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Autore: xmosquito    15/07/2011    0 recensioni
Fan Fiction che prende ispirazione da dopo la puntata 2x21"Funeral", quando i ragazzi sono a New York per prepararsi alle nazionali. Incentrata su Sam Evans e Quinn Fabray.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quinn Fabray, Sam Evans, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Santana le aveva proposto quel nuovo taglio di capelli e le sembrava una buona idea. Una volta tornata, contemplandosi allo specchio, vedeva una Quinn nuova, diversa, piena di aspettative, speranze: pronta a vivere una nuova vita, a voltare pagina. Si strinse una ciocca di capelli, ma il tutto fu interrotto da il cigolio della porta, che si aprì tanto da lasciare filtrare un poco di luce. – Sa..? – Voleva semplicemente dire Santana, ma una figura bionda e piuttosto alta s’introdusse nella camera. – Sam volevi dire?- Era lui. Quel ragazzo che l’inverno scorso aveva tradito e umiliato insieme a Finn, quello dal quale era stata in seguito perdonata e che aiutava a mantenere la sua famiglia, in quel periodo così difficile. Si fermò, socchiudendo le labbra. – No, non me l’aspettavo. – Sorrise appena, mordendosi il labbro inferiore, anche se, nonostante tutto, negli ultimi tempi l’aveva considerato come un amico e non come il suo ex. Le faceva un certo effetto il solo pensarci. – A pensarci bene non è un male. Ti piacciono le sorprese, vero? – Non sapeva neanche se rispondergli, perché sapeva che lui era a conoscenza di tutto riguardo lei. Non gli sfuggiva niente. Annuì e basta, scrollando le spalle. – Vieni. – La ragazza gli fece cenno di seguirla, sedendosi sul letto e appoggiandovi la mano, invitando Sam a mettersi accanto a lei. – Cosa ti ha portato qui? – domandò non appena il ragazzo si sedette – Niente, la noia. – Rispose, arricciando le labbra. Forse non era del tutto sincero: di certo non proprio per noia andava da Quinn. Per quel motivo poteva tranquillamente raggiungere Puck, o al limite Mike, che giravano rispettivamente per le vie di New York. Oppure poteva andare da Mercedes, che…evitiamo i particolari. – La noia…- Ripetè la bionda. Questo la portò a riflettere. Da quando in qua i maschi andavano nella camera delle ragazze per la noia?Scosse il capo. – Quinn! – Esclamò Sam, con un’espressione piuttosto sorpresa stampata in volto. La ragazza, ovviamente, fece un’espressione piuttosto indignata: insomma, si chiedeva semplicemente perché stesse urlando. – Sam, sapevo del tuo essere pazzo, del tuo parlare una lingua aliena, ma, perché?Che ho fatto ora? – Un sorriso si creò istintivamente sul viso del ragazzo. – Ti sei tagliata i capelli! – Aggiunse, usando lo stesso tono e passando la mano tra i capelli della sua ex ragazza, arricciando una ciocca con l’indice. Questo faceva sicuramente parte di tutti i fattori che potevano scatenare in Quinn reazioni come sorrisi, risate e prese in giro. Ma, quel pomeriggio era diverso, la persona era diversa. Infatti, non appena lui passò la mano tra la sua chioma bionda, lei gliela prese e la rimise a posto. Indubbiamente sentì un leggero brivido non appena la toccò, non lo faceva da tanto. Non lo faceva da quando loro due stavano insieme. Si erano abbracciati, ma forse per il suo stare con Finn, non aveva sentito dei brividi. Non riusciva a spiegarsi tutto ciò: perché, così, d’improvviso, sentiva qualcosa stando accanto a Sam dopo tutto quello che era successo?Normalmente, dopo essere stata lasciata dal quarterback,doveva pensare a lui. Ma in quel momento la sua mente era oscurata da quella situazione, che, probabilmente, secondo lei, per Sam non era niente. Insomma, erano semplicemente seduti vicini a parlare come due amici! – Sì. Ti piaccio così? - Sospirò appena, chiedendogli con un tono piuttosto basso e calmo. Sam restò un attimo in silenzio per pensare all’aggettivo perfetto: non voleva dire qualcosa d’imbarazzante, anzi, semplicemente qualcosa di carino per Quinn. – Sei splendida. – Disse, tutto d’un fiato. Probabilmente, per essere un amico, aveva esagerato e se fosse entrata Mercedes non avrebbe immaginato cosa gli avrebbe detto. Ma, spontaneamente, era quello che pensava e voleva essere sincero, come quando le aveva confessato della sua mossa al succo di limone. Immobile restò Quinn, con la bocca appena aperta, che poi chiuse lentamente schioccando la lingua in un secondo momento. – Grazie. – Scosse il capo, alzandosi e andando verso la porta. – Io…dovrei raggiungere Santana e Brittany. Allora, ci vediamo alle prove del Glee. – Si limitò a dire, uscendo velocemente dalla stanza e lasciando il ragazzo seduto sul letto della camera delle ragazze. In realtà, Quinn non doveva raggiungere nessuno. Aveva paura di quella situazione, aveva paura di desiderare nuovamente Sam e non poteva permetterselo. Doveva pensare a se stessa, a come tornare in cima senza l’uniforme delle Cheerios e senza il titolo di reginetta del ballo. Aveva sofferto troppo dopo la gravidanza, il tradimento che aveva fatto e Sam che l’aveva lasciata per Santana, ma soprattutto per Finn che l’aveva abbandonata in quel parcheggio per sempre la stessa persona: Rachel Berry. Talvolta, per questo motivo, si domandava cos’avesse quella ragazza in più di lei. Per Finn, probabilmente, tutto. Dopo essere rimasto qualche secondo seduto sul letto, il biondino si alzò e raggiunse i suoi compagni. Anche lui era confuso e probabilmente provava ancora qualcosa per lei. Era come legato da una calamita.
  
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