Anime & Manga > 07 Ghost
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Autore: DarkAngel23    15/07/2011    3 recensioni
Una serie di capitoli in cui a presentare è il Vescovo Frau, che non resiste alla tentazione di stare vicino a Teito. Tutta quella freddezza e quell'immensa tristezza che quest'ultimo prova, fanno ferire ancora di più Frau. A complicare le cose, l'Impero di Basburg cerca in tutti i modi di ostacolare Teito e di ucciderlo, per poi impossessarsi dell'Occhio di Michael. Frau decide di rischiare la vita pur di restare accanto al ragazzo. FrauXTeito
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio della mia Anima - Non valgo niente senza il tuo respiro sulla mia pelle

Da quando cadesti fra le mie braccia, quel giorno, quel fatidico giorno in cui ti vidi ferito, capii che la mia vita sarebbe cambiata. Avrei dovuto badare ad un moccioso che cadde dal cielo. Chi l'avrebbe mai detto, che un moccioso qualunque, avrebbe stravolto così, in un battito di ciglia, tutta la mia vita da Ghost.
Sento ancora adesso il tuo profumo. I tuoi capelli morbidi che adoravo arruffare. I lineamenti del tuo viso, perfetti senza nessun ostacolo, se non qualche lieve cicatrice che si vide appena ad occhio nudo. Quei tuoi occhi smeraldo, i quali fissavo con insistenza ed infine le tue labbra. Quel giorno le provai ad accarezzare, quando tu, vigliacco, dicesti che la Chiesa ti stava usando solo perchè possedesti l'occhio di Michael. Quanto mi feci divertire quel giorno.
E in quel momento, quando il Sole splendette sul mio viso, pensai a te. Tu eri la mia luce. Chiusi gli occhi a causa del bagliore accecante, e restavo lì a contemplarti nei miei sogni come facevo con le riviste. Da quei pensieri, mi disturbò Razette, che con un colpo di coda, mi spruzzò l'acqua fredda su tutti gli indumenti.
<< Razette! >> Mormorai tirando un sospiro irritato.
Però in un certo senso la dovetti ringraziare, ora, non dovevo pensare a quel mocciosetto. Mi alzai dalla mia postazione e socchiudendo gli occhi stanchi, mi diressi verso la mia stanza, ignaro di chi mi stesse cercando.
Arrivai vicino alla mia camera, quando vidi una figura conosciuta. Eri tu, che mi cercasti. Che cosa fu che non andava? Perchè nel tuo viso vidi delle lacrime? Vidi anche che avesti le mani chiuse in pugni e il tuo sguardo fu piuttosto arrabbiato.
Mi avvicinai, per vedere il motivo per il quale io dovetti vedere la sofferenza che tu stessi provando. Se tu soffristi, avrei voluto soffrire anche io insieme a te. E sai il motivo? Ti amo. Non te lo dissi, e probabilmente non so se ebbi così coraggio di dirtelo. Penserai che sono un codardo, non sono mai fuggito. Ma in questione di sentimenti, non riuscii mai dirti niente di quel che provavo per te.
<< Teito, che cosa succede? >> Chiesi, veramente preoccupato per il tuo comportamento. Poggiai la mia mano sulla tua testa, arruffando leggermente i tuoi capelli, sempre morbidi. Poi ti trassi a me, stringendoti come se per te fossi un padre. Tu continuasti a piangere e io rimasi in silenzio per un po', in piedi. Chiusi gli occhi, ascoltando i tuoi lamenti e i tuoi singhiozzi che lentamente mi lacerarono il cuore.
<< Dimmelo, piccolo. >> Insistetti un'ultima volta, mentre la mia mano iniziò ad accarezzare lentamente il tuo capo. Sembrasti così tenero e indifeso, anzi. Quando facesti così eri un piccolo uccellino che si era rotto un'ala e non era più in grado di volare.
Per la seconda volta non mi risposi, e sentendo quei gemiti strazianti, strinsi i denti. Un dolore lancinante mi colpiva il petto, mentre le tue calde lacrime mi bagnarono l'abito.
<< Mikage... >> Fremetti. Non avrei dovuto fargli quella domanda. Gli fece solo più male. Continuai ad accarezzargli la testa, finchè non mi chinai, fino ad arrivare alla sua altezza.
Lo guardai. Gli occhi erano arrossati, forse non ebbe nemmeno dormito. Con il dorso della mano gli asciugai le lacrime e feci un sorriso dolce.
Lo strinsi un abbraccio, che ricambiò. Sentii che mi strinse l'abito e infine appoggiò il suo capo sulla mia spalla, continuando a piangere.
<< Abbi pazienza >> Sussurrai.
<< Mikage non ritornerà indietro >> Rispose con un tono acido.
Sorrisi e mi avvicinai al suo orecchio.
<< Tornerà >> Sussurrai con voce abbastanza sensuale, per poi tenerlo abbracciato a me, ancora. In quel momento capii che io non valessi niente senza di lui. Senza il suo respiro sulla mia pelle.

Angolo dell'autrice
 Ho deciso di suddividere anche questa storia in capitoli, dato che alle 3 della notte non ho assolutamente nulla da fare xD
Beh come avete visto è una FrauXTeito e ho già una bella trama in mente. Posterò i capitoli un po' in ritardo, dato che
ho a che fare (per ora) con due storie.
Spero che piaccia, e se volete lasciatemi un commentino/critica o quello che volete, sono sempre ben accetti! ^_^
Vi ringrazio tanto, un bacio
Meli-Chan
   
 
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