{Le
tue promesse, sembrano bugie
La tua onestà,
come una schiena che nasconde un
coltello}
Sembrava
non volergli dare tregua, e non sapeva se pensare a un caso o
più semplicemente
che i problemi lo cercavano, lo inseguivano e tentavano in tutti i modi
di
azzannarlo.
Problemi
che cercavano di uccidere il Predatore? Suonava quasi sciocco, ma a
dirla tutta
Hibari Kyoya in quel periodo si sentiva decisamente infastidito da
qualsiasi
cosa, come se non bastassero i giochetti assurdi che Sawada e i sui
seguaci
erbivori gli rifilavano ogni tanto. Anche se senza rendersene conto,
lui stesso
era entrato a far parte di quel gruppo.
Ironico.
E
talvolta soffocare.
Entrambi
alla ricerca di qualcosa che troveranno solo quando sarà
troppo tardi.
Piuttosto
che chiedere pietà, preferisce che sia lui ad ucciderlo, e
succede; il tridente
del Guardiano della Nebbia perfora le sue carni, senza ripensamenti.
Invece
che perdere un’altra volta l’orgoglio, preferiva
morire e non per mano di una
persona qualsiasi, ma di colui che per primo glie lo aveva portato via.
O
almeno, l’illusione è abbastanza forte da
farglielo credere. Nella realtà non è
altro che un modo per fargli credere di potersi liberare una volta per
tutte di
lui, quanto è sciocco Hibari.
E
Mukuro ride, anche questa volta ha vinto lui, con i suoi sporchi
trucchetti da
illusionista.