Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: braver than nana    20/07/2011    4 recensioni
[Spin-off di Blaine Anderson presents the Pips - Hummerwood]
Se mai un giorno tra di loro le cose dovessero smettere di funzionare lui probabilmente farebbe esattamente quello che diceva la canzone, si comporterebbe da stupido e testardo e pianterebbe le tende in quella stanza, dove per la prima volta aveva visto apparire quell’angelo nella sua vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The Man Who Can’t be Moved~
Cos if one day you wake up and find that you’re missing me,
And your heart starts to wonder where on this earth I can be,
Thinking maybe you’d come back here to the place that we’d meet,
And you’d see me waiting for you on the corner of the street.

La sala grande dei Warbler era un’aula che rimaneva aperta ventiquattro ore su ventiquattro. Tutti lo sapevano e ogni tanto, anche di notte, si potevano sentire canzoni provenire da quella stanza, gente che imprecava per le note troppo alte alle quali non riuscivano ad arrivare o semplici suonate al pianoforte che facevano da ninnananna a tutto il dormitorio.
Thad diede un’ultima occhiata al suo compagno di stanza prima di infilarsi una delle felpe larghe e consumate che aveva nascoste nel fondo dell’armadio per poi sgattaiolare fino alla sala nella quale facevano le riunioni. Era grande e da dietro il tavolo sul quale si sedevano lui e gli altri due membri del consiglio si aveva una prospettiva diversa di tutta la situazione. Si aveva sotto controllo praticamente tutta l’aula, tutti i divani su cui solitamente si sistemavano i membri del club e quindi per una volta decise di sedersi su una delle poltrone nel fondo, per avere una nuova visione.
Si abbandonò sulla morbida pelle sorridendo di quando l’anno prima sedersi in posti simili fosse quasi una gara giornaliera, di quanto si divertisse con David a sfottere i nuovi arrivati nel gruppo, era troppo divertente sfottere Nick per i capelli assurdi che aveva allora o di quanto il suo rapporto con Jeff sembrasse ambiguo. Era divertente non avere tutte le responsabilità addosso, non dover prendere le decisioni e lasciar fare tutto al vecchio consiglio -Simon, George e Leonard erano stati dei bravissimi membri del consiglio ma non erano mai arrivati molto lontano-, e visto che Blaine ancora per la prima parte dell’anno non era stato trasferito tutti avevano avuto l’occasione di avere qualche assolo.
La prima volta che era riuscito a farsi valere in una delle loro sfide era stato cantando una delle sua canzoni preferite, vincendo addirittura contro Richard che in quel periodo andava per la grande con la sua voce vellutata contrastando il suo aspetto un po’ spaventoso. Si ricordava ancora le parole e ancora seduto, con gli occhi chiusi e la mente vuota incominciò a canticchiare tra le labbra la musichetta iniziale. Sapeva anche suonarla discretamente bene ma non aveva nessuna voglia di alzarsi per arrivare fino al grande pianoforte a coda che da poco occupava un angolo della stanza, si immaginò solamente la musica, iniziando a cantare a voce più alta fino a quando la melodia non fu solamente nella sua testa e iniziò a riempire l’aria.
Non dovete neanche aprire gli occhi e sorrise della consapevolezza che seduto ad uno sgabello qualche metro lontano da lui c’era Kurt che con le sue dita bianche e delicate stava suonando un po’ insicuro le note che Thad stesso gli aveva insegnato qualche tempo prima.  
«Got some words on cardboard got your picture in my hand, saying if you see this girl can you tell her where I am.» la voce di Kurt era molto più pulita della sua ma assomigliava molto meno a quella del cantante originale per questo creava un contrasto veramente emozionante, quindi rimase in silenzio ascoltandolo. Per un primo istante anche lui si fermò ma quando gli fece un segno con la mano lo immaginò sorridere per poi ricominciare da dove si era interrotto.
