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Autore: Nusia    20/07/2011    12 recensioni
Robert e Kristen si sono lasciati dopo una relazione durata 5 anni. Dopo 4 lunghi anni Rob fa ritorno a Los Angeles, ma molte cose sono cambiate in quel periodo. Kristen si è sposata, ha avuto una bambina ed ha persino divorziato e lui? Beh lui ha vissuto tra il piacere di donne diverse e il rancore verso l'unica che abbia davvero amato. Cosa succederebbe però se durante una semplice uscita i due si incontrassero? e se Rob trovasse subito un feeling speciale con la figlia di Kristen? Joy, di appena 4 anni? E se Kristen custodisse un segreto? Cosa succederebbe se Robert ne venisse a capo? I due si amano ancora o tra loro non c'è altro che un reciproco rancore. E dire che sarebbe basta una piccola parola per non distruggere tutti i loro sogno. Sarebbe bastato dire RESTA!
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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27
Dovevo postare più di un'ora e mezza fa, ma non ho avuto tempo quindi eccomi qui *-* Come promesso entro e non oltre Mercoledì. Ci leggiamo di sotto perché, sono sicura, il titolo vi ha incuriosito e non state più nella pelle.


"Resta"


27- Capitolo (Nusia)

Pov. Kristen

5 MESI DOPO


“Rob sbrigati che facciamo tardi!” urlai dal salone per farmi sentire da quello zuccone. Era da più di un’ora in bagno per la miseria!

