15/07/2011
3 recensioni*L’amore vince su tutto*
Era un giorno caldo e afoso…Tsubaki stava passeggiando per Death City. I suoi genitori l’avevano mollata lì dai nonni, per 4 settimane, poiché era l’anniversario del loro matrimonio e volevano fare un lungo viaggio in un posto esotico. Stava massaggiando con Maka, la sua migliore amica, quando si scontrò con qualcosa, o per meglio dire qualcuno.
Alzò lo sguardo e le si bloccò il respiro. Un ragazzo bellissimo era davanti a lei…era alto, muscoloso, aveva due occhi verdi da far mozzare il fiato…e i capelli poi, avevano un taglio così originale, per non parlare del colore…erano azzurri, il colore che Tsubaki amava sin da bambina.
-Ops…Scusa!- disse lui con accento americano.
Tsubaki si era bloccata…non aveva mai visto nessuno di più bello in vita sua, si era stata cotta di qualcuno soprattutto ora che era al liceo. Ma lui…
-Non fa niente, scusami tu!- disse con un filo di voce.
Lui la sorrise e poi le disse…
-Senti, sai dov’è la libreria?-
-Si…ehm, devi girare a destra e da lì devi prendere un vicoletto e sai arrivato.-
Era agitatissima.
-Puoi accompagnarmi?- chiese lui…-così dopo se ti va ci andiamo a prendere un caffè.-
Tsubaki si sentì il cuore leggero come un palloncino e farfugliò un si.
Mentre si incamminarono Tsubaki si fece coraggio e si presentò…
-Io mi chiamo Tsubaki Nakatsucasa e tu?-
-Black Star…piacere-
-Sei americano?-
-Si…e tu?-
-Giapponese.-
-l’avrei dovuto capire del tuo abbigliamento…lo sai sei molto carina.-
-Gra…Grazie!-
-Quanti anni hai?-
-18…e tu?-
-20. Senti lasciamo stare la libreria…vogliamo andare a prendere un caffè?-
-Si…Ok!-
Parlarono molto prima di raggiungere il bar…ormai si vedeva da un miglio di distanza che era completamente cotta. Arrivarono al bar, presero il loro caffè e parlarono del più e del men, fino a quando non si fece ora di tornare a casa per la dolce Tsubaki.
Uscirono dal bar e si salutarono con un leggero ciao.
Lui la voleva fermare, non voleva che se ne andasse, finalmente aveva trovato la persona adatta a lui, che sapeva capirlo e ascoltarlo e voleva dirglielo…la chiamò prima che fosse troppo lontana, lei si girò e lo guardò profondamente negli occhi…
-Senti domani sera…incontriamoci dove ci siamo scontrati oggi, ti porterò in un bel posto…e poi devo dirti una cosa.-
-Ok…a che ora?- rispose lei
-alle 20:00 va bene?-
-Certamente a domani.- rispose arrossendo.
E così i due si avviarono verso le loro abitazioni aspettando con ansia il giorno seguente.
19:30 del giorno seguente…
Tsubaki era lì in camera sua che cantava allegramente mentre si preparava. La nonna la sentì e andò a controllare che cosa le fosse successo.
-Ehi Tsubaki, ma cos’è tutto questo casino…che stai facendo?- le domandò la nonnina entrando in camera sua
-Nonna…nonnina cara, mi sono innamorata.- le disse abbrancciandola…-lo conosciuto ieri, questa sera ci dobbiamo vedere, ha detto che doveva dirmi una cosa, forse…però secondo me è meglio se non mi illudo.-
-Perché scusa? Tu sei bella…tutti i ragazzi cadono a tuoi piedi, figurati se…-
-Non è questo il punto, secondo me avrà già la ragazza, è così bello e poi c’è anche un altro problema enorme che non potrà mai permetterci di stare insieme.-
-Cioè?- domandò la nonna incuriosita.
