Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Alaire94    17/07/2011    1 recensioni
E' sotto il cielo stellato di una notte estiva che Christian e Gloria si amano teneramente.
Quando l'estate finisce nulla sembra essere rimasto di quel breve amore.
L'estate però lascia il segno e non soltanto sulla pelle, ma nel profondo dell'anima. E' il segno lasciato da una bambina di nome Vanessa con gli stessi occhi d'ambra del padre...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’estate lascia il segno

Caro Christian,

abbiamo passato una bella estate quest’anno insieme, è vero? Perfino Vanessa non voleva andare più via e le ho dovuto promettere ben due gelati alla fragola per convincerla a lasciare la spiaggia.

In questi tre  anni ti ho trovato cambiato, sai? Sei più alto e hai un portamento più maturo ora. I capelli color rame si sono fatti più scuri, i lineamenti più marcati e la luce focosa nei tuoi occhi è meno accesa, forse un po’ offuscata dalle mille responsabilità del tuo lavoro.

D’altronde è normale: questi sono gli anni in cui si cambia di più, in cui si passa dall’adolescenza all’età adulta. Anche io infatti, come mi hai fatto notare, sono cambiata.

Dici che mi hai vista “consumata”, che avevo l’aspetto di una ragazzina cresciuta troppo in fretta e credo comunque che quando mi hai vista giungere dal parcheggio con una bambina in braccio, tu ne abbia capito perfettamente il motivo.  

Ho dovuto affrontare non poche difficoltà negli ultimi anni: avevo appena diciassette anni quando ho partorito Vanessa e per quanto molte persone mi abbiano aiutata, non è stato facile combattere contro i pregiudizi della gente. Per non parlare del fatto che ho visto tutti i miei sogni spezzarsi come un incantesimo mal riuscito: volevo diventare avvocato, ma come potevo affrontare l’università e crescere una bambina?

Tutto sommato non mi sono pentita delle scelte che ho fatto, perché le ho fatte consapevolmente e riflettendo sulle conseguenze.

Ma non è di questo che volevo parlare.

Ti volevo confessare che quando ti ho rincontrato sulla spiaggia, mentre te ne stavi tranquillamente disteso sullo sdraio, ho avuto un tuffo al cuore nel ricordare quella stupenda estate di tre anni fa e in particolare quella notte.

Ricordo tutto nei minimi dettagli, si è impressa a fuoco nella mia mente. D’altronde come potrei dimenticarla? Ha cambiato la mia vita!

Il cielo era stellato e bellissimo, non avevo mai visto una luna così grande a sorvegliarlo.

Tu, disteso al mio fianco, su quello sdraio un po’ malandato mi tenevi stretta a te e il tuo profumo mi entrava nel naso, mi inebriava. Anche se avessi voluto non sarei mai riuscita a resisterti.

In più c’era quell’atmosfera strana, data dal rischio di entrare in spiaggia di notte e da soli, senza il permesso di nessuno.

Mi avevi portata lì e sotto la luce della luna mi avevi dato uno dei tuoi baci dolci, di quelli che mi facevano impazzire.

- Ti amo, Gloria – mi avevi detto con un bel sorriso che mi sciolse come un gelato al sole.

Chissà a quante ragazze l’avevi detto prima di me e a quante l’avrai detto dopo. Io forse ero una delle tante intrappolate dal tuo fascino misterioso, ma allora ero solo una ragazzina ingenua e non ci pensai più di tanto.

Nemmeno più tardi, quando facemmo l’amore al chiaro di luna, pensai a nulla. Ciò che mi interessava eri solo tu e la nostra unione di quel momento così fantastico.

Soltanto qualche giorno dopo, quando te ne andasti e tornammo tutti e due alle nostre vite di sempre ricominciai a pensare.

La magia dell’estate era sparita e aveva portato via con sé ogni mio sogno, ogni mia speranza, lasciando invece il sapore amaro di un inverno alle porte e  quel vuoto incolmabile lasciato da te.

Eppure, sebbene pensassi nulla fosse rimasto dell’estate passata se non qualche bel ricordo,  quella stagione aveva lasciato un forte segno in me, aveva lasciato il frutto del nostro breve amore.

Conoscendoti probabilmente ti starai chiedendo se ciò che ho appena scritto sia soltanto immaginazione. Purtroppo no, ti ho mentito: non c’è stato nessun Matteo, nessun Davide dopo di te.

Tu sei il padre di Vanessa e se la guardassi bene, te ne accorgeresti subito: ha i tuoi stessi occhi ambrati che, sebbene abbia appena due anni, già brillano di quella luce focosa che tanto mi aveva affascinata. 

