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Autore: MartaAka97    18/07/2011    3 recensioni
-Dimitri, Attento!-urlò Whilliam. Veloce come una saetta corse verso la creatura che stava per uccidere il suo amico. Girò su se stesso e con un solo e secco colpo di spada, tagliò la testa a quell'essere. Guardò il suo Capitano, ma si accorse di una cosa: Dimitri era una bellissima ragazza dai lunghi capelli castani e limpidi occhi color del mare.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Diana! Presto vai a nasconderti dentro insieme a tuo padre! E non uscite per nessun motivo!- strillò Whilliam.
Diana non ebbe il tempo di controbattere che si ritrovò dentro al negozio a porta serrata.
Whilliam corse il piu' veloce possibile. Correva da quella donna che poco prima aveva insultato, da quella donna che fino a poco prima aveva odiato. Pur provando certi sentimenti, le sue gambe si mossero da sole.
Fece delle piccolissime pause durante il tragitto, per evitare di essere colpito da qualche proiettile vagante o essere preso in ostaggio da un pirata.
Ormai era arrivato alla periferia di campagna dove abitava, e durante la corsa aveva visto qualsiasi cosa: donne che venivo rapite, uomini uccisi e privati di ogni cosa, della propria famiglia, dei propri cari e beni.
E lui correva per questo: non voleva che l'unica cosa che gli era rimasta venisse portata via.
"Maledizione! Perchè attaccano ancora?! Che cosa vogliono!?" pensava Whill, mentre svoltava l'ultima via per casa sua.


Restò senza fiato. Un acuto dolore lo prese al cuore e per qualche secondo credette di essere morto.
Casa sua era in fiamme. Non capiva più nulla: si ritrovò nel cortile di casa sua, che era l'unico luogo non in fiamme. Vide il Sig.Gremond steso a terra, che stava per essere ucciso da un pirata.
-FERMO!- gridò il ragazzo. Si diresse a gran velocità verso l'uomo e lo prese per la camicia :
-Maledetto bastardo! Dov'è mia madre?! Rispondi!
L'uomo fece un solo gesto con il braccio: stava indicando la casa in fiamme. -Per caso intendi quella stupida donna che gridava di non uccidere questo vecchio cane?- disse una voce.
-Chi... - SBAM! Whilliam non riuscì a vedere chi avesse parlato, perchè qualcuno l'aveva colpito alla nuca. L'ultima cosa che vide, fu la casa in fiamme.




