Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: kait    17/07/2011    4 recensioni
"Oxford o Random House?"
"Non m'importa, John. Ora!"
La sua voce assunse un tono di urgenza che non avevo mai sentito prima in relazione all'aver bisogno di un dizionario. Scelsi il grosso Oxford Dictionary e me lo appoggiai su una spalla, poi attraversai la stanza e aprii la porta.
Decisamente la vita non è mai prevedibile al 221B di Baker Street... Neanche i dizionari possono dirsi al sicuro dal Mistero e dal Crimine!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SHTrad

Questa fanfiction è stata scritta da sherlcokfic in risposta a un challenge dal titolo: “Il caso dell'Oxford...”. Sherlcokfic ha scelto un dizionario. Io ho adorato questo breve racconto dal primo momento che l'ho letto, soprattutto per il suo umorismo molto sottile e, secondo me, molto da Sherlock. Potete trovare l'originale a questo link: http://www.fanfiction.net/s/7073193/1/Of_Telly_and_Books

La traduzione ovviamente ha il permesso dell'autore. Spero di essere riuscita a rendere bene tutte le sfumature e spero che voi la apprezziate quanto me!



Disclaimer (originale): La BBC possiede questa versione di Sherlock e i suoi personaggi. Io mi limito a giocare con loro...




Il caso del Dizionario di Oxford:

Della televisione e dei libri


Sherlock non mi diceva mai tutto. Non diceva mai a nessuno tutto – non subito. Di solito cominciava riversandoti addosso una sequela di fatti dalle connessioni improbabili, e, appena avevi abboccato all'amo, si interrompeva come per aspettare che fornissi tu il resto della soluzione. E intanto ti guardava con aria di sfida, come per dire: 'Sono più furbo di te e non dimenticarlo.'

Poi aspettava che si fosse radunato il maggior pubblico possibile e solo a quel punto vuotava il resto del proverbiale sacco.

Per questo motivo non ci pensai due volte quando mi chiese di passargli un libro.

Stavo guardando un po' di TV, per distrarmi dal forte dolore alla spalla provocato da questa squallida pioggia – e tuttavia si trattava di un'altra lesione causa Sherlock. 'Coraggio, andiamo a stanare quel plurimo omicida in quel vicolo buio laggiù, invece di chiamare la polizia. Sono sicuro che andrà tutto bene.” Sì, bene per lui. Meglio non pensarci.

Ad un tratto mi parve di sentire un colpo sordo fuori dalla porta. Abbassai il volume della TV e cercai di ascoltare attraverso la pioggia.

Lo sentii di nuovo. Come se qualcuno stesse salendo pesantemente le scale e avesse strusciato contro la porta. Udii distintamente un rumore di vestiti e di almeno un bottone che sfregavano contro il legno. Aprii la bocca per parlare ma fui preceduto dalla voce di Sherlock.

Sono solo io, John.”

Era strano così, a volte. Rabbrividii, e non per la pioggia. Mi rimisi comodo – non avevo mai voluto alzarmi per davvero – e drizzai le orecchie per tentare di dedurre cosa diavolo stava succedendo lì fuori. Sherlock mi era parso leggermente senza fiato. Sentii un altro colpo, come passi di scarponi, seguiti da qualcosa che entrava in contatto con le tavole di legno del pavimento.

Decisi che stava portando su la spesa e, visto che era il re della deduzione, non voleva chiedere il mio aiuto perché sapeva che mi faceva male una spalla.

Questo non era da lui.

Non la parte della deduzione, la parte del preoccuparsi di banalità come un arto dolorante. O, se è per questo, la parte del preoccuparsi di portare a casa del cibo.

Per cui, nonostante i tipici rumori da trasporto della spesa che provenivano da fuori, non poteva trattarsi di rumori da trasporto della spesa semplicemente perché Sherlock non avrebbe mai fatto la spesa.