Quando ho scoperto di essere incinta avrei potuto contattarti e fartelo almeno sapere, ma non ne ho mai avuto il coraggio: mi raccontavi sempre del tuo sogno di girare il mondo e di vivere mille avventure, come avrei potuto essere così crudele da rovinare anche il tuo futuro? Mai avrei voluto vedere la luce nei tuoi occhi spegnersi…

Ora, però, sei cambiato e i tuoi occhi già brillano di meno, ti vedo maturo e pronto ad accogliere questa rivelazione. Forse dirai che avrei potuto dirtelo prima, non proprio adesso che sto per tornare in città, ma fino ad ora mi è mancato il coraggio perché ogni volta che pensavo di dirti la verità, mi sembrava di vederti ancora un ragazzo un po’ immaturo.

Tuttavia adesso che lo sai, sei libero di prendere la decisione che vorrai. Vanessa ti vuole bene e io… io probabilmente ti voglio molto più che bene, sta solo a te guardare dentro il tuo cuore e capire ciò che vuoi davvero.

Un abbraccio,

Gloria

 

Sistemavo le ultime cose prima di partire per la città, mentre l’aria dal sapore di mare che entrava dalla finestra mi invogliava a rimanere ancora lì, in quel piccolo appartamento.

Vanessa giocava con la sua bambola sul divano di pelle, i capelli bruni le ricadevano in morbidi ricci sulle piccole spalle e gli occhi ambrati erano fissi sul suo gioco.

La sua concentrazione mi dava modo di svolgere i miei lavori in casa, mentre la mia mente era intrappolata da intricati pensieri.

Stavo bene sola con Vanessa perché era lei che dava gioia alla mia vita, che faceva sì che riuscissi ad andare avanti ogni giorno, tuttavia nel profondo speravo davvero che lui tornasse da me. In quei giorni passati insieme, su quella spiaggia assolata tra schizzi d’acqua salata e castelli di sabbia, avevo compreso di amarlo ancora.

Aveva ancora il suo fascino misterioso, ma la sua indole sprovveduta si era un po’ quietata e poi… Vanessa lo adorava.

Nonostante ciò ero più che sicura che lui non sarebbe venuto. Esattamente come tre anni prima saremmo tornati tutti e due alla nostra vita di sempre.

Improvvisamente sentii qualcuno correre sulle scale del condominio, producendo un gran fracasso. Subito cominciai ad innervosirmi: odiavo quando gli altri condomini facevano tutto quel chiasso, soprattutto quando Vanessa si era appena addormentata.

Aprii la porta d’ingresso, decisa a dirne quattro al confusionario, quando mi trovai davanti con mia immensa meraviglia Chiristian. Era trafelato e nella mano destra stringeva ancora la lettera che avevo scritto e infilato nella sua buchetta soltanto qualche ora prima. Probabilmente aveva paura di arrivare quando ormai ero già partita.

- Questa volta non ti lascerò andare via – disse, una volta che si fu ripreso. – Non ti lascerò sola.

Dischiusi le labbra, con l’intenzione di dire qualcosa, ma non ne uscì alcun suono. Mi sembrava così incredibile che le mie speranze si fossero avverate.

Christian mi abbracciò, mi accarezzò leggermente la testa. – Tranquilla, non c’è bisogno che dici nulla. Sono io che mi devo scusare e che dovrò recuperare tutto il tempo perso.

Ci discostammo un po’, quanto bastava perché potessimo guardarci. Mi persi nei suoi occhi d’ambra, gli stessi di mia figlia, e per un attimo mi parve di tornare ragazzina.

- Ti amo, Gloria… non l’ho detto più a nessun’altra dopo di te, perché in fondo il mio cuore era ancora tuo – confessò con una punta d’imbarazzo.

- Anche io ti amo – ricambiai, un po’ titubante e cercando di sfoderare un sorriso.

Lui mi prese ancora fra le sue braccia, mi scoccò un bacio sulla guancia e stava per avvicinarsi alle labbra, quando un versetto stridulo giunse dalle mie spalle.

- Mamma! – esclamò Vanessa, muovendo qualche passo instabile lungo il corridoio. La presi in braccio e mi avvicinai di nuovo a Christian.

- Questo è il tuo papà e da adesso starà con noi – dissi a Vanessa con tono dolce.

Christian sorrise e diede un bacio sulla fronte alla bambina, poi finalmente ne donò uno a me.

Anche quell’estate non l’avrei più dimenticata, aveva lasciato un segno così forte da non essere più cancellato. Da quel momento infatti  io e Vanessa non saremmo più state sole.

 

Angolo autrice

Questa è una piccola storia senza pretese che mi è venuta in mente all'improvviso. Infatti avevo già in mente di partecipare con un'altra storia, ma quando la mia mente ha partorito questa non ho potuto ignorarla XD Certo non mi aspetto di vincere, però mi piacerebbe avere solo qualche parere

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Alaire94