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Autore: Kumiko_Walker    15/07/2011    2 recensioni
Kumiko Walker, così si chiamava quella strana esorcista che non andava quasi mai in missione.
Aveva lunghi capelli rossi, gli occhi grandi del colore del fuoco, i lineamenti del viso da bambina, le forme abbondanti, il corpo ben proporzionato, con una croce sul collo nera, la sua Innocence, che le permette di curare le persone, posando le sue labbra su una qualsiasi parte del corpo. Lei era la sorella adottiva di Allen Walker, ed era venuta insieme al ragazzo, all’Ordine. Aveva circa 18 anni. Perché circa? Perché Kumiko Walker non si ricordava quasi nulla del suo passato, da quando aveva circa 9 anni: si era svegliata in un prato, sporco di sangue, e la bambina conosceva solo il suo nome ed i ricordi erano confusi e sfuocati, il nome le fu dato da qualcuno, un ragazzo, forse, ma non si ricordava chi.
[Potrebbe contenere qualche Spoiler!]
[TykixOCxNeah][AllenxLenalee]
Genere: Azione, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allen Walker, Neah/Quattordicesimo, Nuovo personaggio, Tyki Mikk, Un po' tutti | Coppie: Allen/Lenalee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le Ombre del passato
Capitolo 1: Edo
 
Kumiko Walker, così si chiamava quella strana esorcista che non andava quasi mai in missione.
Aveva lunghi capelli rossi, gli occhi grandi del colore del fuoco, i lineamenti del viso da bambina, le forme abbondanti, il corpo ben proporzionato, con una croce sul collo nera, la sua Innocence, che le permette di curare le persone, posando le sue labbra su una qualsiasi parte del corpo. Lei era la sorella adottiva di Allen Walker, ed era venuta insieme al ragazzo, all’Ordine. Aveva circa 18 anni. Perché circa? Perché Kumiko Walker non si ricordava quasi nulla del suo passato, da quando aveva circa 9 anni: si era svegliata in un prato, sporco di sangue, e la bambina conosceva solo il suo nome ed i ricordi erano confusi e sfuocati, il nome le fu dato da qualcuno, un ragazzo, forse, ma non si ricordava chi. Fu in quel momento che incontrò un ragazzino dai capelli castani insieme ad un Circo, che la presero con loro.
Lei si ricordava quando Mana, il padre adottivo suo e di Allen, tramutato in Akuma, maledì il secondo, e il piccolo bambino ingenuo attivò la sua Innocence, ed uccise il padre che tanto amava. Il Generale Cross li prese con se, visto che notò la capacità di Kumiko nel curare le persone. Poveri piccoli, entrambi avevano un tipo parassita, entrambi avevano vita breve.
Era ormai qualche mese, che i due ragazzi erano entrati nell’Ordine Oscuro, come esorcisti.
Allen era sempre in missione, mentre Kumiko ci andava raramente, visto che la sua Innocence non era adatta alla battaglia.
Ma quando sentì le vicende che stavano succedendo ad Edo, non ci pensò due volte a chiedere a Komui di potere seguire i suoi compagni.
- La prego, Komui-san! - la voce della ragazza si sentì in tutto l’Ordine.
- Ma tu non sei portata per il combattimento! - cercò di dissuaderla il supervisore.
- Neanche Miranda lo è! Io posso curare i feriti molto più facilmente di lei, senza stancarmi troppo - Kumiko era una ragazza cocciuta, non si sarebbe certo arresa così!
Komui non seppe ribattere, era vero che le sue capacità curative erano meglio di quelle di Miranda, ma aveva promesso ad Allen che non la avrebbe messa nei guai.
- Io ci vado, che lei lo voglia o no - quando qualcuno cercava di dissuaderla in qualsiasi modo, lei perdeva la pazienza e andava per conto suo.
Uscì dalla stanza del supervisore, sbattendo violentemente la porta.
- Dovrò farmi perdonare da Allen - disse ad alta voce Komui, sospirando, avrebbe lasciato andare Kumiko, tanto metterle dietro anche cento esorcisti non l’avrebbero di certo fermata.
