Serie TV > O.C.
Ricorda la storia  |      
Autore: _Audii_    16/07/2011    3 recensioni
Ho sempre pensato che Cohen fosse un tipo decisamente strano e fuori dal comune, ma non avrei mai creduto che potesse arrivare ad umiliarsi pubblicamente per me.
Dio, a volte sa essere tremendamente dolce.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Seth Cohen, Summer Roberts
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

 

* Salve a tuttii! Premetto che questa One-Shot è tratta da una delle scene che amo di più di O.C.:) Ho ripreso le esatte parole e l’ho descritta dal punto di vista di Summer, cercando di immaginare le sue sensazioni ed i suoi pensieri in quel momento. Spero vi piaccia, e se vi va lasciate un commentino!:) Un abbraccio, _Audii_ *

 

 

 

 [Summer Roberts]

 

 

Mi sporgo in avanti e lascio un lieve bacio a stampo sulle labbra del ragazzo che mi sta di fronte.

Un semplice ed insulso contatto, che non mi da emozioni o sensazioni di alcun tipo.

Un contatto automatico, superficiale, privo di importanza.

Torno al mio posto, dopo aver intascato i dieci dollari che mi spettavano.

Aspetto il prossimo: un ragazzo decisamente poco avvenente, con una camicia a quadri dall’aspetto tremendamente antiquato, si avvicina impacciato.

-Ciao…- mormora lui, visibilmente agitato.

Sembra che in fronte abbia un cartello recante la scritta: “Sono uno sfigato”.

E non ci vuole molto a capire che questo è il suo primo bacio.

Mi preparo per accontentare anche lui, quando sento una voce irritante ed isterica arrivare chiara alle mie orecchie.

-Tieni, rimborso totale, grazie di essere venuto- non ci metto molto a riconoscere di chi si tratta. Vedo Seth spingere via il ragazzo, infilandogli una banconota da dieci dollari tra le mani ed esortandolo ad andare via.- Grazie a tutti ragazzi, la festa è finita- urla poi, rivolgendosi alla fila di ragazzi che aspettava per ricevere un bacio da me.

Faccio saettare il mio sguardo su tutti i ragazzi che iniziano ad allontanarsi.

Poi guardo Seth, decisamente sconcertata.

Ok, che diavolo sta facendo?

-Devo sbatterlo fuori, Summer?- mi chiede Brad, seduto accanto a me, lanciando un’occhiata poco amichevole a Seth.

-No, è tutto apposto, grazie- gli dico io annuendo poco convinta e mostrandogli un sorriso tirato.

-Hai sentito?- interviene immediatamente Seth, rivolto al ragazzo accanto a me.

-Stai facendo una scenata- lo informo io, abbassando di poco la voce, giusto per non attirare l’attenzione più di quanto lui sia già riuscito a fare.

-Ho bisogno di parlare con te- esordisce Seth, guardandomi.

-Ti chiamo più tardi- il mio tono di voce è decisamente poco gentile.

-ok- mormora lui tra sé e sé.

Lo vedo poggiare le mani sul bancone al quale sono seduta e cercare di tirarsi su.

Tentativo fallito.

Che cos’ha intenzione di fare questo squilibrato?

Trova un modo più semplice: sale su una sedia accanto a lui e con un salto si arrampica sul bancone, mettendosi poi dritto.

-Parliamo qua su- esordisce lui, attirando l’attenzione di tutti i presenti che lo guardano basiti.

-Ti prego, no- mormoro io, esasperata, reggendomi la testa tra le mani.

Mio Dio, non credevo che Seth Cohen potesse arrivare a tanto.

Insomma, è un Cohen, lo so.

Da lui mi aspetterei di tutto.

Ma mettersi in ridicolo in questo modo è assurdo, anche per uno come lui.

-Summer, so che hai paura- inizia lui con quel suo solito modo di fare da nevrotico.

-Si, di te- confermo io, alzando di poco lo sguardo verso di lui.

-Baceresti tutti questi ragazzi ma non vuoi baciare me- esclama lui facendomi restare a bocca aperta per un attimo-scopri le carte, o fra noi è finita- conclude poi, sicuro.

-Tu stai con questo imbranato?- mi chiede Brad incredulo, indicando Seth, in piedi sul bancone.

