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Autore: Evaney Alelyade Eve    19/07/2011    2 recensioni
Dean che salva Castiel con il bacio del vero ammore!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Sesta stagione
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FindingUs

Finding us.

Le porte del Purgatorio si richiusero alle mie spalle e di quelle di quel nuovo e sconosciuto te,Cas.
Non spiccicavamo parola,ci guardavamo in silenzio : io troppo impegnato a cercarti nei tuoi occhi senza però riuscire a scorgerti veramente poichè c'era solo l'ombra fremente delle milioni di anime sovrannaturali che avevi assorbito, mentre tu mi osservavi in silenzio con fredda sorpresa.
I tuoi occhi erano lastre di ghiaccio inaccessibili per me,che non avevo armi per romperlo,che non avevo nulla..nemmeno quel legame che aveva sempre contraddistinto il nostro rapporto.
Panico,sì,in quel momento una morsa di panico mi strinse il petto : se non fossi riuscito a salvarti? Se non ti avessi mai più rivisto?  Se non avessi più avuto la possibilità di rivedere le profondità delle tue bellissime iridi blu? Se tu non fossi più tornato ad essere il mio adorabile ed ingenuo sfigato alato?!
Quanti se mi frullavano per la mente,mentre  in me si faceva largo la consapevolezza che qualsiasi cosa io avessi detto o fatto non sarebbe servito,non sarebbe bastato per farti ragionare.
Le parole erano armi troppo deboli per rompere  il ghiaccio dei tuoi occhi.Dovevo fare qualcosa che riuscisse a penetrare di botto,al primo colpo,quella tua aria distaccata,qualcosa che ricucisse il legame che si era spezzato tra di noi.
Certo,gran bell'idea,ma cosa era tanto profondo,tanto intimo,tanto forte,tanto troppo da far breccia nel ghiaccio?!
---

Respirando profondamente iniziai ad avanzare nella tua direzione,con passi lenti ma sicuri.
Avresti potuto uccidermi certo,ma qualcosa mi disse,che non l'avresti fatto. Chissà magari una debole traccia del nostro legame c'era ancora o semplicemente ti frenava la curiosità di vedere che cos'avrebbe fatto quest'uomo disperato per salvarti da te stesso. O almeno per provarci.
Ci separavano una manciata di centimetri.
Centimetri? Cristo a me sembravano chilometri e chilometri.
...