Kumiko pensò che ci avrebbe messo circa dieci giorni prima di raggiungere i suoi compagni, troppo tempo.
Uscì dall’Ordine Oscuro e si incamminò subito, solo un miracolo l’avrebbe fatta arrivare ad Edo in poco tempo. E le sue preghiere furono esaudite.
- Hai bisogno di aiuto, Kumiko? - una voce metallica e sadica, comparve dietro di lei, che ovviamente si voltò di scatto.
Si ritrovò davanti un Akuma: aveva due ali nere, il sorriso stampato in volto, gli occhi rossi, le braccia fatte di metallo, con vari filamenti, la vita stretta, le gambe piccole e strette, di una carnagione grigiastra.
- Chi sei? - chiese, mettendosi sulla difensiva.
- Sono un Akuma modificato da Marian - spiegò, allargando il sorriso.
- E perché il maestro dovrebbe aiutarmi? - Kumiko andava più o meno d’accordo con il Generale Cross, visto che lui non la faceva sgobbare come faceva con Allen.
- Perché sei la sua allieva, e poi ha pensato che forse tu gli potresti servire - l’Akuma fece una risata.
- Siccome non ho tempo da perdere, e ci metterei sicuramente troppo tempo per arrivare ad Edo, accetto volentieri il suo aiuto, ma quanto ci metti per arrivare ad Edo? - chiese Kumiko.
- Solo dieci ore, con la mia velocità - l’Akuma sorrise - vieni e stringiti a me - Kumiko fu un po’ timorosa, poi si aggrappò all’Akuma, che si levò in cielo, poi, con grande velocità, cominciò a volare verso Edo. La ragazza si sentiva male, troppo veloce, ma doveva resistere.
Erano passate dieci ore da quando Kumiko era salita sull’Akuma modificato, e ormai stava per vomitare.
- Siamo arrivati! - la voce metallica dell’Akuma la risvegliò dai suoi pensieri.
Atterrarono su un tetto davanti a Lenalee, Miranda ed altri tre ragazzi normali.
- Ragazzi! - Kumiko gli salutò.
- Kumiko - Miranda le sorrise, abbracciandola, anche se si vedeva che era priva di forze.
L’Akuma modificato che aveva portato la ragazza ad Edo, sparì, senza lasciare traccia.
- Lenalee, ma cosa ti è successo?! - chiese Kumiko, notando i capelli corti della sorella del supervisore.
- Nulla di importate - rispose l’altra, cercando di non farla preoccupare.
- Volete che vi curi? - chiese, notando le ferite di Lenalee.
Vide che Lavi, Bookman e Crowley stavano combattendo contro dei giganteschi Akuma ed un Noah.
- Aiuta Miranda, è al limite - disse Lenalee, vedendo che la donna era in ginocchio, ed il raggio della sua Innocence si stava restringendo.
Kumiko posò le sue labbra sulla fronte di Miranda, il raggio era piccolo, ma grazie alla sorella di Allen, la donna esorcista riusciva a mantenerlo.
Dopo qualche decina di minuti, Miranda crollò, anche con l’aiuto di Kumiko.
- Miranda! - Lenalee prese tra le braccia la donna.
- Abbiamo esaurito l’energia, eh? - era un Noah che apparì dietro di loro, dai capelli ricci e neri, lunghi fino al collo, gli occhi d’oro, sulla fronte delle stigmati, la carnagione scura, con indosso una giacca bianca e dei pantaloni neri, piuttosto alto e robusto. Era bello, anche se era un nemico.
- E’ la prima colta che incontro delle donne esorciste, quella poveretta ce la può fare? - chiese lui, con falsa preoccupazione, prendendo Lenalee per il collo - le donne non devono combattere, ma morire con grazia! - il suo sorriso divenne sadico.
Kumiko, che era riuscita ad avvicinarsi, e, senza farsi notare, morsicò il braccio del Noah.
- Ahia! - si lamentò lui, facendo cadere la cinese a terra.
- Piccola… - il Noah notò che quel morso si stava rigenerando da solo. Il potere di Kumiko aveva effetto anche sui nemici di Dio.