“2 minuti amore”
“E’ da più di mezz‘ora che lo ripeti. Muoviti o ti lascio qui”
Ok, forse ero un tantino nervosa ma non era colpa mia. Erano questi ormoni a mandarmi il sangue al cervello. Prima ero tranquilla e rilassata e un attimo dopo sembravo una pazza furiosa. Ridevo, scherzavo, piangevo, mi lamentavo e il più delle volte contemporaneamente. Non riuscivo a capire come facessero gli altri a non urlarmi contro, insomma quando ero incinta ero una vera spina nel fianco. Ricordo ancora quand’ero attesa di Joy, adesso almeno sapevo cosa aspettarmi, ma all’epoca non avevo la più pallida idea di cosa mi stesse succedendo. Per i primi mesi pensai di star cadendo in depressione o chissà cos’altro, infondo stavo aspettando il figlio dell’amore della mia vita che, tra parentesi, mi aveva mollato senza saper nulla. Steve non faceva altro che tranquillizzarmi e dirmi che era normale, Dakota mi prendeva continuamente in giro per i miei sbalzi d’umore, i miei genitori non facevano altro che darmi consigli su come far crescere mio figlio una volta che fosse nato. Era una situazione assurda per quando bella. Questa nuova gravidanza -invece- era diversa, in un certo senso persino più tranquilla e forse tutto era dovuto al fatto che ci fosse Robert al mio fianco, il vero padre del bambino che portavo in grembo. Per quando in quel momento lo odiassi perché mi stava facendo fare tardi dovevo ammettere che se la stava cavando alla grande. Non perdeva mai la calma, mi accontentava in tutto e se la notte lo chiamavo con chissà quale voglia lui sorrideva, mi baciava la fronte e ripeteva “è bello poter vivere tutto questo con te” ed io mi sentivo la donna più fortunata del mondo. Mi stava viziando e ne ero contenta, anche se certe volte avrei voluto dire “Ehi amore, sono incinta non malata” ma era così dolce che proprio non ci  riuscivo così il più delle volte lo assecondavo.
“Mamma?”
“Dimmi amore”
Joy si sedette al mio fianco e mi toccò la pancia che iniziava a vedersi, d’altronde stavo al 5° mese.
“Adesso andiamo dal dottore?” chiese
“Si, se tuo padre si sbriga”
“E ci fa vedere se avrò un fratellino o una sorellina?”
“Oh beh questo dipende tutto da lui” le spiegai accarezzandole i capelli “Tu vorresti che fosse un maschietto o una femminuccia?”
“E’ uguale” disse scrollando le spalle e mettendo su un tenero broncio.
“Cosa c‘è che non va amore? Non vuoi venire con noi? Se vuoi ti portiamo da zia Ota” negò con il capo facendo un piccolo sbuffo con le labbra.
“Voglio venire con voi”
“E allora perché sei così triste?” mi guardò per qualche secondo come a decidere se dirmi o meno qualcosa.
“Sai che puoi dirmi tutto vero? È sempre stato così”
“Quando il mio fratellino o la mia sorellina nascerà, mi vorrete sempre bene come adesso?” mi si strinse il cuore a quella domanda, come poteva chiedermi una cosa del genere? Sorridendo la misi sulle mie ginocchia e la strinsi forte a me.
“Ma certo sciocchina. Io e papà ti vorremo bene sempre come adesso. Non dubitarne mai ok?”
Mia madre mi aveva detto che prima o poi Joy si sarebbe sentita minacciata dal fratellino, ma mi aspettavo che succedesse una volta che fosse nato, certamente non durante il corso della gravidanza. Evidentemente, io o Robert avevamo fatto qualcosa di sbagliato, forse uno dei due aveva dato troppe attenzioni al mio pancione quand’ era  nelle vicinanze o dato un abbraccio in meno a lei. Dovevo dirlo a Rob, spiegargli tutto in modo che la mia bambina non si sentisse esclusa o messa da parte, infondo aveva solo 5 anni.
“Si ma se io avrò un fratellino allora papà vorrà più bene a lui perché è maschietto e perché potrà giocare a calcio o vedere con lui quelle scifez… quelle cose che vede lui in tv” spiegò triste.
“Non succederà amore mio, fidati”
“Ok, ma se nasce una femminuccia, allora  tu e la zia Ota darete tutti i miei vestitini a lei e zia le comprerà tante caramelle e a me poche”
“Joy, amore della mamma, ascoltami bene ok?” annuì con il capo guardandomi con quegli occhioni così simili ai miei.
“Ti ho detto che io e il papà ti vorremo bene sempre e sai perché? Perché tu sei la nostra principessa, la più grande della casa e quando nascerà il fratellino o la sorellina non cambierà nulla. Zia Ota ti porterà sempre tante caramelle e i tuoi vestitini non te li toglierà nessuno, ne compreremo altri nuovi. Se invece nascerà un fratellino il tuo papà non vorrà più bene a lui e sai perché?”
“No, perché?”
“Perché tu sei la sua piccola peste, quella che ogni sera gli fa il massaggino perché è stanco o gli prepara le torte con me perché gli piacciono i dolci” e finalmente la vidi sorridere e tornare quella di sempre.
“Me lo prometti?”
“Promesso pulce” dissi avvicinandomi a lei e facendo scontrare il mio naso con il suo. Ridacchiò.
“Te lo prometto anche io scricciolo, ora vieni qui e dammi un bacione” aggiunse Robert spuntando dal corridoio. Joy gli si catapultò tra le braccia e Rob la strinse forte a se lanciandomi un’occhiata.
“Sei fantastica” mimò con le labbra.
“Anche tu” risposi alzandomi dal divano.
“Bene, ora che papà ha fatto e tutti siamo felici, andiamo dal dottore? Siamo in ritardo di ben 15 minuti”
“Siiiii” esultò Joy mentre Robert mi fece una linguaccia.

