Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: Yle_Chan Love_anime    18/07/2011    6 recensioni
una giornata incominciata male può trasformarsi in una stupenda giornata... io lo so e voi? :)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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premetto che è la prima volta che scrivo su SOUL EATER, quindi potrebbe risultare un pò diciamo ehm orribile... spero di no :)

Era una calda giornata a Death City, l’estate ormai era inoltrata e l’afa ormai era quasi insopportabile.
Un gruppo di amici decise di andare in piscina per rinfrescarsi un po’. Optarono per la piscina di Kid, ovviamente simmetrica, come il resto della residenza.
-Nessuno osi tuffarsi prima di me, io sono un Dio e quindi ho bisogno del mio  spazio per tuffarmi- fece Black*Star, che in compenso ricevette delle occhiatacce da parte dei suoi amici
- non cambierà mai – disse con fare rassegnato Tsubaki
- concordo- fecero in coro tutti gli altri.
Dopo aver aspettato pazientemente il tuffo di Black*Star tutto il gruppo decise di tuffarsi in piscina.
Tutti eccetto Maka che voleva stare tranquillamente sulla sdraio a leggere un libro preso il giorno prima in libreria.
-dai Maka vieni in acqua anche tu- la esortò Patty
- no grazie, preferisco stare qui a leggere- però il vero motivo per cui non voleva entrare in acqua, era che da piccola aveva avuto una bruttissima esperienza con l’acqua e da quel giorno non ne aveva voluto più sapere di piscine e roba simili.
Il pomeriggio passò velocemente verso le 16:00 il gruppo decise di fare una pausa per un gelato.
-Ehi Maka vieni anche tu?- quella voce fece letteralmente balzare il cuore della master fuori dal petto, la conosceva molto bene quella voce, apparteneva al ragazzo che inconsapevolmente le aveva rubato il cuore, la sua buki, Soul.
- è. O si arrivo- detto questo di calmò e raggiunse il resto del gruppo. Quello che Maka non sapeva è che la buki provava esattamente le stesse cose per lei, ma pensando di non essere ricambiato non aveva mai rivelato i suoi sentimenti alla ragazza e viceversa.

Qualche ora dopo il gruppo entrò il salotto e si sedette aspettando che Kid rientrasse con i gelati. Quando arrivò il grippo si fiondò su di lui prendendo il gelato.
-è ottimo Kid – Liz si stava letteralmente strafogando con il gelato mandando al diavolo mesi e mesi di dieta ferrea.
Dopo questa piccola pausa il gruppo si diresse in cortile per un’amichevole partita a pallavolo.
Le squadre formate da Soul Maka e Kid e l’altra da Patty Liz e Black*Star con Tsubaki come arbitro.
La partita cominciò tranquilla dopo circa mezzora il risultato era ancora pari e da li non si muoveva,
-non è giusto io sono più grande degli dei non posso perdere tantomeno pareggiare- la sua voce incominciava a essere irritante, non riuscendo a fare nemmeno un solo piccolo punto Black*Star si arrabbio ed effettuò una schiacciata davvero troppo forte che colpi in faccia la povera Maka
-AHIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAA- l’urlo della ragazza riempì l’intero cortile. Soul corse subito in soccorso della ragazza
-brutto idiota, ma sei scemo, potevi ucciderla deficiente- era super arrabbiato, nessuno poteva ferire così la sua master “tranne lui” e passarla liscia.
-scusa on l’ho fatto apposta- l’azzurro era mortificato. Ma l’albino era furente
-ai ai ai – la bionda si teneva la testa mugugnando per il dolore della pallonata che avrebbe benissimo potuto sfondare un muro di cemento.
- tranquilla ti porto in casa- disse con tono gentile, cosa che non era da lui perché riteneva l’essere gentile una cosa poco cool. Il suo tono non passò inosservato nemmeno ai loro amici che lo guardarono sbalorditi
-Soul dove stiamo andando?- la bionda non riusciva ancora a credere di aver sentito quel tono provenire proprio dalla sua buki  - ti porto dentro hai preso una bella botta- detto questo la portò dentro.

-hai visto come si è arrabbiato-
-si non l’ho mai visto così-
- non trovate che abbia un comportamento strano che riserva solo a Maka?-
-secondo me a Soul Maka piace e anche tanto.- gli amici parlarono sottocove dell’accaduto prima di tornare alla partita in sospeso.

Intanto nella sala della villa Soul controllava dolcemente il livido sulla faccia della master facendo attenzione a non svegliarla, poiché si era addormentata poco prima cullata dal ragazzo.
“ è proprio bella, anche quando dorme,” arrossì al pensiero e anche perché stava accarezzando la guancia della master cosa che normalmente non avrebbe potuto fare figuriamoci Maka lo avrebbe steso con uno dei suoi tanti Maka-Chop.
Circa 15 minuti dopo la ragazza diede segno di stare per svegliarsi
-ehi! Come va?- disse aiutandola a mettersi seduta
- bene ma che è succes…- non vece in tempo a finire la frase che una fitta alla nuca le fece ricordare improvvisamente tutto l’accaduto.
-grazie- disse timidamente
-di cosa?- chiese sorpreso
- di avermi difeso e avermi curato- il ragazzo arrossì e voltò lo sguardo per evitare quello di lei
- figurati non voglio che la mia master finisse all’ospedale, venirti a trovare all’ ospedale sarebbe una cosa poco cool. – cercò di tergiversare cosa che non sfuggì alla ragazza.
- grazie comunque- disse baciandogli la guancia- il ragazzo avvampò “idiota digli cosa provi è il momento perfetto”
- senti Maka – disse abbassando la testa, così che i capelli nascondessero un po’ il suo viso arrossato.
-si –
-ecco volevo dirti che … c’è vedi io… tu- riusciva solo a balbettare .
-si… - “non fare lo scemo Soul balbettare non è una cosa cool”
- allora io ti..- - o al diavolo- si avvicinò velocemente alla ragazza e la baciò dolcemente.
Dapprima Maka ne rimase scioccata ma poi rispose a quel bacio così inaspettato e bello.
-era questo che stavi cercando di dirmi?-
- si è da molto tempo che ti sto dietro piccola-
-Be se devo essere sincera anche io ti sto dietro da un po’ circa 4 anni a dirla tutta-
-anche io piccola Maka- si guardarono così felici per quella dichiarazione.
-TI AMO- dissero all’unisono per poi scoppiare a ridere. Si guardarono negli occhi e si baciarono Soul la abbracciò, finalmente era felice poteva stare insieme alla ragazza che amava senza doverle nascondere i propri sentimenti ed era una sensazione stupenda.
Ormai felici i 2 ragazzi rimasero abbracciati sul divano di Kid senza proferire parola, solo per godersi il momento.
Non sapevano come sarebbe andata ma sicuramente non si sarebbero separati mai e poi mai per nulla al mondo.
Quella giornata infondo non era proprio una pessima giornata.

spazio autore

Ok lo so fa letteralmente skifo “ l’autrice si nasconde sotto terra per l’imbarazzo”
Spero che vi sia piaciuta almeno un po’
Alla prossima ciao
   
 
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