Visioni Notturne
Sentieri di candide trine,
vuote madonnine di cera,
sogni di gote bagnate
fra le montagne tranciate.
Occhi di tigre sparsi,
fra i miei piedi scalzi,
brividi strani, lucenti
fra le spalle di pesi mancanti.
Fuggite, fuggite miei cari,
che stanno ribollendo i mari.
Urlano gridano genti
del dolore, dei danni, lenti
di rabbia spenti.