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Autore: Selene Silver    16/07/2011    2 recensioni
«Non credo… sia… giusto» barbugliò confusamente, maledicendosi perché le parole gli sembravano più sbagliate di ciò che stavano facendo.
Riuscì a vedere perfettamente, pur nell'oscurità, gli occhi di Jimmy che s'intristivano. «Non lo vuoi?» chiese, e quasi avesse imparato come vedere il significato nascosto delle cose solo baciandolo, Robert riuscì a intuire perfettamente cosa intendesse con quella domanda.
Non mi vuoi?
Genere: Dark, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Do what thou wilt, so mete it be.

 

Staccò le labbra dalle sue, il respiro affannoso, e si appoggiò alla porta con le spalle, tentando di respirare. «Aspetta, io… non so se…»

«Che cosa c'è?» domandò dolcemente l'altro; anche se era a pochi centimetri da lui, e riusciva a distinguere perfettamente il colore dei suoi occhi, la sua voce sembrava venire dalle profondità delle tenebre che dominavano nella stanza. In quei giorni, in effetti, Page non era stato altro che una creatura dell'oscurità; vestiva di nero sul palco, e appena tornato in albergo si chiudeva nella sua stanza con le tapparelle tirate e le tende chiuse, leggendo i suoi libri di esoterismo e provando cupi passaggi sulla chitarra. Jonsey, solo la sera prima, aveva commentato distrattamente che sembrava voler diventare tutt'uno con l'opinione che i fan fuori di testa avevano di lui.

Per questo Robert l'aveva invitato a bere una cosa, quella sera, dopo il concerto. «Noi due e basta; ce ne andiamo in un posto abbastanza piccolo da non farci notare. Niente groupies né casino, solo un po' d'alcool.» 

Il viso di Jimmy si era illuminato, mentre sorrideva in quel modo che gli faceva la bocca grande e le rughe intorno agli occhi verdi. «Mi andrebbe» aveva risposto semplicemente.

Chissà allora come c'erano finiti nella sua camera buia, a baciarsi come indemoniati, se il progetto era di bere come spugne in un posticino appartato?

«Cosa c'è, Percy?» si sentì chiedere di nuovo. 

Avrebbe voluto rispondergli, ma si sentiva la bocca impastata e la testa troppo leggera. Gli tremavano le gambe, gli sembrava che le ginocchia avrebbero potuto tradirlo da un momento all'altro, piegandosi e mandandolo dritto disteso per terra con un sonoro “Fanculo, Plant!”. Senza contare le mani dell'altro, posate sul suo petto nudo. Erano fredde, tanto che sentiva la pelle d'oca sollevarsi attorno al punto dove lo toccavano - ma forse la temperatura non c'entrava poi molto. Le dita lunghe gli imprimevano invisibili marchi sulla pelle, quasi come se il loro proprietario lo stesse rivendicando come proprio. Non riusciva a respirare. Ma doveva dire qualcosa, santo cielo: il grande Robert Plant non poteva diventare improvvisamente una ragazzina timida di fronte a quel… quel Page. Quel ragazzo mingherlino che sembrava scivolare nelle tenebre giorno dopo giorno e che, improvvisamente lo capì, aveva sorriso di quel sorriso meraviglioso quando gli aveva chiesto di passare un po' di tempo assieme solo per lasciarsi scaldare dalla luce che Robert stesso emanava, che se ne rendesse conto o meno.

«Non credo… sia… giusto» barbugliò confusamente, maledicendosi perché le parole gli sembravano più sbagliate di ciò che stavano facendo.

Riuscì a vedere perfettamente, pur nell'oscurità, gli occhi di Jimmy che s'intristivano. «Non lo vuoi?» chiese, e quasi avesse imparato come vedere il significato nascosto delle cose solo baciandolo, Robert riuscì a intuire perfettamente cosa intendesse con quella domanda. Non mi vuoi?

Cos'avrebbe potuto rispondere? Come avrebbe potuto confessare - a lui o a sé stesso - che in realtà sì, lo voleva, lo voleva da molto tempo? Gli sembrava un tradimento a tutto ciò che aveva creduto e sostenuto in quegli anni; come se si fosse costruito un castello e adesso, solo per questo ragazzino strano e insieme così speciale, gli fosse venuta la tentazione di togliere il mattone portante.

Lo guardò, quello che riusciva a vederne nel buio, mentre le sue mani si riscaldavano al calore quasi malato del suo petto, gli occhi verdi e brillanti, tristi per quello che avrebbe potuto essere il suo rifiuto. Robert pensò, quasi casualmente, che erano molto, molto più belli quand'erano felici. Quell'unica parola gli scivolò fuori dalla bocca quasi di propria volontà. «Sì.»

Gli occhi di Page tornarono a splendere. Fu allora che lo capì; ciò che aveva concepito come un castello era in realtà diventato un muro. E con quel piccolo assenso, proprio per quel ragazzetto strano e meraviglioso che adesso sorrideva con aria quasi incredula, lo aveva appena abbattuto.

Jimmy si mosse verso di lui, fino a posare il petto contro il suo, intrecciandogli le mani sulla nuca. «Do what thou wilt, so mete it be

Perciò, Robert chiuse gli occhi e fece ciò che voleva per poter essere.



Un'altra fan fiction Jimbert. Mi escono dalle orecchie, credo. Forse perché quei due loschi figuri di Page e Plant sono costantemente nella mia testa, anche quando non c'entrano un cazzo (anche se, per il mio modo di pensare, Page c'entra sempre): infatti questa cosa mi è venuta in mente mentre mi facevo la doccia stamattina. @-@ Però, anche se mi sembra di star intasando il fandom, sono piuttosto orgogliosa di questa storia, spero che vi piaccia e che mi lasciate un commento ^^
Cooomunque, la frase che dà il titolo a tutta la baracca è il motto di Aleister Crowley, che Pagey aveva adottato come suo; cosa che potrei fare anch'io, dal momento che amo da impazzire questa frase. Anche se in effetti trovo Crowley un cazzaro sessista (lo sapevate che si è creduto prima il Buddha, poi Dio e infine l'Anticristo? o_O). Ecco, io l'ho scoperto leggendo il libro Esbat di Lara Manni - che purtroppo non fa riferimenti a Jimmy, che diavolo -.- Però si redime abbondantemente usando come colonna sonora i Doors, i Nirvana e gli stessi Zeppelin! Amo quella donna, amo i suoi libri e... be' questo però sarebbe un commento alla MIA storia, quindi perché sto parlando di questo?
Non ne ho idea, quindi, prima di sprofondare ancora di più nella follia, vi mando i miei cordiali saluti e ossequi [Schegge di follia cit. XD] e lasciatemi un commentino, please *occhioni dolci*
P.S.: Riguardo alla foto lì sopra... sappiate che ho scorso 927 foto per trovarla quindi se non vi piace (anche se non so come potrebbe non piacevi o_O insomma, guardatelo, è LUMINOSO E BELLISSIMO, come potrebbe NON piacervi???) sappiate che potrei uccidervi -.-
  
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