Questo solitamente era il momento in cui Sherlock se ne veniva fuori con cinquanta scenari diversi, ti rendeva partecipe sì e no di tre di essi e poi si lanciava fuori dalla porta per dimostrazioni e contro-dimostrazioni nel bel mezzo di un discorso sui violini.

Che cosa poteva essere? Aprii la bocca di nuovo.

Da fuori risuonò la voce di Sherlock: “Mi serve un libro!”

Aggrottai le sopracciglia. È una cosa che faccio spesso. Sta diventando un'abitudine, lo sento. “Hai bisogno di aiuto per qualcosa?”

Sì, ho bisogno di un libro. Dammi un elenco telefonico!”

Gli elenchi telefonici sono scomparsi insieme ai VCR.” replicai.

Che cos'è un VCR?”

Era decisamente senza fiato. E io non avevo intenzione di imbarcarmi in una spiegazione nell'ambito della cultura pop, soprattutto della cultura pop di svariati anni prima. Se mai mi fosse capitato di affrontare di nuovo l'argomento con lui, avrei cominciato dai fondamentali. 'La terra gira intorno al sole'. Non riuscivo proprio a passare sopra al suo non ricordarsi quello. Oppure avrei potuto usare quella frase per rimbeccarlo nei momenti in cui si comportava in modo eccezionalmente fastidioso o arrogante. “È un tipo di sandwich.” gli dissi.

Portami un... dizionario!”

Un dizionario? Perché? E a cosa gli serviva un dizionario nel corridoio? Questo mi chiedevo, mentre continuavo a sentire deboli rumori di colpi al di sopra della TV – avevo alzato di nuovo il volume. Dopodiché sospirai, ben sapendo che, se Sherlock era a casa, avrei dovuto alzarmi comunque. 'Che ne diresti di un té, John?'. Sarebbe a dire, portamene una tazza. 'Il mio telefono è sul tavolino.' Sarebbe a dire, è a pochi centimetri dalla punta delle mie dita se allungo il braccio sopra al divano, per cui alzati, attraversa la stanza e passamelo.

Comunque, finché non l'avessi sentito gridare: 'Mi annoio!' ero salvo.

Nessun altra coppia di parole poteva provocare un simile, raggelante terrore.

Esaminai i libri. “Oxford o Random House?”

Non m'importa, John! Ora!”

La sua voce assunse un tono di urgenza che non avevo mai sentito prima in relazione all'aver bisogno di un dizionario. Scelsi il grosso Oxford Dictionary e me lo appoggiai su una spalla, poi attraversai la stanza e aprii la porta.

Un uomo si precipitò nel soggiorno e mi atterrò. Subito dopo arrivò Sherlock, inseguendolo come una bestia feroce, il cappotto che sventolava dietro alla sua figura asciutta. L'uomo era sopra di me, e brandiva un coltello che calò sul mio torace.

Sherlock gli afferrò un polso e lo strappò via da me, ma questi gli rispose con un pugno, abbattendolo. L'uomo si scagliò di nuovo su di me – come se l'avessi offeso in qualche modo – e mi fu sopra prim'ancora che riprendessi del tutto i sensi, mentre la spalla mi pulsava dal dolore. Cercai di divincolarmi, invano, riuscendo solo a rallentare le sue intenzioni omicide più che ad prendere concretamente un qualche sopravvento.

E poi qualcosa mi colpì a un lato della testa, e persi la battaglia con quel folle.

Delle mani forti mi afferrarono e io mi dibattei inutilmente.

John. John! Sono io.”

Guardai in su e vidi Sherlock chinato sopra di me.

Ti ha preso?”. Il suo sguardo era acuto, preoccupato.

No.”

Mmmmh. Bene, ne sono felice. Riesci ad alzarti?”

Che cosa mi ha colpito?”

Sono stato io, temo. Devo aver calcolato male il peso del libro e l'arco del mio braccio. Ma comunque ti ho salvato.”

Salvato? Intendi dire, dopo avermi messo in pericolo senza il minimo avvertimento?”

