Storia scritta per il concorso “One-shot dell’estate”
 
Gavettoni
 
Kate aveva accettato la proposta di andare negli Hamptons con  Castle per quell'estate e in quel momento si trovava nella casa estiva dello scrittore e faceva un caldo tremendo.
"Castle, cosa facciamo con questo caldo?" Chiese la detective seduta sotto il getto del condizionatore.
"Non saprei." Cominciò lo scrittore "Aspetta, forse ho un'idea." Continuò lui andando a prendere una busta trasparente e mostrandola alla detective con occhi da cucciolo.
"Eh, no Castle! Quelli no!" Sbottò la detective arrabbiata.
"Perchè no, Kate? Ti prego, ci divertiremo!" Controbattè Castle.
"Due cose: primo, non chiamarmi Kate; secondo, dammi un'altra buona ragione per usare quei gavettoni." Rispose la detective.
"Beh, l'alternativa sarebbe rimanere qui dentro a morire di caldo senza qualcosa da fare."
Rispose prontamente lo scrittore.
"Va bene" Si arrese la detective "Però non vorrei giocare vestita così." Aggiunse ancora.
"Ok, ci andiamo a mettere il costume e poi scendiamo a giocare nella terrazza."Rispose di nuovo Castle.
"Sai che ti stai comportando come un bambino, vero? Ah, già. Tu celebralmente SEI un bambino." Osservò scherzosamente la detective.
"Ahahahahah! Davvero molto divertente Beckett!" Rispose sarcastico Castle.
"Forza. Sbrighiamoci che sto morendo di caldo. Tu di là e io di qua, e non fare scherzi mi raccomando! Ricordati che ho sempre la pistola!" Lo ragguagliò Beckett mentre Castle alzò le mani in segno di resa ed entrambi si allontanarono andando nella rispettiva stanza.
Dopo poco i due uscirono dalle stanze contemporaneamente e, vedendosi, si fissarono a lungo quando la detective ruppe l'imbarazzante silenzio che si era venuto a creare.
"Allora... andiamo... che stiamo aspettando?" Disse imbarazzata.
"Sì, giusto... andiamo!" Disse lui ugualmente in imbarazzo.
Quando arrivarono nella terrazza Castle andò in una specie di casetta di legno e ne uscì con 4 secchi e moltissime buste di gavettoni, impossibili da contare per entrambi.
"Ci serve davvero tutta questa roba?" Chiese stupita Beckett vedendo Castle con le mani piene.
"Certo se vuoi fare una battaglia come si deve. La terrazza è strutturata per un 1vs1 in perfetta sicurezza: le mattonelle ruvide impediscono di scivolare e le pareti sono rivestite di spugna, nel caso qualcuno ci dovesse andare a sbattere." Spiegò Castle serio.
"Wow, Castle. Non ti facevo così previdente." Disse la detective sarcasticamente.
"Veramente ho progettato tutto questo per Alexis, non volevo e non voglio neanche adesso che giocando con i gavettoni si faccia male." Disse Rick premuroso facendo quasi sciogliere Kate al pensiero che Castle, contrariamente a quanto si potesse pensare, fosse un padre così attento.
"Però ci sono anche due rubinetti per ogni parete piccola e quattro per ogni parete grande, in modo da non dover fare i chilometri per riempire i 'palloncini'" Continuò Castle facendo risvegliare la detective da un pensiero a parer suo davvero meraviglioso.
"Ora ti riconosco! Lo scrittore pigro che c'è in te si è fatto vedere finalmente!" Scherzò Kate ridendo.
"Ahhhh, detective. Vuoi continuare così per tutto il pomeriggio facendoci squagliare o vogliamo cominciare?" Chiese Castle che nel mentre non si era accorto che Beckett aveva già riempito due gavettoni con l'acqua che non tardarono ad arrivare a due secondi di distanza addosso allo scrittore.
"Allora vuoi la guerra, eh? Che guerra sia allora!" Disse Rick lanciando anche lui alla detective i primi gavettoni.
Parecchi spruzzi d'acqua e molte risate dopo i due cominciarono a tirarsi l'acqua coi secchi e questa volta la prima vittima fu la detective. Continuarono così per una buona mezz'ora quando poi Castle si ricordò delle due pompe ai lati del 'campo di battaglia', come lo chiamava lui.
"Hey detective! Guarda un po' qui..." Disse Castle facendo girare dalla sua parte la detective e spruzzandola immediatamente col tubo.
"Tu sei morto Castle!" Urlò Kate spruzzandolo a sua volta.
Altre secchiate, gavettonate, pompate e risate dopo Rick prese Kate in braccio e la gettò in piscina tuffandosi poi anche lui.
"Castle, Castle, Castle... questa me la paghi!" Disse la detective con fare pericoloso.
"E come, sentiamo un po' come vorresti farmela pagare." Le rispose lui con tono di sfida.
Lei per tutta risposta lo schizzò in piena faccia e riprese la guerra.
Più o meno un'ora e mezza dopo gli schizzi cessarono ed entrambi uscirono dalla piscina esausti.
"Avevi proprio ragione Castle. Mi sono divertita molto oggi." Ammise dolcemente Kate.
"Vedi, ogni cosa che dico io è giusta." Rispose egoisticamente Rick.
"Ed ecco che torna l'egocentrico scrittore da strapazzo di sempre." Rise la detective.
"Andiamo, ammettilo che in fondo in fondo mi vuoi bene." Rise lo scrittore.
"Io non ti voglio bene..." Comiciò Kate "Io ti adoro!" Concluse poi gettandosi su di lui e stampandogli un bacio sulle labbra.
Dal canto suo lo scrittore si staccò da lei con una faccia da pesce lesso che strappò l'ennesima risata della giornata alla seriosa detective.
"Forza, entra e vieni a fare la terza cosa che sai fare meglio: cucinare qualcosa di buono, sto morendo di fame!" Disse la detective ridestando Castle dai pensieri che si cominciavano a formare nella sua testa, paradisiaci pensieri...
"Sì, arrivo!" Rispose lui finalmente tornato in se' mentre la detective alzò gli occhi al cielo: quell'uomo, il SUO uomo, non sarebbe mai cambiato.
 
NOTE DELL'AUTRICE: allora, alzi la mano chi aveva capito che quei due stavano insieme! Nessuno, scommetto. Che ve ne pare? Comunque, chiudo qui prima di finire ‘sgozzata’ da mio padre per l'ora che si è fatta.
Per favore, lasciate un commentino anche ino-ino-ino, pleeeeeeeeeeeeaaaaaaaaaaaaseeeeeeeeeeeeeeeeee!
Bacioni,
la vostra cucciola99.