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Autore: Feel Good Inc    18/07/2011    1 recensioni
[ Vol. VI, The Emerald City of Oz ]
« Ma perché siete tutti così giù di morale? »
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boscaiolo di Latta, Dorothy Gale, Spaventapasseri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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StrawBeat

~ il sussurro che precede l’addio

 

 

 

 

 

 

 

 

No, I never meant to let you go at all.

 

 

« Ho sentito che hai deciso di restare a vivere per sempre nel Paese di Oz... Ed è una gioia per il mio cuore, perché ho sofferto enormemente delle nostre frequenti separazioni. »

L’abbracciava ancora, parlando così; e in quella stretta morbida Dorothy poté sentire la paglia del suo petto scricchiolare appena, come se davvero, là dentro, vibrassero dei battiti tanto forti da smuoverla tutta. Nell’attimo di silenzio che seguì le venne voglia di dirgli tante cose – che per lei era lo stesso, che era sempre stato lo stesso, che gli voleva bene. Ma non riuscì a dire proprio nulla. Forse era solo per via della vicinanza dello zio Henry...

Poi l’attimo passò. Lo Spaventapasseri la scostò gentilmente, e volse tutt’intorno quel suo gaio sorriso. « Ma perché siete tutti così giù di morale? »

Allora Dorothy ricordò di colpo che quello poteva essere l’ultimo abbraccio che riceveva da lui – e subito rituffò il viso e le mani nella sua giacca di panno ruvido.

« Non hai sentito la notizia? » domandò, da qualche parte, la voce triste del Boscaiolo di Latta.

Intuì che lo Spaventapasseri abbassava di nuovo lo sguardo su di lei, e il suono della paglia si fece un po’ più forte mentre lui ricambiava l’abbraccio e le carezzava i capelli. Anche il sorriso – lo sentì nella sua voce ridotta a un sussurro – divenne più dolce.

« Nessuna che mi abbia rattristato. »

No, non gli avrebbe mai detto un altro addio; non l’avrebbe sopportato.

 

 

[ 240 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Ormai dovreste conoscermi. Era scontato che, dopo aver letto anche The Emerald City of Oz, sarei tornata alla carica. ^^

Vi contestualizzo subito il tutto. Dorothy ha deciso di portare gli zii a vivere a Oz: in Kansas la vita si è fatta troppo dura, e perché disperarsi per il pagamento di un’ipoteca quando si ha la possibilità di dimenticare ogni preoccupazione trasferendosi in una terra incantata? Così, divenuti abitanti a tutti gli effetti della Città di Smeraldo, i Gale viaggiano su e giù per il Paese e visitano quei popoli che Dorothy non ha ancora avuto modo di conoscere nel corso delle sue precedenti avventure – e qui si dipingono scene esilaranti, che spaziano dalle città di Bunbury (potremmo chiamarla ‘Paninoburgo’) e Bunnybury (‘Coniglioburgo’) a quella dei Cuttenclips (popolo di bambole di carta) e all’esercito di Utensia (il mondo degli utensili animati). Non riuscirei mai a farvi un resoconto dettagliato di tutte le vicende comprese in questo sesto volume; ciò che è importante sapere è che, giunta infine alla corte del Boscaiolo di Latta, Dorothy viene a sapere che Roquat, il Re degli Gnomi – il cattivo del terzo libro, per intenderci – medita vendetta nei confronti suoi e della Principessa Ozma e si è alleato con le creature più malvagie del regno in modo da poter distruggere alle fondamenta la Città di Smeraldo. La ragazza e il Boscaiolo, assieme agli zii Gale e agli altri membri del gruppo che li scorta, decidono di chiedere consiglio al saggio Spaventapasseri e si recano dunque alla sua nuova dimora, una casa in campagna a forma di spiga di grano. Dunque, il momento qui rappresentato è l’arrivo della comitiva al cospetto dello Spaventapasseri.

La particolarità di questa mia nuova flash è che tutte le frasi in discorso diretto sono prese direttamente dal romanzo: per dimostrarvi che non mi invento niente, ah-ha. E come vedete – anche se ho lavorato di fantasia descrivendo i sentimenti di Dorothy all’idea di dover dire nuovamente addio all’amico più caro che ha a Oz – lo Spaventapasseri afferma con molta chiarezza di avere sofferto enormemente dei continui ritorni della ragazzina nel Kansas: mi soffermo su questo particolare perché nessun’altra creatura di Oz si cura mai di fare un ragionamento simile. Sono tutti felici e contenti che Dorothy resti per sempre, sì; ma nessuno di loro dice, in alcuna occasione, di preferire questa soluzione perché la precedente lo faceva soffrire enormemente. Sì, sì, sono pignola e malata, lo so: prendere o lasciare xP

La lyric iniziale è tratta da Flowers for a ghost, Thriving Ivory.

[Per la cronaca: viva lo zio Henry xD]

Aya ~

   
 
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