-È americano…e io sono Giapponese…come faremo a stare insieme me lo spieghi nonna? Quindi meglio rinunciarci ancora prima di tentare.
-E dopo quelle parole l’allegria di Tsubaki iniziò a trasformarsi in tristezza, fino a quando non scoppiò in un pianto fra le braccia della sua amata nonna…e la nonna per risposta non l’abbracciò ma le diede uno schiaffetto sulla guancia.
-Nonna ma che…-
-Tu sei una stupida, è vero che vivete lontani però l’estate potrete sempre rincontrarvi in questo paesino, e poi ai tempi di oggi esistono tante cose per tenersi in contatto…pensa a noi che all’età vostra dovevamo aspettare giorni, mesi, o addirittura anni per vedere il nostro amato…prendi come esempio me e tuo nonno, dopo 3 anni di sacrificio ci siamo sposati, e in fondo anche io e lui abitavamo abbastanza lontani…-
-Oh nonna…- disse lei sforzando un sorriso
-Su non piangere più, si fiduciosa e vedrai che se siete fatti l’uno per l’altra, vi aspetterete, vi amerete anche a distanza e un giorno chissà…vi sposerete.-
-Grazie nonna…Ti adoro troppo.- disse abbracciandola
-Su adesso vai non farlo aspettare.-
Tsubaki si diede un’ultima ordinata e uscì di corsa fino a quando non arrivò sul luogo stabilito.
Arrivata lì lui non c’era…e la ragazza iniziò a intristirsi, però dopo qualche minuto sentì delle braccia, le sue braccia, abbracciarla…
-Sono contento, credevo che non saresti venuta.- le sussurrò all’orecchio.
-Come avrei potuto non venire?- domandò imbarazzata.
-Senti allora vogliamo andare?-
-Si…scusa ma dove andiamo di bello?-
-È una sorpresa…adesso sali sulla moto.-
La ragazza salì sulla moto un po’ perplessa, stava per mettersi il casco però il ragazzo la fermò, bendandole i suoi bellissimi occhi con un fulard.
A operazione completata salì anche lui sulla moto e partirono.
Dopo mezz’ora di moto finalmente i 2 arrivarono a destinazione.
-Senti posso togliermi questa benda? Visto che siamo fermi suppongo che siamo arrivati.- disse Tsubaki esausta di non poter vedere niente.-
-Aspetta solo un secondo…innanzi tutto scendi dalla moto.- le disse il ragazzo aiutandola a scendere.
Si incamminarono un poco fino a quando non arrivarono al punto in cui Black Star avesse preparato una sorpresa.
-Black Star ma stiamo sulla spiaggia? Sento il rumore del mare.- gli domandò Tsubaki ormai troppo curiosa di sapere perché lui l’avesse bendata.
-Si…ecco aspetta altri 2 minuti.- le disse lui facendo segno a 2 suoi amici di andarsene ringraziandoli con un sorriso. Passati i due minuti il ragazzo le disse dolcemente…
-Senti Tsubaki, non sono molto bravo con le cose sdolcinate, però spero che ti piaccia.-
Le tolse la bensa e diede così la possibilità a Tsubaki di guardare la sorpresa che il dolce Black Star le avesse fatto. Tutta la spiaggia era cosparsa di candele profumate, mentre al centro di essa c’era disegnato un cuore “simmetrico” fatto delle stesse candele e sulla sabbia c’era scritto un ti amo enorme, era tutto meraviglioso, per non parlare dello striscione appeso vicino al muro con scritto…Sei la più bella del mondo…ti amo da morire.