Pensavo,e pensavo a cosa avrei potuto dirti. Cercavo le parole adatte mentre avvertivo  il tuo sguardo scivolarmi addosso con distaccata curiosità.
Feci un piccolo sospiro,e iniziai a parlare,e mi sembrò che qualcosa si fosse mosso,anche solo per un secondo,nei tuoi occhi .
Ovviamente non ero riuscito a pensare a nulla,così quello che mi accingevo a dirti veniva direttamente dal cuore. Un discorsetto appassionato.
- Mi dispiace Cas - fu la prima cosa che ti dissi,mentre evitavo accuratamente i tuoi occhi -  prima ti ho detto un mucchio di stronzate sdolcinate. Perchè? Perchè avevi ragione,ero terrorizzato,avevo paura di te e dei tuoi nuovi fottuti "poteri". Volevo semplicemente convincerti alla svelta e "disinnescarti". Ho sbagliato,e mi dispiace. Mi dispiace perchè adesso,sento che sotto la paura di te,c'era paura per te. Sì,Cas,avevo paura per te,una fottuta paura di perderti,che tutt'ora ho. Dio - a questa alzasti un sopracciglio,ma ti ignorai - lo so che tutto questo discorsetto ti potrà sembrare maledettamente scontato Cas,e lo penserei anche io davvero,ma francamente non m'importa,perchè non lo è. Ancora Cas,mi dispiace di non aver avuto fiducia in te,di essere stato un figlio di puttana con te,di averti abbandonato a tutto questo. Ti sentivi solo ed io non l'avevo capito,mi stavi chiedendo aiuto e io non ti ho mai risposto; tuttavia voglio solo che tu capisca che qualsiasi cosa accada da ora in avanti,che tu voglia o meno,accanto a te ci sarò io,per tutta l'eternità se necessario,perchè Cas da quì non usciremo fin quando non ti avrò salvato .- il tono deciso e convinto di questa affermazione fecero dilatare per un momento i tuoi occhi,con un'espressione che significava : Minacce vuote.Io sono Dio e posso uscire quando voglio. - Non sperare di uscire - continuai in risposta a questo - perchè per uscire ti serve una chiave,e per tua sfortuna quella sono io,e per tua sfortuna ancora la chiave è divisa a metà,e senza l'altra metà,che si trova sulla terra nel mio corpo non si può uscire. Te l'ho detto,io ti salverò Cas. Io non ti permetterò di diventare come Lucifero,non ti permetterò di cadere ancora più in basso!! Io ti afferrerò e ti salverò. Se tu mi chiamerai io ti risponderò,se tu mi parlarei io ascolterò.
Sei sempre stato l'ultimo a lasciare il mio fianco e il primo a ritornare,senza chiedermi mai nulla in cambio,e questa volta tocca a me salvarti. Perdonami se me ne sono accorto solo adesso,se mi sono deciso solo adesso. Se pensi che io sia uno stronzo,diavolo,non ti biasimo,ma questo stronzo non ti abbandonerà,non più.- mi fermai per riprendere fiato,tu continuavi a guardarmi in silenzio,come a farmi capire che le mie parole ti scivolavano addosso,ma vedevo nei tuoi occhi il ghiaccio tremare.
D'improvviso mi illuminai,e mi tolsi giacca e maglietta. Le tue labbra si schiusero per un momento di sorpresa sincera,prima di serrarsi per ritornare a quel cipiglio duro e distaccato.Per quanto mi riguarda rimasi lì,a dorso nudo,con  la bruciatura del tuo palmo sulla mia spalla in bella vista.
Era il segno  visibile del nostro legame,quello che si era spezzato,o almeno credevo,quando avevi lasciato il ruolo di angelo sfigato,di mio Cas,per diventare Dio.
Non si era spezzato,era flebile certo,sottile,ma lo sentivo : c'era ancora,e io l'avrei rafforzato,l'avrei stretto e ti avrei tirato fuori da quel casino di anime pericolose,prima che ti uccidessero.
Afferrai la tua mano,soppesando bene le tue reazioni,e lentamen la portai sulla bruciatura facendola coincidere.
 Schiudesti le labbra palesemente sorpreso da quel mio gesto,che poteva sembrare quasi insignificante;restasti a bocca aperta perchè quella era seriamente l'ultima cosa che andavi ad immaginare che facessi. Dovevi reputarmi proprio disperato.
Ti guardai negl'occhi,e tu facesti lo stesso,e per un breve,intenso istante rividi il vecchio Cas. E solo per quell'istante mi sembrò di leggere sotto quel ghiaccio una muta preghiera di aiuto.
E fu in quell'istante che ,illuminato da un lampo di genio o da scienza infusa,non saprei dire, portai la mano libera dietro la tua nuca e ti attirai in un bacio ostile.
E dico ostile perchè opponesti una certa resistenza,puntellandomi entrambe le spalle con le mani e spingendomi via,ma io non ti mollavo,non volevo e non potevo comunque: sembrava che le mie labbre si fossero incollate alle tue,e ad un certo punto credetti quasi di sentire un leggero bruciore sulla spalla,dove c'era la bruciatura .
Dopo una muta lotta,alla fine riuscii a farti cedere e quindi schiudesti le labbra per accogliere la mia lingua,che subitò andò a cercare la tua per dare il via ad un bacio intenso e fottutamente...da Dio!
Lasciasti fluire in quel bacio tutta la tua solitudine,il tuo dolore,il senso di colpa,e anche la rabbia;mentre io liberai un'amore che avevo negato a me stesso per le mie fottute insicurezze,per il mio fottuto credo dell'essere etero.Lasciai andare anche il rammarico per non averti fermato prima,per averti abbandonato quando invece avevi bisogno di me,per non aver creduto in te....
Quando riaprii gli occhi notai che eravamo circondati da sfere luminose e nebulose, e prima che potessi chiedermi da dove provenissero,mi resi conto con stupore misto a gioia che quelle uscivano lentamente,come lucciole,dal tuo corpo. Le stavi rilasciando! O loro rilasciavano te? Macchisenefregava!
Spostai il mio sgurado al tuo viso,per raggiungere gli occhi e mi accorsi con immensa gioia che il ghiaccio cedeva prima riempendosi di crepe,poi spezzandosi ed infine sciogliendosi per poi disperdersi nel bellissimo mare blu dei tuoi occhi.  Senza emettere un suono mi stringesti forte a te stanco e provato da quell'esperienza,per poi ritornare a fissare uno sguardo spaventato e mortificato,come quello di un bambino che aveva rotto qualcosa e aspettava la punizine del padre, i miei occhi ,quelli di quel padre che non era affatto arrabbiato,colmo solo di gioia perchè il suo bambino,perchè il mio Cas,non era ferito.
Ti accarezzai con le dita  una guancia,quando con stupore queste incontrarono qualcosa di caldo e bagnato : lacrime. Eh sì,stavi piangendo,disperato come un neonato e affranto come un vecchio.
La prima volta che ti vedevo piangere in quel modo,la prima volta che permettevi alle emozioni umane di sopraffarti.E per la prima volta ,dunque ,l'angelo Castiel pianse tutte le lacrime che non aveva versato in millenni e millenni di esistenza.
Improvvisamente come dei fuochi d'artificio eterni,in quel carnevale di anime nebulose,risplendettero  le tue ali.
Avrei dovuto chiudere gli occhi si,ma erano così belle,così splendenti,ed emanavano così tanto calore confortante che non ci riuscii.
Avrebbero dovuto bruciarmi gli occhi ma non lo fecero,perchè? Perchè il nostro legame era così forte da permettermi di vederti nel tuo vero aspetto. O dipendeva dal fatto che in quel purgatorio fossi solo un'anima?! 
Comunque sia la luce emanata era di una bellezza così struggente che scoppiai in singhiozzi anche io,e mi strinsi,sorreggendomi,a te.
E per la prima volta dunque l'umano Dean Winchester versò tutte le lacrime che aveva represso nei suoi 30 anni all'incirca di vita.
...

