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Autore: KariAnn    19/07/2011    0 recensioni
Un guardia assassinata, una archeologa alle prese con un mistero e un affascinate poliziotto che l'aiuta riusciranno a scoprire il mistero dei papiri e a fermare il gruppo di assassini??
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO Edgar Gallo sarebbe morto di lì a pochi minuti e se lo avesse saputo di certo non avrebbe accettato il turno di notte. La biblioteca Classense di Ravenna è una delle più grandi biblioteche di testi antichi presenti in Italia. Edgar e il suo collega Luca, buon uomo che ha passato troppo tempo in una biblioteca, quella sera si trovarono a svolgere insieme il turno di notte. Luca, essendo un uomo sulla settantina, non era un buona compagnia soprattutto se la notte è appena iniziata, così Edgar decise di passare la prima ora fuori, per prendere un po’ d’aria e perché no fumarsi anche una sigaretta. Edgar si sentiva libero, libero da quella piccolo stanza dove era sistemato il loro ufficio, contento per essere riuscito a fuggire da quel buco, accese la sigaretta, ma non si direbbe che sia stato una buona idea. Come Edgar accese quella sigaretta, all’interno della stanzetta Luca sentì un lamento, un urlo non umano, accompagnato da un forte odore di carne bruciata e come aprì la porta di servizio quello che vide non fu certo meno agghiacciante di quell’urlo. Il suo compagno Edgar era steso sul suolo, la faccia era insanguinata tanto da rendere gli occhi rossi come il sangue e allargati, quasi fuori dalle orbite, i suoi vestiti non esistevano più, e il suo corpo era ricoperto di grandi squarci, dove il sangue ribolliva ancora, Luca non poteva pensare ad altro era stato bruciato vivo e il suo corpo pieno di ustioni e l’odore di carne cotta lo confermavano. Luca rientro immediatamente dentro, nel corso dei suoi quaranta anni di servizio non aveva mai visto nulla di simile, si avviò di corsa verso il telefono nel tentavo di chiamare la polizia, alzò la cornetta, ma non si sentiva niente, guardò il filo del telefono, era stato tagliato. Luca si diresse immediatamente verso l’uscita, ma di un tratto si ritrovò al buio, rimase immobile per qualche secondo il tempo per sentire un boato che proveniva dal secondo piano, in preda al terrore più puro, corse all’impazzata, inciampando più di una volta sulle piccole sedie sparse per la biblioteca, cadendo rimase immobile e in ascolto. I rumori si facevano più vicini, erano passi. I passi si facevano più forti, chi stava arrivando non correva, anzi i suoi passi erano lenti e decisi, si fermarono davanti a lui, Luca non riusciva ad alzare lo sguardo, rimase a testa bassa, pronto a ricevere qualunque trattamento gli era riservato e come un aquila che parte in picchiata verso la sua preda, così l’uomo misterioso alzo il pugnale e con gesto deciso lo conficco nella schiena del povero uomo. Luca alzo la faccia, mentre la sua anima stava per lasciare il corpo, con quella poca forza rimastagli in gola pronunciò le sue ultimo parole “Alan pperchè..??”. Il giovane non volendo lasciare il suo ammiratore lo prese per il collo e gli disse “perché sì”. Alan mollò la presa e Luca cadde a terra, questa volta non aveva più forza e si abbandonò a quella morte crudele. Sì Alan era più che contento aveva fatto un lavoro eccellente e non riusciva a levare gli occhi di dosso a quelle figure straziate dal dolore e dalla morte crudele che gli era stata imposta. Sì lui era contento avrebbe avuto tutto il potere che meritava, sarebbe stato un Dio. Girandosi un ultima volta a guardare il suo capolavoro si allontanò sapendo che la polizia e la stessa dottoressa Laner non avrebbero accettato la sua arte e gliela avrebbero rovinata.
  
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