sonori solo per la tua curiosità! Eccola:
1.    Passare un po’ di tempo con “la famiglia”!
2.    Non poltrire sul divano, letto o davanti alla tv New York fuori ti attende!
3.    Niente pc, non controllare l’email, niente radio ammessa solo unicamente la musica
4.    Pranzare con il fratello il più possibile
5.    Shopping sfegatato
6.    Coccolare Satchmo (il cane di famiglia)
7.    Visitare qualcosa d’importante anche se noioso
8.    Passeggiata solitaria in un favoloso giardino
9.    Non accettare telefonate di lavoro, se Miles non accettare è basta!
10.    Non perdere la testa per affascinanti newyorkesi, l’amore in vacanza: calorie a casa!
11.    Visitare l’ufficio del mio fratellone
12.    Niente dolorosi tacchi, praticità per tutto il periodo delle vacanze
13.    Cena con un bellissimo vestito da sera (con chi non fa nulla)(tacchi ammessi!)
14.    Scattare molto foto per ricordare i momenti felici
15.    All’aeroporto non piangere.
Il mio concetto di famiglia è “legame non solo di sangue ma anche e sopratutto d’amore”.
Da quando sono orfana è soprattutto d’amore, quella di mia cugina che ho adottato come sorella, lei e suo marito sono la cosa migliore che mi potesse capire, insieme quei due possono fare miracoli.
In quella casa ho sempre trovato amore e conforto, mi hanno sempre calmato le chiacchiere al pranzo con il mio agente del fbi preferito. Eh bene si il mio fratellone è un agente federale ed è il migliore quindi attenti criminali!!
Appena messa piede nella grande mela mi sono diretta agli uffici del fbi …

… avevo una voglia matta di abbracciare Peter.
Ho ancora i tacchi che rimbombano sul marmo, ho passato mezz’ora per un pass ma finalmente sono quasi giunta alla mia metà.
- L’ufficio di Peter Burke per favore?
- Di sopra.
- Grazie.
Ancora rumori di tacchi e le scale che cercano di sfidare il mio equilibrio, un bel moretto si avvicina e con un sorriso cordiale si propone di farmi strada fino all’ufficio di Peter.
La vetrata del tuo ufficio mi svela il tuo lato fbi, mi piaci assorto nel tuo lavoro, sorrido e m’incammino verso di te. Quando alzi gli occhi posso leggervi lo stupore e la preoccupazione di vedermi qui, adoro vederti preoccupato per me.
- Che ci fai tu qui?
- Un incrociatore alieno minacciava la mia intera esistenza e tu sei l’unico eroe che mi è venuto in mente.
- Non ci occupiamo di alieni.
- Non chiedevo all’“agente federale” ...
- Vedrò cosa posso fare.
Finalmente sono tra le sue braccia mentre l’intero ufficio ci osserva.
Colpi di tosse alle mie spalle e il moretto che si accomoda nel tuo ufficio.
- Neal Caffrey ti presento Emily White cugina di Elisabeth.
Rido e tu mi osservi.
- Hai usato il mio cognome orami sono abituata a “The Strange”.
- La speaker radiofonica preferita da Peter.
Rido ancora.
- Lieta di avere fan nel fbi. Tu sei il truffatore con la cavigliera! - Lieto di conoscerti.
- Piacere tutto mio.
- Come mai da queste parti?
- “Periodo più o meno lungo di sospensione delle ordinarie occupazioni” 7 lettere.
- Vacanza.
- Casa Burke, signor Caffrey, costa meno di qualsiasi hotel in qualsiasi luogo … lo so li sfrutto.
- Chiamami Neal.
- Dare del tu all’uomo che mi ha rubato il ruolo di “far impazzire” Peter? Solo se fai altrettanto.
- Non sapevo che quel ruolo fosse già occupato.
- Tranquillo so come riappropriarmene con rapidità.
- Pranzi con me o ti aspetta Elisabeth?
- Eli sa che adoro pranzare con te.