Chissà da fuori com'era sembrata la scena ,immagino surreale. Insomma un angelo e un umano,o meglio due anime che si erano appena ritrovate , che piangevano l'una sull'altra disperatamente.
Tutto questo mi suonava da romanzo rosa,però sorrisi ripensando a quello che mia madre mi aveva ripetetuto spesso quando ero bambino : - Gli angeli vegliano su di te,tesoro mio - .
Se me l'avesse ripetuto qualche anno fa avrei detto : - Fottuti guardoni! -  ma adesso ringraziavo Dio per avermi affibbiato un angelo custode così...così...così Cas!
Però ripensandoci forse il nostro legame  esisteva già .. più o meno. Non era colpa mia se tu poi eri nato millenni prima di me!
Insomma forse io e te  eravamo semplicemente due anime che si erano a lungo cercate,sentendosi costantemente incomplete e che nel ritrovarsi adesso erano finalmente complete.
Un'amore puro che preesisteva da millenni.
.........
Oddio mi sentivo una ragazza adolescente che aveva letto troppe favole e romanzi d'amore.

---

Sorrisi affondando il mio viso nei tuoi capelli,mentre tu mio piccolo Cas eri appoggiato contro il mio petto,entrambi esausti per tutte le lacrime versate.
Sembravi davvero un bambino,quando mi guardasti con quegli occhi da cucciolo,affranto per tutto quello che era successo,mentre la consapevolezza di ciò che avevi fatto ti assaliva.
Ti abbracciai come a difenderti da quel nuovo peso,come per dirti : ci sono,porterò questo peso anche io,con te. Qualsiasi cosa accada,ci sarò.
Non parlammo,limitandoci a fissarci negli occhi,prima che le nostre labbra si toccassero di nuovo,in un bacio più dolce e confortante.

... True Love's Kiss.


-Hey Dean- mi chiedesti poi ,seduti nel salotto della casa di Bobby,reclinando il collo nella tua solita maniera di fare - adorabile -- come hai fatto poi a...?
- A farti tornare il solito vecchio Cas?-completai e lui annuì,con aria seria e concentrata -Ti hanno mai parlato del bacio del vero amore ?- gli chiesi.
-B-Bacio del vero amore?! - spalancasti i tuoi occhioni blu con espressione interrogativa e ancora con il collo inclinato,in un'espressione così buffa che scoppiai a ridere.
 -Si Cas! Parlo di quello delle favole che spezza tutti i brutti incantesimi della brutta strega malefica! - ti dissi,tra una risata e l'altra.
La tua espressione con cambiò,anzi mi chiedesti - Funziona? - e io ti guardai come a dirti "Certo! Ne sei la prova vivente tu!" ,ma non afferrasti,così mi sporsi verso di te con fare cospiratorio e ti dissi
- Vuoi che ti mostri un bacio del vero amore? - .
Dapprima mi guardasti dubbioso,poi ti sporgesti anche tu verso di me e mi soffiasti - Mi piacerebbe,sì - così,sorridendo,portai una mano alla tua guancia per attirarti verso di me,e ti baciai,proprio come un principe faceva con la principessa in ogni dannata favola che si rispettasse.
















   
 
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