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Autore: Kurtofsky    16/07/2011    1 recensioni
Erano quei momenti in cui si lasciava spesso andare ai ricordi e… nostalgica, ripensava sempre a come erano finire in quella situazione, tra sentimenti inespressi e tanta paura delle conseguenze.
Risaliva tutto il loro primo anno, quando avevano iniziato a frequentare le Cheerio e, costrette dalla Sylverster, si ritrovavano a fare degli allenamenti extra…
[Tributo al Femslash Day (maratona organizzata dal « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest).]
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Negli Spogliatoi
Fandom: Glee
Personaggi: Santana Lopez, Brittany S. Pierce
Genere: Introspettivo, Fluff, Erotico
Rating: Giallo
Avvertimenti: OneShot, Femslash
Conteggio Parole: 774 (FiumiDiParole)
Note: 1. Brittana *^* come tutto iniziòXD non è niente di speciale ._.
2. Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE THE SHIP! I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 », per il FemSlashDay. Per informazioni – e per partecipare, soprattutto! – cliccate sul banner che trovate in basso X3
3. Tratta da questa fanart di Luckypressure: Cliccami, sono una fanart!
4. Partecipa al The One Hundred Prompt Challange indetto da BlackIceCrystal. Con prompt 62. Nascita
5. Non betata >ç<


{ Negli Spogliatoi ~



Le carezzò distrattamente i capelli.
Era una di quelle rare volte che Santana, dopo una sana ‘sforbiciata’ con Brittany, si permetteva un attimo di riposo, coccolando la sua compagna ormai nel mondo dei sogni.
Erano quei momenti in cui si lasciava spesso andare ai ricordi e… nostalgica, ripensava sempre a come erano finire in quella situazione, tra sentimenti inespressi e tanta paura delle conseguenze.
Risaliva tutto il loro primo anno, quando avevano iniziato a frequentare le Cheerio e, costrette dalla Sylverster, si ritrovavano a fare degli allenamenti extra…



Brittany si lasciò andare seduta sulla panchina, togliendosi rapidamente la maglietta della divisa per restare con solo il reggiseno addosso.
Sospirò mordendosi le labbra con fare pensieroso. Era stanca e, forse, anche un po’ impaurita a causa della Coach che continuava a minacciarla con la morte dei Puffi che vivevano sotto il suo letto. Lei stava dando il meglio di sé eppure per la Sylvester non era mai abbastanza e… non voleva che nessun Puffo morisse a causa sua!
“ Ehi? Sei stanca?”, domandò Santana voltandosi verso la compagna con un lieve sorrisetto, facendo scorrere lo sguardo sul corpo della bionda.
A lei non piacevano le ragazze – infatti aveva adocchiato un ragazzo interessante lì a scuola, e non se lo sarebbe fatto rubare da nessuna – ma amava fare esperienze ed il sesso era tra le sue esperienze preferite.
Poi quella Brittany… l’avrebbe potuta condizionare come voleva. Era così innocente e dolce che, con qualche moina, le avrebbe fatto fare quello che desiderava.
“ Un po’…”, mormorò tristemente.
“ Tutto ok?”, Santana si avvicinò lentamente.
“ Ho paura delle minacce della Coach.”, svelò la bionda, alzando lo sguardo per incrociare gli occhi scuri della mora.
“ Non ascoltarla. Quella parla e parla. Ma per me alla fine non farà niente.”, rispose incrociando le braccia al petto.
“ Dici? Ne sei sicura?”
“ Certo! Poi mica hai i… cosi… i Puffi sotto al letto!”, storse il naso.
“ Sì invece!”, ribatté prontamente Brittany, con uno sguardo convinto.
“ … ok. Allora un giorno me li farai vedere?”, le diede un po’ di corda, giusto per vedere fino a che punto si sarebbe spinta l’altra.
“ Sì. Ma sono timidi… ma sono certa che gli piacerai come tu piaci a me.”, rispose sincera la bionda, sorridendo alla compagna presa un po’ alla sprovvista.
“ Ti piaccio?”
“ Certo! Non dovresti?”
“ Sei…”, si guardò attorno. “ Lesbica?”, sussurrò.
“ Che significa?”
Santana sospirò scuotendo il capo.
“ Niente. Lascia perdere.”, si chinò poi verso la bionda. “ Diventiamo amiche?”, propose con un sorriso. Aveva già capito come trattare con Brittany, non sembrava poi così difficile.
“ Sì!”, esclamò la ragazza, illuminandosi e facendo un lieve saltello di felicità.
Anche Santana per qualche istante si lasciò trasportare da quell’entusiasmo quasi contagioso e, ridacchiando, le rubò un bacio.
Brittany a quel contatto parve bloccarsi stupita poi, con maliziosa ingenuità, iniziò a rispondere a quel bacio, leccandole le labbra. La mora restò a sua volta piacevolmente colpita da quella reazione, si staccò per qualche istante, specchiandosi negli occhi chiari e curiosi dell’altra.
“ Ti piace?”, domandò in un sussurro.
“ Sì…”, assentì con un sorrisetto quasi furbo, rispondendo all’ennesimo bacio di Santana con entusiasmo. La mora sentiva di avere la situazione in pugno e, iniziando a carezzarle i fianchi, sperò che nessuno venisse a disturbarle.
La pelle di Brittany era liscia e morbida come quella di un bambino e, quando le carezzò il sedere, la sentì ridacchiare.
“ Che c’è?”, chiese con un sorriso divertito. Non sapeva perché ma… si stava divertendo anche lei. Solitamente il sesso non era così divertente ma Brittany… bhe, lo stava rendendo interessante.
“ Mi piace sempre di più!”, esclamò la bionda e, prendendo inaspettatamente il sopravvento, spinse la compagna contro gli armadietti iniziando a sua volta a carezzarla.
Santana mugugnò stupita, sussultando quando le mani di Brittany andarono ad alzarle la divisa, afferrando con entrambe le mani il suo seno.
Non si aspettava fosse così… intraprendente, ma non le dispiaceva affatto, e carezzandole la schiena e i fianchi, scese lentamente fino ad oltrepassare la gonna.
Le loro labbra si incontrarono ancora con crescente passione e… “ Vi consiglio di filare se non volete conoscere la vera Sue Sylvester.”, le due ragazze sussultarono, staccandosi velocemente.
“ C-Coach!”, Santana sentì le sue guance ardere violentemente e, aiutando Brittany a riafferrare la sua maglietta e la borsa, se ne andarono via di corsa.




“ Santana…”, distolta dai suoi ricordi, la mora abbassò lo sguardo sulla compagna che, dormendo ancora beatamente si strinse a lei.
Aveva un bel sorriso in volto, innocente e dolce.
“ Sono qui…”, rispose con un sorriso intenerito.
“ Santana…”, ripeté ancora la bionda.
“ Spero sia un bel sogno…”, le carezzò ancora i capelli.
“ Proteggiamo i Puffi… Santana…”
La mora ridacchiò divertita e, stringendola con sicura dolcezza, cercò a sua volta di riposarsi un po’.








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