- Un potere controproducente! - rise, mentre evocava Tease dalla mano, pronta a divorare l’esorcista.
- Ma almeno hai lasciato Lenalee! - il golem si avvicinò alla ragazza, che indietreggiava ad ogni passo dell’altro.
Il Noah stava per  posare quella strana farfalla sul petto di Kumiko, ma Mugen tagliò il tetto, facendo interrompere l’operato del ragazzo.
- Kanda! - Kumiko si sentì sollevata nel vedere lo spadaccino giapponese, che le era corso in aiuto.
I due cominciarono a combattere, con spettatrice una ragazza dai capelli rossi.
- I rinforzi! Meno male, eravamo feriti! - commentò Bookman.
- Sono veloci - si lasciò sfuggire, guardando Kanda ed il Noah, mentre il vento le andava tra i capelli e le muoveva l’uniforme, che lasciava slacciata (sempre e comunque, non importava se era inverno e la temperatura era sotto lo zero).
Yu uccise un Akuma gigantesco, con molta facilità, cosa che stupì, o meglio scioccò, sia Lavi che la ragazza esorcista.
Kumiko spostò lo sguardo sul Conte, che era andato davanti ad una torre.
Tra le mani formò una sfera nera, che buttò su Edo, tutti gli esorcisti lo guardarono spaventati ed increduli.
In un lampo nero, rase al suolo Edo.
Kumiko si rialzò barcollante, mentre il suo braccio destro ed il suo occhio sinistro si rigeneravano.
Kumiko
Sentì il suo nome venire pronunciato da Lenalee, ma il tono di voce era assolutamente diverso!
Si girò e vide un cristallo verde.
- Quella è… Lenalee? - chiese mentre osservava la mano dell’amica toccare quel involucro, nel tentativo di uscire, o almeno così sembrava. Vide che davanti a quel cristallo c’erano anche il giapponese ed il giovane Bookman Junior.
- KANDA, LAVI, KUMIKO, ATTENTI! - i tre sentirono la voce di Marie, avvertirli del pericolo.
Il Noah riccio attaccò Kanda, ma lo spadaccino si riuscì a difendere, un altro Noah, piuttosto gigantesco, cercò di dare un pugno a Lavi, che si parò con il suo martello, ma i due andarono molto lontani dal cristallo.
Kumiko sentì il Conte atterrare, con il suo strano ombrello parlante, davanti a lei, e materializzò sulle mani le stesse palle di energia nera, che investirono le due ragazze.
La sorella di Allen venne sbalzata via, senza metà stomaco e senza metà gamba sinistra, mentre l’altra veniva proiettata in un incubo.
Ma un Clown Bianco, aveva salvata in tempo la cinese, squarciando il cielo di Edo con un’Arca oscura.
- Buona sera, Conte - sussurrò il Clown.
- Buonasera, ci incontriamo di nuovo, eh, Allen Walker - la voce del Conte del Millennio era divertita, con un pizzico di pazzia, una miscela strana.
Sparò un’altra palla nera, ma Allen si parò grazie alla nuova forma della sua Innocence.
Dal suo ombrello si materializzò l’elsa di una spada, che il Conte tirò fuori: era grande e larga, nera, ma con una croce ed i bordi bianchi.
Cercò di sferrare un colpo alto, ma venne parato dal braccio dell’esorcista.
Ci fu un silenzio, dove i due avvicinarono i visi, guardandosi in modo truce.
- Sembri proprio il Clown Bianco che rincorre l’Augusto… che pargolo comico! - il Conte si divertiva, Kumiko, che era a qualche metro di distanza, riusciva a percepirlo, mentre si alzava in piedi, con lo stomaco e il braccio rigenerati.
Dopo seguì una violenta esplosione, che fece fare alla ragazza qualche passo indietro, incontrando Lavi.
I due si ritrovarono davanti un’entità bianca, con una maschera argentata sul volto.
L’apprendista Bookman pensò subito ad un Akuma, mentre Kumiko si rese conto che quella era l’Innocence del fratello.