Mi volto verso di lui, cercando di articolare un discorso di senso compiuto.

Ma Seth mi precede.

-Si, Brad, lei sta con questo imbranato- conferma Cohen, destando lo stupore di tutti i ragazzi della scuola che si guardano allibiti.

Oddio ma in che situazione sono?

Sento Cohen urlare:

-Si è vero!- alza le mani in aria e poi continua- sono uno stupido, ascolto strana musica e sto con lei- mi indica.

-Perché ti umili così?- gli chiedo io, seria, alzando lo sguardo verso di lui.

-Perché io ho perso la testa per te, non lo capisci?- mi confessa lui, sincero. Abbasso lo sguardo per un attimo. Lo ha detto sul serio?- e se non te ne frega niente…- si interrompe un attimo, con tono di voce più basso- qualcuno dovrà aiutarmi a scendere perché soffro di vertigini e se cado di sotto sarà imbarazzante…- continua lui, incerto- più di quanto già non sia- conclude poi, abbassando ancora di più la voce.

Inclino di poco la testa, colpita da quelle parole.

Dio, Cohen a volte sa toccare così bene il tasto giusto.

Lo guardo, decisamente insicura, mentre sento i commenti increduli dei ragazzi che ci circondano.

Vedo Seth mordersi il labbro inferiore e porgermi una mano.

Continuo a guardarlo in quei suoi occhi così scuri, pensando a cosa sia giusto fare in questo momento.

Mi guardo attorno, decisamente incerta.

Seth mi porge ancora la mano, aspettando una mia reazione.

Dovrei salire lì sopra e mettermi anch’io in ridicolo davanti a tutta la scuola?

Forse…si, dovrei farlo.

Il cuore prende a battermi furiosamente e non so descrivere molto bene quello che sto provando in questo momento.

So solo che, nell’istante in cui afferro la sua mano e salgo anch’io sul bancone, sotto gli occhi di tutti, capisco veramente che questo nevrotico esagitato che mi sta di fronte a me ci tiene veramente.

E forse anche io tengo davvero a lui.

-Tu sei matto- mormoro io, quasi sottovoce, mentre noto che tutti i giocatori di pallanuoto se ne vanno contrariati.

Le ragazze, in prima fila, ci osservano sospirando estasiate e sorridendo.

So perfettamente che in questo momento mi invidiano da morire e vorrebbero stare loro al mio posto.

-Non ci posso credere- esclamo io, felice, guardando il mio ragazzo negli occhi.

-Ora sei costretta a baciarmi in pubblico- mormora lui con tono sensuale, guardandomi da vicino.

Rido divertita e in un attimo, senza pensarci, annullo la distanza tra le nostre labbra.

Poggio le mie mani sui suoi bicipiti appena pronunciati e lo bacio.

Chiudo gli occhi ed una sensazione da brivido mi invade.

Sento le sue labbra sulle mie.

Le sento morbide, dolci, invitanti.

Incrocio le mie braccia dietro il suo collo, abbracciandolo, mentre sento le sue mani scivolare lungo i miei fianchi e tirarmi ancora più a lui.

Dischiudo di poco le labbra e sento la sua lingua accarezzare la mia.

È una sensazione strana.

Una sensazione che provo solo quando lui mi bacia.

Il mio corpo si attacca al suo, mentre sento la dolcezza e il desiderio di quel bacio così intenso.

E il fatto che tutti ci stiano guardando è ancora più eccitante.

Ci stacchiamo entrambi, ed io mi allontano di poco da lui, mantenendo ben salda la presa attorno al suo collo.

-Mi devi dieci dollari, Cohen- mormoro io, ironica.

-Mai spesi meglio- mi sussurra lui ridendo.

Sento le sue labbra posarsi di nuovo sulle mie e riprendere a baciarmi con voglia, con tenerezza.

Wow, siamo qui, davanti a tutti, che ci baciamo stretti l’uno all’altra.

Non avrei mai creduto che Cohen fosse capace di un gesto tanto dolce.

Non avrei mai creduto che fosse in grado di esporsi così tanto e così pubblicamente.

Devo proprio ammetterlo: stavolta non s’è trattato di una Cohenata delle sue.

Stavolta è stata una Cohenata da brivido.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > O.C. / Vai alla pagina dell'autore: _Audii_