-Se l'hai ucciso ti getto in mare e ti lascio affogare, te lo giuro!- bisbigliò una voce femminile. -Capitano gliel'ho detto! L'ho colpito... pianino ..- strillò un'altra più  maschile.
Whilliam aprì gli occhi. Dopo essersi ricordato quello che era successo, si tirò su di colpo
-Dov'è mia.. !-
Si ritrovò di nuovo a terra. La guancia gli faceva un male cane. -Capitano! E Poi sono io quello che non sa trattenersi!- urlò di nuovo la voce di prima.
-Stai zitto, Brown. - disse la voce femminile.
-Maledizione.. - fece Whill mettendosi seduto. Sputò un po' di sangue e poi alzò la testa in direzione della voce femminile.
Si ritrovò davanti una ragazzina più o meno della sua età, vestita con dei larghi pantaloni beige che si restingevano dentro al lungo stivale di pelle nera. Aveva una fascia rossa legata in vita e sopra ad una camicia bianca portava un larga maglia grigia. In testa aveva il cappello che porta ogni pirata capitano. Se lo ricordava bene: era stato proprio un Pirata capitano ad uccidere suo padre.
-Che hai da guardare, eh? Vuoi un altro calcio nella faccia?- disse irritata la ragazza.
-Capitano si calmi, lui...- disse Brown
-Capitano? Credevo che le donne non potessero nemmeno salirci sulle navi.- lo interruppe Whilliam.
La ragazza sgranò gli occhi. Il marinaio fece una smorfia di terrore, e tutta la nave si avvolse in un silenzio surreale.
Whilliam iniziò a preoccuparsi e a pensare che cosa avesse detto di tanto brutto.
Sentì i pirati bisbigliare e poi zittirsi di colpo.
-Che hai detto, maledetto cane?- disse la ragazza con voce minacciosa ma al tempo stesso calma.
-Pensavo che le donne non pot..!-
Whilliam si beccò un'altro calcio in faccia. Si mise a sedere e furioso urlò:
-Qual è il tuo problema, maledizione?! Perchè continui a prendermi a calci?! Che ho detto di tanto strano!?-
-Mi hai dato della donna, imbecille. Ti SEMBRO UNA DONNA?!- strillò la ragazza.
-Ah.... sei un uomo?- rispose Whill in tono di scusa.
-....- il ragazzo fece un respiro profondo per trattenere un pugno. -Di la verità, vuoi fare la fine di tua madre? Morire bruciato?- chiese in tono provocatorio
Sua madre. Già era morta.
-Allora? Adesso non rispondi più, eh?- scherzò maligno il Capitano.
-Perchè l'avete lasciata bruciare... CHE VI AVEVA FATTO?!- strillò Whilliam
Il ragazzo si girò e lo prese per la maglia, costringendolo a guardarlo neglio occhi.
-Stammi a sentire. Primo: siamo pirati, ci frega solo di noi stessi. Secondo: quando siamo arrivati la casa era già in fiamme, e Terzo: quel vecchio cane se la stava ridendo come un'imbecille ed era veramente fastidioso, quindi visto che nn c'era più niente da fare per chiunque fosse stato lì dentro, abbiamo deciso di prendercela con il vecchio. Hai capito bene?- lo lanciò a terra.
-E un'ultima cosa: Non azzardarti mai più a parlarmi in modo diretto senza il mio permesso, schifosissimo mozzo.- finì.
Whilliam non sentì neanche le ultime frasi. Aveva capito che era stato Gremond a uccidere la madre. Lo aveva fatto, perchè così avrebbe dato la colpa ai pirati sia della sua scomparsa che della morte della madre. In questo modo sarebbe stato l'unico "erede" dei possedimenti della sua famiglia.
"Maledetto bastardo..." pensò Whilliam.
-Brown cercagli qualcosa da fare, non ho intenzione di riportarlo a riva.- borbottò il Capitano.
-Si, signore. Ehi tu! Vieni qui. Aiuterai Debora nel preparare la cena per questa sera, muoviti!- disse Brown intanto che lo trascinava in sottocoperta.


Passarono un grande corridoio, e due rampe di scale. Finalmente arrivarono alla cucina.
-Non è un po' strano avere la cucina così "in basso"? Voglio dire, basterebbe un buco per farla allagare per prima- notò Whilliam.
-Era l'unica stanza più grande, Principino. Mi spiace che la nave non sia di vostro gradimento- fece sarcastico Brown. -Non ho detto questo....- concluse Whilliam, guardandosi intorno.
Appena entrarono una vocina dolce e calda li accolse:
-Allora? Come mai già qui Brown? La cena non è mica pronta! Oh.....- disse appena vide Whilliam.
Lui arrossì lievemente e distolse lo sguardo da quello della ragazza. Era di statura media, magra, con i capelli corvini e occhi gialli.
"Proprio come me." pensò Whill.
-Ma guarda te. E' stato Dimitri non è vero?- gli disse la ragazza mentre guardava l'ematoma sulla sua guancia.
-Beh.. ecco.. si.. ma non è nulla, davvero.... - rispose il ragazzo.
-Potrete continuare le vostre smancerie più tardi, adesso mettetevi al lavoro. Il ragazzo ti aiuterà a cucinare questa sera.- li interruppe Brown.
Poi uscì e proprio quando stava per andarsene si girò e disse:
-Ragazzo, vedi di non farci morire- e dopo aver fatto l'occhiolino a Whill, sparì di nuovo in quel lungo percorso di scale e corridoi.
-Mi chiamo Debora, piacere- disse la ragazza riportandolo alla realtà.
-Whilliam, piacere mio- finì lui.
  
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