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Autore: celina    20/07/2011    2 recensioni
Da quando elle è morto ho avuto in mente questa storia,la storia del vero elle,poichè chi sa chi sia veramente Elle?
Elle non è una persona sola sono due persone L Lawliet e Lulu la donna senza un vero nome. In questo testo lei rimasta in vita parla della sua vita con Lawliet e capirete quanto due esseri possano essere legati tra loro.Questa è la vera storia dell'autentico ELLE.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Mello, Near, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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il vero elle

Il vero elle

La vera storia di elle

Sapete, durante la mia vita ho fatto tanti errori, ma come potevo sapere che quel bimbetto di circa 6 anni mi avrebbe stravolto la vita?

In realtà non ho mai capito cosa ci fosse in me di speciale ma lui lo aveva capito solo guardandomi, in più io ero il tipico genio incompreso impaurito dalla mia stessa genialità (o pazzia) e mi rinchiudevo in me stessa per non far vedere al mondo chi ero veramente.

Io ero una tra tante nel orfanotrofio mentre lui era il bimbo difficile e promettente ma, lo dico davvero, lui è riuscito a tirare fuori da me ciò che nessun' altro avrebbe trovato.

Mi avevano lasciato davanti all' orfanotrofio che avevo circa trenta giorni di vita (non mi faccio domande su chi siano i miei genitori perchè ho sempre avuto altro a cui pensare) senza un biglietto, senza un nome ( e anche adesso tecnicamente non ho un nome e ne uso vari)e a circa sei anni ho incontrato uno strano bambino dai capelli neri, lo sguardo spento (ma comunque aveva l'aria curiosa)e con le occhiaie. Era un po' inquietante... e mi incuteva timore e così me ne andai ma passarono i giorni e lo incontrai spesso e vedevo che mi guardava e così un giorno, da bambina coraggiosa quale ero (...), andai dal lui che si trovava dall'altra pare del corridoio e gli dissi :

" Ma si può sapere che cavolo vuoi e perchè mi segui?!” 

Veramente i nostri incontri sono semplicemente casuali e poi sei tu che mi guardi sempre!” 

Ah ah! Beccato ! Non ho mai detto che mi guardavi dunque questa è una confessione” 

Come? Sai che sei una bambina interessante...” 

Io interessante ...lo prenderò come un complimento...” .

Da quel momento imparammo a conoscerci ed diventammo inseparabili...

Sì, lo so che è un discorso strano fatto da dei bambini di sei anni, ma noi non eravamo bambini normali anche se, io mi adattavo facilmente al comportamento degli altri pur mantenendo la mia vera personalità. Oserei dire di aver sempre avuto una dote camaleontica ( ammesso che questa parola esista...).

Tempo dopo io e quel bambino ci cimentammo in un presa incredibile non adatta a bambini di otto anni (o alla maggior parte delle persone normali)...io e lui insieme ad un uomo soprannominato Watari sventammo la terza guerra mondiale... ma su questo non vi dirò molto. Vi racconterò della vera, anzi delle vere identità del più grande detective della storia,ovvero ELLE.

Ma soprattutto di ciò che è successo a me durante la seconda parte della mia vita perchè io sono Elle, o almeno una parte di Elle, ma ora che... che non c'è più io sono il più grande detective del mondo.

Ok, va bene, vi dirò dell'altro, colui che è morto. Si chiama L Lawliet

 Io lo ho sempre chiamato Lawliet (in realtà davanti a tutti lo ho sempre chiamato panda o pan...ma...be va bene è una cosa mia...) e lui era non solo il mio compagno di avventura, il mio capo, il mio unico dipendente, il mio più grande amico, l'uomo che mi faceva stare bene e serena. Esso era la mia famiglia, il mio modello maschile e l'unico uomo che io Lulu (uno dei miei nomi) ho amato e amerò e l'uomo che mi ha amato e rispettato dal primo momento  più di ogni cosa ed era anche mio marito; ed  infine ELLE era  metà di me.

Lo ammetto, sin dai miei dieci anni, eravamo diventati un'unica cosa e avevo una cotta per lui, ma non sapevo se per lui era lo stesso perchè eravamo solo grandi amici o praticamente fratelli. Un po' di tempo dopo andammo all' orfanotrofio e mentre io camminavo nei corridoi e parlavo con Watari vidi Lawliet che si riparava dal sole sotto un grande albero, sotto l'ombra dei suoi grandi alberi lui leggeva e così andai dal lui.