- Per tutte le mie vacanze ho pranzato in bar nei pressi del Bureau. Parlare con il mio fratellone fa sempre allontanare le mie ansie, gli basta un solo sorriso è il mondo cambia.
Come sempre mi prende in giro, sono grande e matura eppure ho ancora voglia di sentirmi bambini, voglio sognare, anche se tutti cercano di farmi capire che il mondo non è un’illusione.
So che il mondo non è illusione altrimenti non controllerei ogni notiziario, il sito ufficiale del fbi o chiamerai per sapere se il mondo reale anche questa sera ha rinunciato al mio eroe riportandolo a casa, se il mondo sarebbe come i miei sogni tu saresti disoccupato!
- Torniamo alle linee guida please?
- Allora l’1,4,6 sono state facile da eseguire vivendo in casa loro con Satchmo che ogni sera reclama la sua dose di coccole appena ti siedi sul divano. Per le altre ho dovuto avere un po’ d’aiuto ma la poltrona di casa mi ha visto solo per le chiacchiere con sorella, per il pc, l’altro amante della mia vita, è stato requisito dal fbi! Giuro di non essere una terrorista!
Starvi lontano è stato complicato amici miei ma ho dovuto ... non sarebbe “sospensione delle ordinarie occupazioni” avendo Miles nelle orecchie ma vi assicuro che voi mi siete mancati molto di più del mio Posse.
- Ricapitoliamo? 1,2,3,4 e 6 sono state le più facili.
- Per la 9 ho deviato direttamente le chiamate dell’ufficio alla mia segreteria telefonica, inutile dirvi la quantità di messaggi di qualcuno …
- EHI!
- Ignoratelo. La 12: dolorosi tacchi, dolorosa rinuncia. Tutte le donne in ascolto che, come me, possiedono una favolosa collezione di queste meravigliosi mezzi di tortura possono immaginare la sofferenza di questa mia ardua scelta. Mi chiedereste perché questa scelta? Pazzia del momento che però ho adempito, per quattro giorni le mie favolose scarpe sono rimaste accanto a letto a guardare le mie giornate. Ho mantenuto quasi tutte le mie regole.
Il mattino dopo il mio arrivo ho realizzare la numero 11 ...

… da pigrona che sono ho rinunciato alla prima colazione in famiglia per dormire.
La sera prima ho raccontato della mia pazzia della lista a Eli che si è fatta una bella risata asserendo che è una cosa tipicamente mia.
Al mio risveglio sul tavolo c’è un biglietto che mi diceva che potevo realizzare la numero 11 seguita dalla 4.
Peter mi attendeva!!
Il tempo di prepararmi e sono diretta al Bureau, un pass come ospite mi attendeva all’ingresso.
Questa volta posso godermi l’ingresso con tutta tranquillità e senza la sensazione d’oppressione, non sono agli arresti quindi posso tranquillamente camminare ad agio, non ho nessuno che mi corre dietro.
L’ascensore cigolando si apre mostrandomi il mondo d’eroi in giacca e cravatta, si occupano di crimini da colletti bianchi, di crimini in cui le vittime restano in vita ma senza soldi.
Non conta se non c’è spargimento di sangue sono crimini e ci sono vittime.
Non conosco tutti gli agenti o i collaboratori del mio Peter ma gli sono grata perché collaborano a salvare il mondo e a riportarlo a Eli.
Neal Caffrey ha una sua scrivania e piena di documenti come qualsiasi altra, a un osservatore poco attendo sfuggirebbe la differenza e invece io, che d’osservare non smetto mai e che di tempo ne ho tanto, noto come sei un pesce fuor d’acqua.
Il tuo stile non è da federale, i tuoi modi e vestiti da damerino, il capello e il modo di muoverti mi dice che sei vanitoso, che ti piace apparire e sei uno sbruffone, che sei bravo in quel che fai lo sentito dire da Peter, infine la cavigliera, che so essere al suo posto sotto il tessuto elegante del pantalone, mi dice che Peter ha tanta fiducia in te da assumersi la responsabilità della tua vita fuori le sbarre. La sedia da cui ora ti alzi per raggiungermi mi dice che non hai ancora tradito la sua fiducia.
- Buon giorno Emily.
- Giorno a te Neal, Peter è in ufficio?
- In riunioni. Posso farti compagnia?
- Si, grazie. Peter mi doveva un giro dell’ufficio non credo si offenderà se lo iniziamo …
- Bene da questa parte milady.
Beh non c'è molto da vedere in ufficio ma è il luogo in cui Peter passa molto del suo tempo, dove la magia del suo lavoro si svolge. Neal si comporta da perfetto gentiluomo e mi fa strada in ogni stanza spiegandomi cosa accade in questa e quella stanza, non ho bisogno di uno specchio per sapere che i miei occhi brillano di orgoglio.
Porto Neal a parlarmi dei suoi trascorsi criminali e non mi stupisco quando so dell’utilizzo di alcune sue abilità nei casi che tuttora segue.
Quando Peter ci raggiunge, è un po’ ostile con Neal e mi trascina a pranzo.
- Geloso?

