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Autore: Aule    18/07/2011    1 recensioni
Prima, e forse ultima, raccolta di Drabble sulla turbolenta vita di Lucca, lavoratrice e determinata ex repubblica circondata da quei suoi inetti vicini di casa, come suole chiamare Viareggio, Pisa e tanti, tanti altri...
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Francia/Francis Bonnefoy, Nuovo personaggio, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Svizzera/Vash Zwingli
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Cronache di un angolo d' Italia
Autore: Akai_Omoki
Fandom: Axis Powers Hetalia
Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of Life
Avvertimenti: Drabble
Personaggi: Elisa Mansi/Lucca, Giacomo Burlamacco/Viareggio, Piero Galilei/Pisa, Beatrice de' Medici/Firenze, Antonio Fernandez Carriedo/Spagna, Roderich Edelstein/Austria, Francis Bonnefoy/Francia, Vash Zwingli/Svizzera
Pairing: LuccaxPisa
Dedica: Alla città più tirchia del mondo, Lucca!
Note: Lucca, Pisa e Viareggio sono i primi OC! che tento di fare spero di non aver creato dei mostri!




I.

{Verità}

Giacomo saltava, si contorceva e faceva facce buffe, si dimenava come un piccolo diavoletto sul palchetto che aveva sistemato in mezzo alla passeggiata.

Tutti si fermavano almeno per un istante per tirarsi su il morale con una delle sue esilaranti osservazioni che ogni anno lanciava come freccette sulla sua “cara” vicina di casa.

Lo sapete che se chiedete ad un lucchese un po' d'acqua lui ti porta alla fontana?”

Giù un' altra cascata di grasse risate da parte dei passanti, l'ennesima durante tutto l'arco della serata e, vista l'ora, di certo non l'ultima.

In un angolo una donna alza gli occhi dal suo chioschetto di brigidini osservando la scena tra l'irritato e lo stupito.

Davvero Elisa non capisce cosa ci trovino da ridere quegli stupidi nelle sacrosante verità che va elencando il marmocchio.



II.

{Carlo V}

Rosso. Sorriso. Vita.

Blu. Austero. Musica.

Quando Beatrice, con il suo fare un po' schematico, glieli aveva descritti così l'aveva gentilmente mandata a farsi benedire.

Ora che però gli aveva conosciuti di persona, osservandogli di sottecchi mentre Antonio giocava con Viareggio e Roderich, coprendosi gli occhi dal riverbero del sole, mandava occhiate di rimprovero al compagno, non poteva che dar ragione alla laconica Firenze.

Spagna e Austria erano come Sole e Luna, due facce, uguali ed opposte, della stessa medaglia.



III.

{Sentimento}

Pisa, occhi iniettati di sangue ed un sorriso spaventoso sul volto, stava lasciando casa sua quando le si parò davanti.

Caricando l'archibugio gli chiese, con l'aria apatica della domanda retorica: -Lo sai che ti odio, vero?-

In risposta Piero allargò la sua smorfia ancora di più, mentre il capretto che teneva sulla schiena si dimenava spaventato.

Nei suoi piccoli occhietti neri brillava una luce malsana.

Almeno aveva l'odio della donna che amava, si diceva compiaciuto, almeno quel cuore di pietra provava un sentimento per lui.


IV.

{Denaro}

Lucca buttò lo sguardo con disprezzo sull'ombra delicata di Firenze.

Stava cogliendo i fiori, la sciocchina, come se potesse crescere qualcosa in quel pidocchioso padule fatta eccezione per le canne...

-Almeno posso sapere quanto ti ha pagato?- Chiese con mancata noncuranza voltandosi in uno scatto rabbioso verso il suo ormai ex possedimento.

Viareggio sospirò, saltando giù dal cantuccio dove si era rifugiato per contare il suo bottino.

-Cosa t'importa? Tanto a te non ti do niente!

Elisa assottigliò gli occhi nel contemplare avidamente il sacchetto pieno di denaro luccicante che il bambino si teneva ben stretto al petto poi, con grande sforzo, distolse lo sguardo dal centro del suo interesse.

Fissando  un punto imprecisato del muro per darsi coraggio, mentì spudoratamente per il solo piacere di sentirsi, nel dolore, superiore:

-Tanto i soldi non sono tutto nella vita, ma te non puoi ancora saperlo, sei solo un bimbetto!


