Run The World
Stava per cominciare il penultimo anno di liceo alla Seven Hills High School . Jessica Lee si era appena trasferita con suo padre e suo fratello nella magica città di Sydney, in Australia. Era stata da sempre una ragazza molto socievole e aperta con tutti, ma era molto agitata dato che era appena arrivata in una nuova casa e il giorno seguente sarebbe dovuta entrare in una scuola dove non aveva conoscenze.
- Adoro questa casa papà!
E chi poteva darle torto! Un’appartamento sul mare talmente spazioso solo per tre persone sarebbe stato il massimo per qualsiasi diciassettenne.
-Wow!
Esclamava stupito e incantano il fratellino Marcus di dodici anni.
- Sono contento che vi piaccia ragazzi. Andate a posare la vostra roba nelle vostre camere separate!
Sottolineava il papà Robert.
- Camere separate?! Sii!
Esultavano contenti Jessie e Marcus.
Era stata da sempre una delle massime aspirazioni dei due avere camere separate. Non perché non si volessero bene o si odiassero, anzi, qualche volta andavano d’accordo anche se il fratellino aveva l’abitudine di infastidire la sorella, ma avevano bisogno ognuno dei propri spazi soprattutto perché avevano caratteri differenti, età differente e sesso differente.
Dopo aver trascorso due ore ad arredare le proprie camere e a sistemare la propria roba e i propri vestiti il papà Robert li chiama avvisandoli di scendere a cenare. E mangiando si intavola un piccolo discorso tra i tre.
-E’ tutto buonissimo.
Dice Marcus.
-Ovviamente, la cucina di papà è la migliore.
Continuava sorridendo la sorella Jessie.
- Da chi hai imparato a cucinare così? Tu sei un medico, papà!
Diceva il piccolo Marcus al padre.
- Da vostra madre.
Rispose Robert dopo un breve silenzio.
I tre non parlarono per pochi secondi, e un silenzio assai teso vagava nell’aria fino a quando non fu interrotto da Marcus.
-Com’era la mamma?
Chiedeva.
-Bellissima, fin troppo.
Rispose Robert in un piccolo sorriso sghembo.
- Tu non l’hai mai conosciuta Marcus. Ma posso assicurarti che era la mamma più bella del mondo.
Diceva Jessie anche lei sorridendo.
- Ovviamente! Vedi che bel macho ne è uscito fuori?
Rispondeva sdrammatizzando Marcus.
E una piccola risata scoppiò tra i tre lasciando quella tristezza alle spalle.
Dopo quella cena i due tornano nelle proprie camere e il papà Robert resta sul divano a guardare il servizio sullo sport in televisione in pigiama. Sono le 11 e Jessie è stesa sul letto, e fissando il vuoto con gli occhi rivolti al soffitto pensa. Pensa alla nuova scuola e alla nuova vità che dovrà intraprendere. Non riuscendo a prendere sonno scende le scale e va dal papà.
- Che c’è tesoro? Non riesci a prendere sonno?
Dice Robert vedendola scendere le scale.
- Eeehm, si.
Risponde Jessie.
Breve silenzio.
- Posso sedermi vicino a te?
Continua la ragazza.
- Certo cucciola, vieni pure.
-Grazie.
- Ma tra mezz’ora filerai nel tuo letto!
- Ok papino.
Passati dieci minuti a vedere la televisione, Jessie interrompe il silenzio e si rivolge al padre tenendo fissi gli occhi sullo schermo della TV.
- Papà secondo te avrò dei buoni amici?
- Ovviamente tesoro.
- Ne sei sicuro.
- Non ne sono sicuro. Ne sono certo.
Diceva contento Robert.
- E se avrò dei nemici? Come nella vecchia scuola?
- Tesoro non pensare al milione di nemici che avrai, pensa al miliardo di amici che saranno disposti a dare la vita per te.
- Grazie papà, come farei senza di te?
Diceva contenta Jessie al padre dopo avergli dato un bacio affettuoso sulla guancia.
-Ah questo non lo so!
Diceva con tono scherzoso il padre.
-Papà sei un cretino, ahaha.
-Eh, no tesoro, non ti consento di parlarmi così, fila in camera tua!
Diceva sempre scherzando Robert.
-Ahaha, va bene. Notte papà.
- Notte tesoro.
Il tono di Robert stavolta aveva un’aria affettuosa.
Era mezza notte. Robert salì le scale e prima di andare in camera sua si assicurò che i suoi due figli stessero dormendo e rimboccandogli le coperte, sorrideva affettuosamente e prima di lasciarli dormire gli dava il bacio della buona notte.
Ritornando in camera sua si mise sotto le coperte e fissò la foto della moglie sul comodino per qualche secondo, poi la prese tra le mani e sussurrando diceva..
- Hei tesoro.. come stai? Quaggiù si sta piuttosto bene, già. I tuoi figli stanno crescendo bene e da domani incontreranno dei nuovi amici.. Grazie a questo trasferimento sono diventato un grande medico e ci siamo potuti permettere questa meravigliosa casa.. Ma ci manchi tanto e vorrei fossi qui con noi.. Ti amo tesoro, buonanotte.
Affettuosamente baciò la foto della donna e sorridendo la rimise sul comodino , spense la luce e chiuse gli occhi.