- Inutile che vi racconti tutti i miei giorni lì …
- Ormai siamo incuriositi solo è unicamente dalle tue regole.
- Stai dicendo che sono noiosa o che la mia pazzia v’incuriosisce?
- E’ una domanda retorica?
- Lasciamo stare. Saltando le lunghe passeggiate con il migliore amico a quattro zampe e vari fuori programma ho passato delle giornate favolose. Dopo la visita al Bureau ci fu lo shopping di un intero giorno, ho speso un capitale ma ne è valsa la pena. Con quello che ho comprato posso andare avanti per mille anni!!
Lo so la maggior parte di voi maschietti staranno storcendo il naso come Miles ma che volete farci? Non dovete cercare di comprenderci ma solo amarci!
- Io vi amo!
- A parole è facile Miley!
- Crudele!! Piccolo stacco ragazzi!

- Allora dove eravamo rimasti?
- Al dolce e tenero Miley che dice di amarci ma in realtà cerca di comprenderci …
- No, ricordo chiaramente che stava parlando del tuo noioso e costosissimo guardaroba.
- 5 Shopping! La 14 è stata un tormento per tutte le persone che ci circondano, ho dovuto svuotare come minimo una 15 di volte la memoria della fotocamera, la maggior parte delle foto, a rotazione, si può ammirare sul mio computer ...
Per i restanti 7 e 13 ho ricevuto un aiuto inaspettato dalla persona che mai avrei immaginato …
Parliamo prima della 7?

… - Peter ha reclutato Neal per la tua linea guida numero 7.
- Che cosa ha fatto chi?
- Peter ha chiesto a Neal di aiutarti con la linea guida 7.
- Credi che se lo sparo a una gamba qualcuno se ne accorga?
- Lavora alla fbi Emily.
- Non vedo cosa io abbia fatto di male.
- Hai chiesto a un uomo di uscire con me e non ci vedi niente di male? Non ho più 15 anni e neanche allora avevo bisogno d’aiuto per uscire con qualcuno. Cosi mi fai sembrare disperata!
- E’ solo Neal.
- Se ti fosse sfuggito Neal fa parte della categoria “ uomini”.
- Voleva andare a una mostra concettuale “La lagna bianca” al Pawell ma è fuori dal suo territorio ...
- Sono il suo lascia passare oltre il confine? E’ il colmo! Esco prima di commettere un reato!
C’è voluto più di un giro per calmarmi e tante ma tante coccole da parte di Satchmo per cercare di capire che quella testa vuota del mio fratellone non voleva fare nulla di male.
L’impresa ardua fu prepararmi: essere eleganti senza tacchi …
Per fortuna ho comprato delle stupente scarpe alla schiava che sono tornate utili per l’occasione. Un altro sguardo allo specchio, più per far spazientire Peter che per altro, e mi avvio verso l’ambita serata! Prima però siamo dovuti andare a recuperare il mio cavaliere poiché non può uscire senza federale dal perimetro.
In auto Elisabeth mi ripete il programma della serata, io alla mostra mentre loro cenavano in un ristorante, poi ci saremmo incontrati nel bar del palazzo.
Sospiro borbottando che ho avuto "la grazia" dal mio chaperon!
Casa di Neal è un attico a Manhattan. June, la proprietaria che ci accoglie, è gentile e simpatica parliamo tranquillamente mentre il mio cavaliere ci serve qualcosa da bere, l’aperitivo lo prendiamo qui.
Beh devo ammettere che anche il resto della serata è stato niente male, Neal è coinvolgente nel descrivere le opere d’arte, cerca di farmi capire la loro bellezza, quasi, quasi mi diverto a questa “lagna bianca”.
Quando parliamo del motivo per cui sono diventata il suo “pass”, lui ride e con il suo solito fascino mi fa notare che avrebbe trovato un modo meno piacevole per visitarla.
Legge anche la mia lista e si propone per l’invito a cena.
Ovviamente Peter sbianca alla notizia ma com’è che aveva detto nel pomeriggio?
“E’ solo Neal”