Ti avevo detto come sarebbe stata la vita al 221B di Baker Street, se ti fossi trasferito.”

Sì, me lo ricordo perfettamente. Avevi dichiarato che ti capitava di non parlare per giorni e che occasionalmente avresti suonato il violino.”

Ti andrebbe se suonassi un po' il violino ora?”

No!” Rivolsi lo sguardo all'uomo che giaceva incosciente e strisciai verso di lui. Sono un medico, dopotutto. Volevo accertarmi che fosse davvero svenuto. “Con che cosa ci hai colpiti?”

Con l'Oxford Dictionary, naturalmente. Mi sei appena stato molto utile. Ti ringrazio.”

È un libro della biblioteca!”

Sì, lo so, John. Te lo avevo fatto prendere per quel caso a cui sto lavorando, quello con la donna dei cani. Doveva essere vecchio di due anni.”

C'è del sangue sopra.”

Eh, già.”

Non puoi restituire un libro della biblioteca che ha del sangue sopra.”

Perché è una prova, certo.”

No, perché è disgustoso!” Rabbrividii nuovamente. Solo Sherlock poteva considerare il suo utilizzo come prova indiziaria prima dell'unica cosa decente da fare. “Lo dovrai sostituire. Con uno senza sangue.” Aggiunsi quell'ultima precisazione perché con Sherlock, non si può mai sapere.

Mmmmh.” Lui si grattò il mento, pensieroso.

Cosa? Cos'è che stai pensando adesso?”

Stavo solo riflettendo su chi dovrei incolpare. Ne avevo bisogno per il caso della donna dei cani ma alla fine l'ho usato nello scandalo delle tazze da tè. Potrei incolpare entrambi, suppongo. Di sicuro non posso incolpare ognuno dei due per mezzo libro. Sembrerebbe molto strano.”

Io avevo un'aria strana, sono sicuro che l'avevo, mentre lo fissavo. “Lo scandalo delle tazze da tè? Questo tizio è coinvolto con delle tazze da tè? Quando hai iniziato il caso?”

Oh, non volevo seccarti con queste cose. Scusa per gli inconvenienti.” Indicò l'uomo ancora incosciente. “Non volevo che venissi a sapere di questo qui.”

Questo qui? Vuoi dire che ci sono state altre persone con tazze da tè e istinti omicidi in questo appartamento?”

Sherlock agitò una mano di qua e di là. “Non persone con tazze da tè, John. Solo persone.”

Con istinti omicidi?”

Beh, non amici o vicini di casa. Non so perché ti stai scaldando tanto. Hai un altro commento al blog lì che ti aspetta, non appena quella spalla si rilassa.”

Sollevai il libro insanguinato. “Sherlock, questo è... è...”. Lasciai perdere e indicai il tizio delle tazze da tè svenuto sul tappeto. “Che ne facciamo di lui?”

Ho mandato un messaggio a Lestrade. Sarà qui a breve.”

Quando gliel'hai mandato? Non ti ho visto tirar fuori il telefono!”

Mentre eravamo fuori.”

Nel bel mezzo di un combattimento, tu hai mandato... Tu non sei capace di mandare un messaggio se il telefono è fuori dalla portata del tuo braccio. A volte nemmeno quando è alla portata del tuo braccio!”

Non agitarti in questo modo. Sai una cosa, ti preparo la cena. Che ne dici di un VCR? Oh, l'hai fatta la spesa?”

Il mio stomaco brontolò forte quasi quanto me.

29/09/2011 - Breve aggiornamento! Io e l'autore ringraziamo molto chi ha commentato, soprattutto visto che le critiche finora sono state tutte positive :) Io (traduttrice) vorrei ringraziare in particolare ginnyred per il suo suggerimento sul vuotare il sacco... come puoi vedere l'ho applicato! Qualsiasi altro suggerimento di carattere linguistico è il benvenuto.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: kait