Amava quella canzone perché gli era sempre sembrato che esprimesse una grande forza di volontà ma anche una enorme, gigantesca stupidità dettata dall’amore. Quando uno è innamorato perde inevitabilmente quel poco intelletto che Madre Natura era stata tanto caritatevole dal donargli, lo sanno tutti. Insomma, quel poveretto era lì seduto, proprio nel punto in cui aveva incontrato l’amore della sua vita per la prima volta sperando nel suo ritorno, sperando che lei un giorno possa svegliarsi con la sua mancanza e tornare proprio a quell’angolo dove lui aspetta.
Stupido e con i controcazzi.
Sorrise ancora con gli occhi chiusi e si alzò dalla poltrona continuando a canticchiare avvicinandosi al ragazzo che ancora suonava lentamente la melodia, gli posò le mani sulle spalle e massaggiò delicatamente la pelle coperta dal leggero pigiama blu che era solito indossare e si abbassò di poco, giusto per avere a portata di bacio il suo collo morbido.
«Va bene se resto qua mentre canti?» disse sottovoce, parlando direttamente nel suo orecchio e gustandosi i leggeri brividi che scossero la pelle del più piccolo, che sbagliò un paio di note sul pianoforte facendolo ridacchiare. Lui annuì semplicemente continuando, e quando finì l’ultimo ritornello su girò sullo sgabello per ritrovarsi faccia a faccia con il più grande che gli sorrideva raggiante, illuminato solamente dalla luce della luna.
«Mi piace questa canzone» disse in un sussurrò, a qualche soffio dalle sue labbra e sorrise. Quando Thad posò delicatamente un bacio sulle sue istintivamente posò una delle mani che fino a qualche attimo prima stavano creando melodie sul suo collo, avvicinandolo un po’ di più. Si baciarono per qualche istante, quando ancora le parole della canzone aleggiavano nella stanza, e appena si staccarono si rimasero a guardarsi negli occhi. Erano così azzurri, gli occhi di Kurt.
Se mai un giorno tra di loro le cose dovessero smettere di funzionare lui probabilmente farebbe esattamente quello che diceva la canzone, si comporterebbe da stupido e testardo e pianterebbe le tende in quella stanza, dove per la prima volta aveva visto apparire quell’angelo nella sua vita. Se lo ricordava, spaesato e perso, o forse avrebbe dovuto incatenarsi alla loro camera dove ormai vivevano da tempo e dove per la prima volta si erano rivolti la parola -era tutto rosa quel giorno, non ne lo sarebbe scordato mai e poi mai-, oppure davanti casa della sua amica, dove si erano dati il primo bacio.
Ridacchiò contro le sue labbra -c’erano troppi posti che simboleggiavano la semi-storia-clandestina e forse non sarebbe stato facile per il più piccolo trovarlo, quella famosa mattina in cui si sarebbe riscoperto terribilmente innamorato di lui-, e anche Kurt lo guardò un po’ stranito non se ne curò, scosse la testa e ritornò a torturare dolcemente le labbra di quell’adorabile ragazzo con cui aveva il piacere di condividere le notti. E anche le mattine ogni tanto. I pomeriggi raramente ma aveva avuto i loro momenti.
«Rimani per sempre qui con me, vero Thad?»
La sorpresa di quella domanda colpì il più grande con violenza, facendo esplodere una bolla di calore esattamente nel suo petto, facendogli crescere la voglia di tenerlo stretto e baciarlo fino al mattino successivo. Gli sorrise raggiante, e poi cantò per lui la frase che più gli piaceva della canzone che ancora si poteva respirare nell’aria della sala grande.
«I know it makes no sense, but what I else can do, how can i move on when I’ve been in love with you.»

Fine.

L’ho iniziata a scrivere qualcosa come una settimana fa, poi non avendo il pacchetto office sul computer che uso sempre l’ho dovuta lasciare su quello di mia madre. Stasera me lo sono ripreso e sono riuscita a finirla. Volevo proprio usare questa canzone che amo da morire -The man who can’t be moved, dei The Script, per chi non la conoscesse- che sul serio, secondo me cantata da Eddy sarebbe fantastica! Ah, per tutto cantato da Eddy sarebbe fantastico, qualsiasi cosa fa Eddy è fantastico. Ma andando avanti,

Traduzione delle frasi inserite nel testo:
-Ho scritto qualche parola su un cartone ed ho in mano la tua foto
dicendo ( alla gente che passa ) “se vedete questa ragazza, ditele dove sono”
-So che questo può sembrare senza senso, ma che altro posso fare?
Come posso muovermi dal momento che sono stato innamorato di te? (frase finale, awwwn**)

Buonanotte a tutti,
baci, Nacchan.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: braver than nana