The boring Summer has your taste

Le onde sono una coperta piatta stesa sull'orizzonte ed il loro infrangersi spumoso si riduce al semplice mormorio dall'acqua marina che carezza con tenerezza gli scogli. Nulla lascia presupporre che fino a qualche ora prima gruppetti di bambini in festa giocavano a tuffarsi, per perdersi e ritrovarsi in quel blu immenso. La calma vibra e sotto il caldo afoso di quest' estate violenta, si mescola al sudore ed inghiottisce i suoni, attutendoli. Tutto brilla ed in quel cielo di diamante vengono messe in mostra reti intrecciate di stelle che donano sentieri di luce alla notte, sua amante ed antitesi da sempre. Laggiù, lungo l'ampia striscia di sabbia bianca appartenente alla spiaggia, fuochi come torce scoppiettano esalando l'ultimo respiro. L'atmosfera che si respira è quella di un sogno, così magica che toglierebbe il fiato anche al più incredulo degli spettatori. Nelle case giocattolo, negli ombrelloni chiusi, negli stabilimenti balneari ed in qualsiasi altro elemento 'vacanziero' però, s'aggira la stanchezza. Si è fatto tardi, il tempo dei giochi per oggi si è concluso. Questa notte bambina ormai ha messo a tacere tutti e li ha coperti con la sua oscurità palpabile, addormentandoli. Non ha dimenticato nessuno, o forse sì, si è dimenticata di te.
In un cono d'aria impercettibile, rubi pensieri agli attimi che si susseguono l'uno dopo l'altro. Il posto che ti sei scelto è il migliore, sul ponticello d'attracco alle barchette di legno. Stai seduto sul bordo tenendo le gambe piegate verso il basso. I piedi si muovono nell'acqua, piano, avanti ed indietro come fossero su un'altalena immaginaria, si rincorrono non prendendosi mai. Seppur il liquido sia freddo, trovi che sia un piacevole metodo per combattere la temperatura esagerata che fa girare la testa e perdere il senno.
La tua pelle, mangiata dall'astro mattiniero, risulta scottata e arrossata in più parti. La salsedine ti ha rovinato i capelli, arruffandoli e sbiadendo il castano che li tinge da sempre. Il sudore invece, ha accentuato i muscoli, ricalcando i contorni di pancia, fianchi e schiena laddove tessuto non li ricopre. Questa stagione sarà pur faticosa da sopportare certo, ma giova alla tua salute, ha il potere di distrarti da tutte quelle preoccupazioni che di solito ti pesano sulle spalle.
Red è purtroppo una di quelle.
E lui infatti è proprio lì, al tuo fianco. Steso sulle assi, le braccia dietro la nuca a fargli da cuscino, una cannottiera a ricoprire le sue grazie, sta piacevolmente dormendo. Non ha resistito al richiamo dei sogni e lo ha accettato senza pensarci due volte.
Pikachu ed Eevee sono entrambi nella stessa situazione, anche loro, accoccolati l'uno vicino all'altro riposano, ronfando come due bambini a pelo dell'acqua, sistemati sulle scalette che portano al mare.
« Almeno per una volta, dico, una sola eh... » blateri, senza guardare il tuo compagno direttamente, concentrandoti soltanto a mordere cioè che rimane del ghiacciolo di cui tieni il bastoncino fra le dita. « potresti farmi compagnia, almeno tu, non mi aspetto niente da loro. » concludi, indicando le due palle di pelo.
Nessuna risposta, Red rotola su di un fianco e continua a russare – la sua espressione serena con quel solito sorrisetto stampato a regola d'arte ti piacerebbe strappargliela via.
Poco dopo il bell'addormentato si rigira nuovamente a pancia in su, scalciando ed emettendo uno sbuffo spazientito; non sembra voler dar cenni di svegliarsi ma tu non demordi, hai la testa dura.
« Penso sia inutile chiederti di fare qualcosa di divertente, vero? » sbuffi, tirando fuori le gambe bagnate per poterti piegare meglio su di lui, chinandoti di lato quanto basta per averlo vicino. Stai sgocciolando ovunque, neanche ti sei accorto che il tuo gelato a forza di chiacchierare si sta sciogliendo.
« Sto passando un'estate noiosa Red e la colpa è tua perché hai sicuramente assunto sonniferi! » a mano a mano che ti lamenti alzi la voce, ti potrebbero sentire anche laggiù in città a questo punto. Pikachu rizza le orecchie, muove la coda e torna a dormire. Il moretto si agita, boccheggia, spalanca gli occhi ma tu ancora non te ne accorgi, troppo impegnato in quel monologo di 'sfogo'.
