StrawBeat
~ il sussurro che
precede l’addio
No, I never meant to let you go at all.
« Ho sentito che
hai deciso di restare a vivere per sempre nel Paese di Oz...
Ed è una gioia per il mio cuore, perché ho sofferto enormemente delle
nostre frequenti separazioni. »
L’abbracciava ancora,
parlando così; e in quella stretta morbida Dorothy poté sentire
la paglia del suo petto scricchiolare appena, come se davvero, là dentro,
vibrassero dei battiti tanto forti da smuoverla tutta. Nell’attimo di
silenzio che seguì le venne voglia di dirgli tante cose – che per
lei era lo stesso, che era sempre
stato lo stesso, che gli voleva bene.
Ma non riuscì a dire proprio nulla. Forse era solo per via della
vicinanza dello zio Henry...
Poi l’attimo
passò. Lo Spaventapasseri la scostò gentilmente, e volse tutt’intorno
quel suo gaio sorriso. « Ma perché siete tutti così
giù di morale? »
Allora Dorothy
ricordò di colpo che quello poteva essere l’ultimo abbraccio che
riceveva da lui – e subito rituffò il viso e le mani nella sua
giacca di panno ruvido.
« Non hai sentito
la notizia? » domandò, da qualche parte, la voce triste del
Boscaiolo di Latta.
Intuì che lo
Spaventapasseri abbassava di nuovo lo sguardo su di lei, e il suono della
paglia si fece un po’ più forte mentre lui ricambiava l’abbraccio
e le carezzava i capelli. Anche il sorriso – lo sentì nella sua
voce ridotta a un sussurro – divenne più dolce.
« Nessuna che mi
abbia rattristato. »
No, non gli avrebbe mai detto
un altro addio; non l’avrebbe
sopportato.
[ 240 parole ]
Spazio dell’autrice
Ormai dovreste conoscermi. Era scontato che, dopo aver letto anche
The Emerald City of
Oz, sarei tornata alla carica. ^^
Vi contestualizzo subito il tutto. Dorothy ha deciso di portare
gli zii a vivere a Oz: in Kansas la vita si è
fatta troppo dura, e perché disperarsi per il pagamento di un’ipoteca
quando si ha la possibilità di dimenticare ogni preoccupazione
trasferendosi in una terra incantata? Così, divenuti abitanti a tutti
gli effetti della Città di Smeraldo, i Gale viaggiano su e giù
per il Paese e visitano quei popoli che Dorothy non ha ancora avuto modo di
conoscere nel corso delle sue precedenti avventure – e qui si dipingono
scene esilaranti, che spaziano dalle
città di Bunbury (potremmo chiamarla ‘Paninoburgo’) e Bunnybury (‘Coniglioburgo’) a quella dei Cuttenclips
(popolo di bambole di carta) e all’esercito di Utensia
(il mondo degli utensili animati). Non riuscirei mai a farvi un resoconto
dettagliato di tutte le vicende comprese in questo sesto volume; ciò che
è importante sapere è che, giunta infine alla corte del Boscaiolo
di Latta, Dorothy viene a sapere che Roquat, il Re
degli Gnomi – il cattivo del terzo libro, per intenderci – medita
vendetta nei confronti suoi e della Principessa Ozma
e si è alleato con le creature più malvagie del regno in modo da
poter distruggere alle fondamenta la Città di Smeraldo. La ragazza e il
Boscaiolo, assieme agli zii Gale e agli altri membri del gruppo che li scorta,
decidono di chiedere consiglio al saggio Spaventapasseri e si recano dunque
alla sua nuova dimora, una casa in campagna a forma di spiga di grano. Dunque,
il momento qui rappresentato è l’arrivo della comitiva al cospetto
dello Spaventapasseri.
La particolarità di questa mia nuova flash è che tutte le frasi in discorso diretto sono
prese direttamente dal romanzo: per dimostrarvi che non mi invento niente,
ah-ha. E come vedete – anche se ho lavorato di fantasia descrivendo i
sentimenti di Dorothy all’idea di dover dire nuovamente addio all’amico
più caro che ha a Oz – lo Spaventapasseri
afferma con molta chiarezza di avere sofferto
enormemente dei continui ritorni della ragazzina nel Kansas: mi
soffermo su questo particolare perché nessun’altra creatura di Oz si cura mai di fare un ragionamento simile. Sono tutti
felici e contenti che Dorothy resti per sempre, sì; ma nessuno di loro
dice, in alcuna occasione, di preferire questa soluzione perché la
precedente lo faceva soffrire
enormemente. Sì, sì, sono pignola e malata, lo so:
prendere o lasciare xP
La lyric iniziale è tratta da Flowers for a ghost, Thriving Ivory.
[Per la cronaca: viva lo zio Henry xD]
Aya ~