Tsubaki rimase sconvolta, non si sarebbe mai aspettata tanto da un ragazzo conosciuto appena da un giorno, ed anche s’era molto contenta un domanda le venne spontanea…
-Perché? Perché tutto questo? Ci conosciamo da si e no un giorno e fra due settimane non ci vedremo neanche più…ti prego non illudermi anche tu come hanno fatto gli altri.-
-Io non ti sto illudendo, sono serissimo…e poi scusa non hai mai avuto un colpo di fulmine?- le domandò serio il ragazzo…
-Si…però…-
-Ti amo, voglio stare con te per sempre…farò il possibile per venire da te, e se non mi sarà sempre possibile aspetterò, ricaverò qualche soldo e ci sposeremo così staremo in sieme per sempre…te lo giuro.-
E detto ciò Black Star baciò Tsubaki…e Tsubaki contenta ricambiò.
-Senti Tsubaki- disse l’azzurro staccandosi dalle sue labbra.-facciamo le cose per bene ok?-
-Ehm?- rispose lei perplessa, fino a quando non sentì la domanda del suo dolce amore…
-Tsubaki…vuoi essere la mia ragazza?-
-Si…- gli rispose lei senza pensarci due volte iniziando a piangere e a stringerlo forte a se.
-Dai amore mio non piangere.- le disse l’azzurro baciandole la testa. –Ti amo!-
-Anche io.- disse la mora asciugandosi le lacrime per poi baciarlo di nuovo, questa volta con molta più passione.
Le stagioni passarono e i due ragazzi continuarono a sentirsi ogni giorno stando ore intere al cellulare aspettando con impazienza i 3 mesi estivi per potersi riabbracciare.
Passarono 5 e lunghissimi anni, ed anche quell’estate come le precedenti i due non vedevano l’ora di incontrarsi. Quel giorno era il loro 5° anno di fidanzamento e il giovane Black Star dopo lunghe riflessioni decise che era arrivato il momento di fare a Tsubaki la fatidica domanda.
Le inviò un messaggio con scritto…
Incontriamoci sulla spiaggia dove ti potrai 5 anni fa, alla stessa ora…devo parlarti…Ti amo <3
Black*Star
Tsubaki incuriosita aspettò con impazienza che si facesse orario. Contava i secondi, i minuti, le ore fino a quando non si fecero le 20:00…salutò la nonna, uscì di casa e corse subito sul luogo dell’appuntamento. Arrivò sulla spiaggià e vide il suo amato seduto su un asciugamano appoggiata sulla sabbia.
-Black Star.- urlò Tsubaki contentata di rivederlo.
Il ragazzo si alzò e le sorrise per poi correre ad abbracciarla..
-Mi sei mancata amore mio, non vedevo l’ora di rivederti.- le disse stringendola forte a se.
-Senti amore cose dovevi dirmi?- domandò Tsubaki curiosissima.
Black star non parlò…prese uno scatolino, si inginocchio e poi le fece la fatidica domanda…
-Tsubaki Nakatsukasa…vuoi sposarmi?
-Si.- le rispose lei quasi sul punto di piangere…-però senti amore, come faremo con la casa?-
-Non ti preoccupare, ho comprato una casa in questo paesino, così non avremo problemi…ci costruiremo la nostra famiglia nel luogo in ciu ci siamo scontrati e innamorati...ti va amore mio?
-Si…con te farei di tutto…ti amo da morire vita mia.-
E detto ciò Tsubaki lo abbracciò e lo baciò. E così da quel giorno Tsubaki e Black Star passarono il resto della loro vita insieme…senza mai più separarsi.
*Angolo Autore*
Salve...Salve...Salveeeee!!!
Allora inizio col dire che questa storia non mi piace poi così tanto, avrei voluto farla su Soul e Maka...però siccome alla my best vengono sempre idee brillanti -.-", ieri dopo averla letta mi disse di mettere come personaggi Black Star e Tsubaki, visto ke nn ho ankora scritto una misera storiella su di loro...e dopo mezz'ora di supplucche da parte sua l'ho accettato xD...
Spero che vi piaccia e che recensionerete in tanti...e mi raccomando se ho fatto qualche errore ditemelo subiro così rimedierò ;)...
Bacioni a presto...e grazie per la lettura =D
*Death The Kid*
Ps=Questa storia parteciperà al concorso "One shot dell'estate" =P