« Uno pensa ad un'estate romantica e si ritrova con un... un imbecille che russa come un treno! » una mano si aggrappa al tuo braccio e mentre tenti di ritornare composto, l'altro si mette seduto.
« Vuoi stare zitto? » brontola una volta sveglio, sbadigliando e grattandosi la nuca ancora leggermente assonnato.
« Mi stavi ascoltando? »
« E come non potevo fare altrimenti? Stavi urlando come mia madre quando ha le sue cose. » da come parla sembra - anzi è - particolarmente serio, così serio che dal modo in cui ti guarda appare persino arrabbiato.
« Se tu invece di dormire mi calc-... » ma niente, non riesci a concludere perché lui avvicinandosi ti preme una mano contro la bocca « Mangia invece di sbrodolare, ti stai sporcando come un bambino. »
Fai per dedicarti al gelato ma lui è più veloce. Ruba le gocce di ghiacciolo colate sul tuo polso e sale, lasciando scivolare le labbra ovunque, dalle dita tremanti, ad intaccare la spalla destra, dritte fino al collo, dove una volta superato si soffermano sul mento. I denti hanno lasciato qualche segno nella carne, sicuramente domani,sotto il sole le strisce rossastre saranno ben visibili. Red ti lega a sé, allacciando entrambe le mani dietro alla tua nuca per nasconderle solo in un secondo momento dietro alla tua schiena. La sua lingua, finito il lavoro, penetra nella tua bocca già schiusa, battagliando con la tua, già tesa nell'aspettare la sua gemella. Nel frattempo le tue ginocchia ,d'impulso si stringono ai suoi fianchi; i respiri si accorciano, vanno avanti confondendosi.
« Brutto idiota tu non prendi mai l'iniziativa » mormori quando riesci a liberarti, riuscendo ad ottenere soltanto una risata ti sottofondo: anche lui ha capito quanto sei ridicolo quando cadi in imbarazzo.
« E' per punirti, dopotutto mi hai svegliato. Ora dimmi, la tua estate è diventata meno noiosa? »
« Sì, può darsi di sì ma non è abbastanza » ed il tuo sorriso già fiorito in precedenza diventa più grande, molto più bello, così bello che i raggi di sole e l'essenza di questa stagione sono impigliati lì, fra i tuoi denti ben in mostra. Con uno strattone per niente gentile, il moretto ti costringe a ribaltare la situazione e senza tanti complimenti ti ritrovi steso, Red a carponi sopra di te. Entrambe le tue braccia sono sopra la tua testa, ti sta intrappolando i polsi. Lui sorride, ti sbeffeggia, proprio non riesce a trattenersi.
« Oh no Red, il legno della passerella è scomodo »
« Non importa, possiamo sempre provare in acqua più tardi » mormora, prima di affogare nuovamente nella tua bocca - probabilmente andrà avanti così, per tutta la notte l'estate, fra un battibecco ed una carezza, fino alla sua fine.

La parola all'Autrice.
Il titolo è una gentile concessione tradotta del mio Virgilio quindi, se è errato, siete pregati di picchiare lei e non me (?) io da sola avrei sicuramente fatto molto peggio. Inoltre, siete liberissime/i di criticarmi per ciò che ho creato, è venuto fuori da uno sclero sempre insieme alla suddetta collega, nulla di grave perciò, volevo provare a partecipare al contest estivo e lei mi ha convinta *venera la sua guida*. Probabilmente è un po' OOC, ma pazienza.
Uh sì. Diciamo pure che fa un piccolissimo riferimento alla raccolta '50 frasi' ed ammettiamo che riprende in particolar modo la frase numero #13. Rileggendola mi è venuta in mente l'estate, il mio modo personale di intendere l'estate, stagione che, a dirla tutta non mi piace molto – per vergogna neh, ho paura dei costumi. Altra cosa, questa è di Lampadina. Sua perché lei è il mio Layton anche se non lo sa. Ho scelto Green e Red perché mi piacciono, perché sono pucciosi e mi fanno fangherleggiare come una scema. Cos'altro? E'UNASCLERATA che voleva essere romantica e che voleva pure far ridere ma conoscendomi, sono io l'unica che si sarà fatta due risate. Sono soddisfatta però, e spero che lo siano anche coloro che la leggeranno! Visto che non ho più niente da dire, mi vado a vedere la tv, la mia camera è così afosa *sobs* bacibà, Ness.