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Autore: SilentWings    18/07/2011    2 recensioni
A volte per sentirsi felici, basta sentire accanto a sè il respiro della persona che si ama. E Merlino lo sa bene. Merlin x Freya.
Disclaimer: i personaggi appartengono alla BBC. Il testo della canzone è "Breathing" dei Lifehouse.
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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I'm finding my way back to sanity, again
Though I don't really know what
I am gonna do when I get there

Il bacio di quella piccola, fragile creatura, mi aveva risvegliato dall'universo di oblio in cui avevo vissuto fino allora. Nelle labbra morbide di Freya avevo scoperto un mondo nuovo. E tutto mi sembrava strano. Non sapevo cosa dire. Solo una lacrima brillò sulle mie guance per un istante, fulgida come una stella cometa. Quella sensazione mai provata prima, mi aveva bloccato le parole in gola e congelato il cervello. Tutto quello che avevo pensato di dire, le parole che avevo trovato per spiegarle quanto l'amassi... tutto era svanito come neve al sole. E ora...

Take a breath and hold on tight
Spin around one more time
And gracefully fall back in the arms of grace ...

Ora, nel buio, desiderai di nuovo le sue labbra. Le desideravo come non mai. Cercai il suo bel viso nell'oscurità, ma la sua bocca incontrò la mia ancora prima che potessi rendermene conto. Ci abbandonammo l'uno nelle braccia dell'altra. Un'ondata di tepore profumata di fieno mi pervase. La baciai nuovamente.
I am hanging on every word you say
And even if you don't want to speak tonight
That's alright, alright with me

Quando il giorno dopo tornai nei sotterranei, portando con me alcune prelibatezze sottratte alla tavola del principe, la trovai accoccolata in un angolo, contornata dalle candele come una dea. Il viso chino, era appoggiata con la fronte sulle ginocchia, seminascosta dai lunghi capelli corvini. La baciai sulla testa e lei sollevò il mento. Ma quando lo fece, un crampo di preoccupazione e dolore mi strinse il cuore in una morsa d'acciaio. Freya aveva gli occhi rossi di pianto e ancora delle lacrime sgorgavano copiose dalle sue ciglia. -Freya! ...cosa succede?- chiesi con orrore. Lei cancellò le lacrime con il dorso della mano e tentò di sorridere. Alcune lacrime erano rimaste intrappolate tra le sue dita, e alla flebile luce delle candele, risplendevano come la rugiada sull'erba all arrivo dell'alba. -Merlino... non ti avevo sentito arrivare. No, no, sto bene, non è niente.- -Stai bene? Freya, una persona in lacrime, con ogni probabilità non sta bene!- -No, Merlino, non insistere. Sto bene. Non ho voglia di parlarne ora.- Per non irritarla, decisi di non indagare oltre, e la strinsi forte tra le braccia, aspirando il fresco aroma boschivo dei suoi capelli e della sua pelle.

'Cause I want nothing more than to sit
Outside Heaven's door and listen to you breathing
Is where I want to be

Diversi minuti dopo, ancora avvinti, circondati dalle luce soffusa delle candele, capii che la ragazza si era addormentata. Le posai un altro bacio leggero sulla fronte. Stetti lì a percepire in silenzio il suo fiato caldo che accarezzava il mio collo. La guardai con tenerezza. La stavo cullando come se fosse stata una bambina. E lei, come una bambina, tra le braccia accoglienti di chi la ama, aveva dimenticato il dolore e la sofferenza e si era abbandonata ai sogni. Il suo respiro ricordava l'infrangersi delle onde del mare contro la sabbia. Lento, regolare, profondo. Inspirazione... espirazione ... inspirazione... espirazione ... E cullato da quella marea, scivolai nel sonno stretto a lei, avvolto dal confortante calore dei nostri corpi.

I am looking past the shadows
Of my mind into the truth and I'm trying to identify
The voices in my head God, which one's you?

In mezzo al buio brillava una luce. Mi avviai verso la sorgente luminosa. Man mano che avanzavo, riuscivo a percepire sempre più nettamente i contorni di qualcosa, avvolto da quel bozzolo di luce. Era una figura piccola, fragile, minuta. Sì, era Freya. Era esattamente nella stessa posizione in cui l'avevo trovata quella mattina, con il volto nascosto dai capelli, rannicchiata su sé stessa. La chiamai -Freya... Freya...- Quando lei alzò gli occhi, il mio cuore si fermò con un sussulto. Il suo viso aveva le sembianze di pantera. -Merlino- mi chiamò lei, con la voce pervasa di tristezza -Merlino...- Mi svegliai urlando, in un bagno di sudore, tremando forte. La voce era ancora lì. Solo che stavolta era vicina, e reale. -Merlino. Su, calmati. E’ tutto passato. E’ stato solo un incubo. Ci siamo addormentati.

Let me feel one more time
What it feels like to feel
And break these calluses off me
One more time

Il sogno mi aveva lasciato scosso. Freya continuava ad accarezzarmi le spalle, continuava a stringermi forte. Ma la paura faticava ad abbandonarmi. Sentii di nuovo le sue labbra cercare le mie... e poi di nuovo quella sensazione di calore in cui il mondo si annullava e rimanevamo solo noi. E tutti i timori evaporarono in quel tepore.

I don't want a thing from you
Bet you're tired of me waiting
For the scraps to fall
Off your table to the ground
I just want to be here now

“I sogni portano a galla le nostre paure più intime” mi diceva sempre mia madre quand’ero piccolo e mi confortava quando mi svegliavo piangendo dopo un incubo. Mi ricordo che una volta mi disse che i sogni potevano custodire presagi per il futuro. Freya era una Bastet. E mentre sulle sponde del lago stringevo il suo corpo senza vita per un’ultima volta, pensai che la buona Hunith aveva ragione. Avrei dovuto interpretare quel sogno, quelle lacrime. E poi, quando la vidi trasformata in pantera sotto i miei occhi, tutti i tasselli che lei mi aveva fornito, andarono a posto nella mia mente. Ora, il suo corpo freddo era stretto al mio petto, forse nel tentativo di farle assorbire un po’ del mio calore, di cancellare il gelo di quella mano che stringevo nella mia. La adagiai nella piccola imbarcazione che di lì a poco sarebbe diventata la sua tomba e la spinsi in acqua. Con un ultimo incantesimo sussurrato tra le lacrime, appiccai fuoco alla barchetta. Fiamme che venivano direttamente dal mio cuore. Fiamme che distruggevano la carne, e che facevano ardere il mio dolore. E così mentre guardavo per l’ultima volta le lingue di fuoco che lambivano l’acqua riflettendosi in essa insieme alle montagne che circondavano il lago e mi dirigevo verso Camelot, sentii una presenza tiepida accanto a me. “Fino a quando mi ricorderai, Merlino, io non morirò. Il tuo amore mi ha scaldata più del fuoco che ora mi divora. Sarò sempre vicina a te, e ti darò forza in ogni momento. Ti amo, Merlino” Sorrisi mestamente mentre mi avviavo verso le stanze del principe. “Grazie, Freya” mormorai al vento.
  
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