Distruggerà i nostri
orizzonti
Aveva le mani poggiate sui fianchi e si ergeva per tutta la
sua statura nel mezzo della stanza, piantando per bene i piccoli piedi nel
pavimento di mattonelle
chiare.
Mai la osservò vagamente incuriosita, non mutando
l’espressione
seria del viso. Aveva
una vaga idea
della causa di quello strano comportamento, ma non aveva né
la voglia, né il
tempo di occuparsi dei suoi capricci.
La superò senza tante cerimonie, limitandosi a lanciarle
un’occhiata
ammonitrice, prima di lasciare la stanza.
Ty Lee rimase ferma, mentre contraeva le mani in dei pugni,
conficcandosi le unghie nei palmi, e le nocche le sbiancavano.
Poi, all’improvviso, scattò, scagliando un calcio
contro l’unico
tavolo, che ornava la stanza spoglia.
Il tavolino tremò e la collisione causò un
leggero rumore. Ty
Lee si lasciò sfuggire un leggero gemito di rabbia, mentre
saltellava su un
piede, tenendosi con le mani l’altro.
Le lenzuola si annodavano e si dimenavano, frustando il
materasso. I cuscini erano abbandonati ai piedi del letto, mentre questo sobbalzava, mosso
dalle sue occupanti.
Ty Lee si lasciò sfuggire un basso gemito di frustrazione
quando Mai riuscì a inchiodarla sotto di sé, di nuovo, schiacciandola col peso del
suo corpo. Ty Lee tentò di
divincolarsi, con pochi risultati.
Mai le strinse i polsi sottili con le mani, schiacciandosi
maggiormente su di lei, immobilizzandola definitivamente.
-Smettila.- le intimò la corvina guardandola negli occhi.
Una
ciocca di capelli le scivolò da dietro l’orecchio
sinistro, sfiorando una delle
guance di Ty Lee.
La ragazza arricciò il naso e sorrise, per niente intimorita
dal tono di voce dell’altra. –No.-
soffiò sulla labbra di Mai, prima di
baciarla.
Intanto Ty Lee li osservava allontanarsi, mentre le spalle
esili di Mai venivano scosse da una risata.
Gli occhi presero a pizzicarle fastidiosamente, mentre
stringeva tra le mani un lembo della divisa verde delle Guerriere
Kyoshi.
Arricciò il naso indisponente, poi fece una mezza piroetta e
si allontanò nella direzione opposta.
I lunghi capelli non erano stretti nell’usuale treccia e le
ricadevano scomposti sulle spalle e le coprivano metà del
viso. Le mani fendevano
l’aria convulsamente, mentre il petto le si alzava e
abbassava affannosamente e
le guance divenivano sempre più rosse.
-Tu!- sputò
velenosa, fissando negli occhi la sua interlocutrice –Tu!- ripeté, mentre la voce le
si incrinava e diventava stridula.
Batté con forza un piede per terra e lasciò che
le braccia
le ricadessero inerti sui fianchi.
-Come hai potuto?!- sbottò
subito dopo, riprendendo a camminare, lasciando che tutto quello che le
passava
per la testa venisse fuori, in una fiumane di parole incomprensibili e
disarticolate.
La smise solo quando non ebbe più fiato e avvertì
la voce
venirle meno.
Guardò nella direzione della sua interlocutrice e ne
incontrò uno sguardo spento, vuoto.
Si strinse nelle spalle e il viso pallido e l’unico occhio
grigio che si intravedeva dal groviglio di capelli castani venne
riflesso dallo
specchio.
La sua immagine rimase ferma, incorniciata dalla cornice
lignea dello specchio, come se non sapesse che rispondere.
E’ doveroso avvertirvi che
questa cosa è nata col
solo e unico scopo di essere la più fluffuosa fan
fiction fluff mai scritta nella storia delle fan fiction. Come potete
vedere la
vita nasconde incredibili sorprese >.<
Ovviamente è una MaiLee, per certi versi insensata .-. e
credo si debba aggiungere che Ty Lee si
incolpa, forse perché si ritiene
colpevole del comportamento di Mai, non ne ho idea…
La fan fiction è
stata
scritta per partecipare al Femslash Day, indetto dal forum di I ♥
Shipping!
Spero vi piaccia xD Correggerò
poi eventuali –e sicuri- errori :D E si accettano
–pretendono- suggerimenti per
il titolo! U.U