Sentirono qualcuno che atterrava al loro fianco.
- Lavi?! Kumiko?! - la voce di Allen, inconfondibile, risuonò tra le orecchie dei due.
Kumiko notò la nuova forma dell’Innocence del fratello: nera, con degli artigli argentati, totalmente diversa da quella di prima!
- Il Conte è mica venuto da queste part… - il ragazzo non riuscì a finire la frase, che un giapponese piuttosto incazzato colpì Allen, che riuscì a pararsi in tempo.
- Che diavolo significa?! Mammoletta?! - i due cominciarono a tremare per la rabbia.
- Mi chiamo Allen! E poi vorrei saperlo anch’io! - ringhiò il fratello di Kumiko.
- I Noah sono spariti - commentò la sorella, guardandosi intorno. Non c’erano più nemici.
Intanto Allen e Kanda avevano cominciato una discussione piuttosto accesa, minacciando perfino Lavi che aveva cercato, inutilmente, di calmarli.
Kumiko, che non li stava ascoltando, sapeva che non sarebbe finita così, il Conte non si sarebbe certo arreso così.
Dopo essere riusciti a fermare sia Kanda che Allen, che quasi non intraprendevano una battaglia loro, presero Lenalee in braccio.
Tutti si ritrovarono sotto ad un ponte.
Lenalee era priva di energie, e non si era ancora risvegliata.
Mentre Bookman ed il Generale Teidoll parlavano, Kumiko, Lavi ed Allen osservavano l’amica stesa a terra.
- Lenalee - i tre lo dissero in coro, quando videro le palpebre di Lenalee alzarsi, anche se lentamente.
- Allen - la ragazza si alzò e accarezzò il fratello di Kumiko 
- Mi dispiace Lenalee - sussurrò lui.
- Perché ti scusi? Se è per Suman, tu l’hai salvato non è stato semplicemente ucciso crudelmente, il suo cuore è stato sicuramente salvato da te - un sorriso triste si materializzò sul volto di Lenalee - bentornato, Allen - gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.
- Grazie, Lenalee - Allen prese la mano di lei e delle calde lacrime gli solcarono il viso.
Kumiko pensò che fra i due ci fosse del tenero, ma non disse nulla. 
Lavi cominciò a dire battute, facendo arrossire il ragazzo.
Ma la felicità durò poco, visto che una luce si materializzò sotto Lenalee, e la trascinò giù.
Allen, Chaoji, Lavi, Kanda, Crowley e Kumiko, la seguirono a ruota, per salvarla.
Nel cielo di Edo si materializzò un quadrato bianco. L’Arca di Noè era arrivata.

 
Angolo demenziale
Kumiko (cioè io): benvenuti all’angolo demenziale, che ci sarà in ogni capitolo! Insieme a me, a farvi compagnia, ci saranno Neah, Tyki ed Allen!
Neah: perché vengo sempre messo in mezzo a queste pagliacciate?
Kumiko: perché sei il mio personaggio preferito! Oltre a Tyki.
Tyki: comunque, nel capitolo, potevi rendermi un po’ più figo!
Kumiko: diamo tempo al tempo…
Allen: io e Lenalee…
Kumiko: ed uno è andato!
Neah: ma tu stai divertendo, non è vero?
Kumiko: ovvio, altrimenti perché avrei fatto questo angolo demenziale, al posto del solito angolo dell’autrice?!
Tyki: ma allora commenta, senza stressarci l’anima!
Kumiko: e che dovrei dire, scusa?!
Tyki: tutto quello che vuoi, tanto la Fan Fiction l’hai scritta tu!
Neah: siamo ancora a questi livelli…?
Kumiko: l’unica cosa che posso dire è, che se avete tempo, lasciatemi una recensione, anche piccola, please!
Allen: abbiamo finito?!
Tyki: oh! Il Piccolo è resuscitato!
Allen: spiritoso!
Neah: la finiamo, o no?!
Kumiko: bene, ci vediamo al prossimo capitolo, e spero non sia pietoso come questo!
Neah, Tyki ed Allen: sarà una Fan Fiction molto lunga…!
   
 
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