Mi sedetti poco più lontano da lui ( ma sempre all'ombra) e lo osservai, lo trovavo bellissimo...appoggiato all'albero e seduto(ovviamente) con le ginocchia strette al petto con il suo libro dalla copertina gialla di cui non lessi il titolo( il che è strano perchè io noto sempre tutto, ogni particolare) ero troppo presa ad osservarlo, con gli occhi stanchi cerchiati di nero estremamente concentrati sul libro (conoscendolo e pensandoci un po' forse era un giallo) la pelle chiara, i capelli arruffati e lievemente raccolti da un codino (e non so come facesse l'elastico a reggersi perchè era come se non ci fosse) neri e per me stupendi , le sue labbra sottili e gli osservavo le mani. Le mani che amavo e che avrei voluto sfiorare... eravamo in silenzio si sentiva solo il lieve rumore del vento che smuoveva le foglie dell'albero. 
Era piacevole l'ombra, il fresco e osservare il ragazzo che amavo seduta poco distante da lui... poi lui mise giù il libro.  
Mi guardò,  mi si avvicinò e mi baciò.
Mi baciò...  un bacio durato sei secondi, un bacio al lungo atteso da entrambi e l'inizio di qualcosa che si trasformò in amore, amore vero; poi si allontanò cerando di non far vedere il suo imbarazzo, riprese il suo libro e si rimise a leggere nella stessa posizione di prima. Io ero felice, sorridevo senza saperlo e mi avvicinai (attaccai) a lui tenendo stretto a me il suo braccio e appoggiai la testa sulla sua spalla... e lui sorrise consapevole di poter esprimermi il suo amore e potermi parlare di tutto. Eravamo finalmente felici nonostante essere stati rifiutati in passato, io mi sentivo sempre infelice e sentivo di non appartenere al mondo umano e lui si trovava in una situazione psicologica simile alla mia. Mi aveva detto, verso i nove anni, di sentire le campane ma dopo quel bacio quando stavamo insieme eravamo felici e lui con me non sentiva le campane, me lo disse tempo dopo il fantomatico bacio.

Sì, noi insieme eravamo inarrestabili, ma separati infelici e inutili. Ecco perchè io e lui eravamo la stessa cosa.

Lui, L Lawliet, per vedere la tua reazione o per ottenere qualcosa (come una confessione o qualcosa per cui a chi stava facendo questa cosa si tradiva) cercava di metterti a disagio. Per esempio, a circa dodici anni, io gli avevo detto che non avrei ma più collaborato con lui alle varie indagini, ma lui aveva bisogno di me e così ...

Stavamo passeggiando di pomeriggio in un prato e cercava di convincermi a lavorare ancora con lui quando partì l'irrigatore e ci bagnammo tutti... lui lo sapeva che mi ammalavo facilmente e così presa dal terrore gli ordinai di tornare alla “base”. Una volta lì prese un asciugamano per lui ed un altro per me e me lo tese poi mi si avvicinò al piede e mi chiese :

"posso asciugarti i piedi e poi se mai ti faccio un massaggio, sai io sono molto bravo"

La mia reazione non fu quella sperata...appena mi toccò il piede io gli diedi un calcio...pensavo che scherzasse...non volevo assolutamente che mi toccasse e poi mi infuriai con lui:

Sei penoso! Questa tecnica della sottomissione non funziona con me e di certo mettendomi a disagio non otterrai nulla da me! Nel caso in cui io voglia lavorare con te sarà solo una mia decisione influenzata esclusivamente da me stessa e medesima!”

Lui alzò la testa e mi sorrise... penso che abbia usato questa tecnica con altri, forse addirittura con Kira stesso... ma spero che non lo abbia equivocato infatti...chissà cosa ha pensato quel mostro... 
Se volete sapere dell'altro io sono una ragazza di circa... No, l'età non ve la dico, tanto ci arriverete da soli... ho dei grandi occhi marroni di media gradazione, ho i capelli scuri neri come l'ebano e sono di origine italiano/inglese o almeno indagano ho saputo questo. Al momento porto il caschetto scalato, la mia pelle non è molto chiara ma non è assolutamente scura... sono una donna di media corporatura e sono alta 1.65 (rispetto a lawliet... 1.79...) non mi siedo quasi mai come L e anche io ho le occhiaie come lui (ma uso il correttore. Fossi scema io, mica voglio far vedere a tutti che dormo 3 ore al giorno...) infine...ora ho una missione che vi racconterò in seguito per il momento i basti sapere chi è(sono) ELLE.


E adesso voi vi chiederete fino al caso Kira, Elle non si è mai fatto vedere, quindi perché non dire che Elle sono due persone... perché Lawliet in un certo senso si esponeva di più e questo era pericoloso, ma se gli fosse successo qualcosa dovevo essere io a scegliere il successore e ad allenarlo (in realtà allenarli ma questa sarebbe stata la sorpresa finale).

Io ho sempre aiutato Lawliet in ogni indagine e da piccoli lui cercava di convincermi a prendermi metà dei meriti come sarebbe stato giusto ma io gli dissi di no, io avevo paura e nessuno fino ad adesso sa della mia esistenza apparte Watari,Yomi (il mio ragazzo tutto-fare/guardia del corpo) e Gevanni che mi doveva informare su ciò che faceva Near.

Io avevo deciso che nè io nè L dovevamo uscire allo scoperto ma lui, nel caso Kira, non mi ascoltò e andò sul posto a svolgere le indagini di persona. Avevamo litigato per la sua decisione, ma presto capì che non ce la poteva fare senza di me e così indagammo insieme, a distanza, via e-mail e fui io a fissarmi sulla colpevolezza di Light Yagami perchè, sapete, avevo imparato col tempo che la perfezione nasconde sempre qualcosa, l'anormalità, e poi L mi fece vedere una sua discussione con lui... Sì, era un bravo attore, ma non troppo. Era una persona falsa, crudele e assetata di potere. Oh, e anche un assassino psicopatico.

Se solo mi avesse ascoltato ora sarebbe ancora vivo e Kira sarebbe in decomposizione già da tempo... ma è inutile, non sono riuscita a convincerlo, ma non mi darò per vinta. Io formerò un nuovo ELLE, che, sotto la mia supervisione, sarà grande quanto il primo... ma di questo piano ve ne parlerò la prossima volta .

Arrivederci e non fatevi ingannare

ELLE.

 


  
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