- Ho scoperto che visitare una mostra d’arte, anche se tutto dice che è noioso, può non esserlo se chi vi fa da cicerone ama davvero quelle opere ed è intrinseco di fascino. Ora resta!
- L’8, 10, 13 e 15 bella mia.
- Sei curioso di sapere cos’altro e successo Miles?
- Io? Curioso? No!!
- Non credetegli, Miles non sa raccontare le bugie. Lui, come tutte le ragazze che lavorano qui, vuole sapere cos’altro è successo con l’affascinante e misterioso “E’ solo il collega dal fratellone”!
- E’ perché sei arrivata solo stamattina con una faccia non proprio felice …
- Oh, hai paura che mi abbia fatto del male? Che tenero che sei!!
- Non guardarmi con quei occhi lo sai che orami … beh si lo ammetto ti voglio bene, ti voglio bene come si vuole bene a un’amica, a una sorella, alla mia tartaruga d’acqua …
- Abbiamo capito!! Mi vuoi bene come a un’amica … * rumore di un bacio * grazie piccolo ma non devi preoccuparti per me.
- Basta fare i teneri e continua il tuo racconto.
- Beh sono arrivata solo stamattina, anche se le mie vacanze sono terminate a mezzanotte, perché ho perso l’aereo e per la “faccia non proprio felice” è colpa delle ore passate a piangere in aereo ... ehi non ho infranto la regola 15, infatti, all’aeroporto sono stata magnifica non ho versato una lacrima ma le ho versate tutte dopo il decollo …
- Cucciola farti abbracciare.
- No grazie.
- Comunque le lacrime erano scontate ...
- Non eri solo a saperlo. Andiamo avanti?
- Se vuoi …
- Vorrei parlare della linea guida, per favore rullo di tamburi …
* rullo di tamburi *
 … 13! Allora vediamo ho rimediato da sola un appuntamento con l’affascinante cavaliere della mostra, lui mi ha anche mostrato Manhattan.

… - Privata Peter, vita privata! Quindi non ti dico nulla di nulla e guai a te se usi i tuoi gradi da fbi per avere informazioni. Ci siamo capiti?
- Emily non sono preoccupato per te …
- Sei preoccupato e ti voglio bene anche e soprattutto per questo ma devi lasciarmi vivere.
- Ci provo.
- Vado a vestirmi.
- Non è presto?
- Posso mettere i tacchi, passero le prossime tre ore a stabilire chi avrà quest’onore.
- Buon divertimento.
Ok non è solo la decisione dei tacchi a occupare le tre ore successive c’è anche un bellissimo abito, i trucchi ecc. ecc. A fine “restauro” indosso un bel vestitino nero lungo fino al ginocchio, una giacca corta lucida, degli stivaletti tacco 10 con borsetta coordinata, il trucco è leggero ma perfetto e i capelli sono lasciati liberi sulle mie spalle.
Arrivo a casa di Neal con un taxi, suono e aspetto che June mi apra, ma con mia grande sorpresa è Neal ad aprirmi, Neal a torso nudo … “Iniziamo bene” penso tra me.
- Sono in anticipo, posso tornare dopo se hai da fare …
- No, no, stavo lavorando.
- Non sapevo che la divisa da collaboratore del fbi fossero cosi …
E’ l’indico lasciando la frase a metà. Si osserva è ride.
- Non è proprio da collaboratore.
- Ho capito è da ex truffatore attuale collaboratore. Magnifica comunque …
- Non avevi una linea guida sull’argomento?
- Non mi vieta di flirtare.
Nel suo appartamento conosco Mozzie, molto simpatico, enigmatico e truffatore accanito, parlare con lui è interessante ed anche un po’ stressante.
Un telone copre velocemente qualcosa.
Neal non ci lascia a lungo da soli, quando torna, è il solito elegante Neal che, con eleganza, mi trascina fuori da qui.
Mi porta in un bel ristorantino del suo quartiere, come avevo immaginato cenare con lui è un’avventura come qualsiasi altra cosa. Sa come affascinare una donna, non deve neanche sforzarsi.
Amoreggiamo un altro po’, come non potrei?
E’ bello, carismatico, affascinante … sono una donna dopotutto!!
Più lo guardo negli occhi e più mi rendo conto che la mia idea per la regola 10 è stata una delle cavolate più assurde, più mi perdo in quel sorriso e più si avvicina l‘infrangersi di questa stupida regola. Deve essere la vicinanza di Peter e il suo essere tutto di un pezzo, la regola non è infranta.
E dire che bastava poco quando Neal mi ha riaccompagnato a casa Burke …
Non riesco proprio ad addormentarmi, Neal tormenta i miei pensieri.

- L’affascinante uomo che avrebbe potuto rubarmi il cuore se … non so se cosa … oh sto diventando molto romantica … lasciamo stare!! Che resta? 8 e 10. Beh l’8 è semplice ho fatto una bella passeggiata a Central Park, un’intera mattinata a passeggiare e a riflettere, riflettere e passeggiare, riflettere e scegliere a quale sasso sbattere la testa ...
Mi sono recata a NY per non pensare e scappare dal caos di Miles e company e che faccio? Me ne creo un altro con le mie stesse mani!! Quando sono scema? Domanda retorica Miles … Bene direi che la trasmissione è finita a domani!
- Non credeteci ragazzi ora ci dice il finale, è rimasta la 10 ...
- 10, 10 no, no, no …
- Emy!
  
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