V.

{Fascino}

Sull'orlo del lastrico* Francis aveva pensato di poterla conquistare con il suo indubbio fascino.

Invano.

Appena le aveva spiegato la situazione finanziaria in cui versava, lo aveva accolto nel suo buio studio di banchiera e, senza prestare la minima attenzione alle occhiate maliziose, ai vestiti preziosi che le aveva regalato e alle suppliche melodrammatiche che di solito facevano colpo sulle ragazze, gli aveva esposto con aria professionale i vari metodi di finanziamento che poteva offrire ai suoi clienti, ovviamente sotto lauto compenso.

Concluso il suo ultimo tentativo si era arreso ad ascoltare le sue proposte, lasciandosi scivolare stancamente su una sedia che gli aveva indicato.

Decisamente l'unico fascino a cui Lucca era sensibile era quello del guadagno.



VI.

{Amico}

-Possono?Possono veramente?

Elisa era rimasta allibita dalla risposta affermativa di Svizzera, calde lacrime di gioia le rigavano il viso.

Vash annuì deciso per l'ennesima volta, davvero non capiva il perchè di quell' incredulità.

Ripeté, un po' scocciato, quello che aveva già detto poco prima:

-Conosco sia tu che i tuoi cittadini. Ho notato più di una volta la vostra dedizione al lavoro, la vostra serietà. Persone così possono tranquillamente venire a vivere da me.**

Lucca -nonostante fosse fredda, orgogliosa ed odiasse quanto Germania il contatto fisico- era pur sempre italiana e non riuscì a trattenersi dall' abbracciare la nazione che aspettava una sua risposta con aria corrugata.

Mentre lo stringeva a se incurante delle proteste ebbe un tuffo di gioia al cuore.

Aveva trovato un amico, il più grande dei tesori.



VII.

{Crisi}

-Ehi ragazzi, volevo chiedervi una cosa!- Elisa si piantò di fronte agli italiani reprimendo un leggero tic all'occhio.

I suoi nervi, dopo tanti anni di onorato servizio, stavano davvero per cedere.

Era passata sul fatto che Lovino e Feliciano stessero alla finanza come lei stava ai vestiti eleganti e scomodi, per rispetto all'uniforme non aveva mai linciato i politici che andavano a Roma per scaldare il banco e per semplice amor proprio aveva taciuto sugli scandali che ultimamente infiammavano i media.

Aveva tollerato tutto con stoicismo, rincuorandosi del fatto che ,fino ad allora, tutto sembrava andar bene.

Ma a rompere i suoi bei sogni era arrivata la crisi.

Puntò il dito verso ai due fratelli che iniziarono ad arretrare con aria preoccupata.

-Il tremante*** sa cosa fa, vero?



VIII.

{Orto}

Le piaceva fare l'orto.

Aveva un che di rilassante osservare il lento e metodico scorrere delle stagioni attraverso le pianticelle che coltivava.

Decisamente.

Alzò il viso dal solco che stava scavando, per ammirare meglio il suo lavoro.

I pomodori rilucevano rossi alla luce del sole, i cesti d'insalata si estendevano in una perfetta linea retta fino a che non si incontravano in linea retta con la fila delle zucche, i meloni....

Il sottile sopracciglio cominciò a ballarle incontenibilmente nel contemplare Pisa che “furtivamente” stava tentando di portargli via il frutto più bello.

Tutta la tranquillità e la pace che l'attività all'aria aperta le portava se ne andava via in un soffio di fronte al suo odiato vicino di casa.


MKC LUCCA VERSION


Ehi ehi, ma'! Dammi i frati!
Ehi, ehi pa'! Ehi, ehi pa''!
Non riesco ancora a dimenticare il sapore
dei brigidini che mi sono mangiata prima!
Fai un cerchio è la Terra!
Fai un cerchio è la Terra!
Fai un cerchio è la Terra!
Sono Lucca!
Ah! Ma che bel mondo
Che può disegnar con un pennel!
Mi piace

Lavorare sodo,

Nessuno lo fa come me!



*La Francia chiese molti prestiti ai banchieri lucchesi.

**Molti lucchesi nel medioevo vennero cacciati da Lucca perchè calvinisti e si rifugiarono in Svizzera.

***Chi ha orecchi per intendere intenda!

  
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