______
“Secondo te tra quanto ci faranno entrare?” mormorò Robert per la quarta volta. Sbuffai.
“Non ne ho idea Robert, ci sono 4 visite davanti a noi. Magari se tu avessi fatto presto adesso staremo già dentro”
“Ok, forse è meglio che sto zitto”
“Esattamente” lo appoggiai facendo ridacchiare Joy.
Purtroppo dopo neanche 5 minuti…
“uff non ce la faccio più ad aspettare” mi veniva da ridere ma cercai di trattenermi. Ogni qualvolta venivamo dal ginecologo Robert si agitava. Era peggio di una donna all’ultima visita prima del parto.
“uffa papà!” esclamò Joy facendomi ridacchiare.
“Persino tua figlia ti ha richiamato amore”
“Scusa” disse stampandomi un bacio sulle labbra e accarezzandomi la pancia.
“Oggi avremo l‘onore di capire se sei un maschietto o una femminuccia?” disse rivolgendosi direttamente al pancione “Così mi faccio un‘idea di quello che mi aspetta”
Alzai perplessa un sopracciglio. Lui ridacchiò toccandosi i capelli.
“Mi spieghi?”
“Beh se è una femminuccia, dovrò prepararmi psicologicamente perché sarete tre contro uno. Sono sicuro che con il passare degli anni non sarà una gran cosa” scoppiai in una risata fragorosa e la signora al mio fianco mi imitò.
“Se, invece, è un bel maschietto allora saremo 2 contro 2 e la mia futura vita sarà più tranquilla” concluse mentre la sottoscritta continuava a ridere. Impacciato mi diede un piccolo colpo sul braccio.
“Smettila di ridere, mi preoccupo solo per la mia salute mentale”
“Non ce ne bisogno amore” dissi per confortarlo “La tua salute mentale è già in condizioni pietose” aggiunsi poi beccandomi un’occhiataccia.
Era bello scherzare in quel modo con lui, era come se ci conoscessimo da qualche mese e non da diversi anni ormai. Constatare che con il passare del tempo il rapporto tra noi non cambiava mi faceva sentire serena. Con molte probabilità avremmo continuato a scherzare in quel modo anche quando saremmo stati dei nonnini coi capelli bianchi.
La dottoressa aprì la porta e ci fece segno di entrare.
“Alleluia!” esultò il mio futuro marito. Gli diedi un colpetto sulla spalla scuotendo la testa divertita. In quel momento mi venne in mente il giorno della prima ecografia.

Eravamo arrivati da poco dalla dottoressa Smith, quel giorno ci sarebbe stata la prima ecografia perciò attendevamo impazienti il nostro turno. Ero felice che questa volta ci fosse Robert al mio fianco, mi sentivo felice, sapevo che avrei potuto contare su di lui sempre, in qualsiasi momento, ma soprattutto ringraziavo il cielo per avermi dato la possibilità di rimediare all’errore di tanti anni prima. Avevo intenzione di renderlo partecipe di ogni piccolezza della gravidanza, in modo da fargli vivere in pieno quella parte dell’essere padre che a lui era tanto mancata.
“Kristen entra pure” disse la dottoressa facendo capolino in sala. Sorrisi raggiante e afferrando la mano di Rob mi avviai verso di lei. Robert era un fascio di nervi, lo notavo dalla sua postura rigida, dalla mascella serrata e dalle mane che torturavano continuamente i suoi poveri capelli.
“Ehi, sei agitato papà?” chiesi accennando un sorriso.
“Pff!” esclamò da finto indignato “Non sono affatto agitato”
“Ah no?”
“Ok, un pochino” borbotto, non smisi di fissarlo e attesi paziente la sua resa “Eh va bene. Sono agitatissimo, non sto nella pelle” gli stampai un bacio sulle labbra e prima che potesse dire altro mi misi sdraiata sul lettino.
“Come stai Kris? Sono contenta di rivederti” sorrisi a Caroline, che oltre ad essere la mia ginecologa, era anche una grande amica.
“Ed è un piacere conoscere te Robert”
“Piacere mio” si strinsero la mano e nel mentre io mi tirai su la maglietta.
“Emozionati?” annuimmo in contemporanea e lei iniziò a spargere sulla pancia ancora del tutto piatta (fatta eccezione per una piccola sporgenza davvero invisibile) il solito liquido. Accese lo schermo alla mia destra e iniziò a muovere quell’ aggeggio, del quale non ricordavo mai il nome,  sulla pancia. Automaticamente i miei occhi si mossero verso il monitor. Robert mi afferrò la mano stringendola forte per poi portarla alla bocca e depositargli un tenero bacio.
“Da quanto sei incinta?”
“Undici settimane” risposi prontamente e proprio in quel momento comparve sullo schermo l’immagine.
Caroline iniziò a spiegarci passo per passo tutto: dov’era la testolina, le braccia, i piedini.
“Adesso è girato di spalle” spiegò “Questo che vedete è il sederino” sorrisi emozionata, i miei occhi iniziarono a farsi lucidi e quando guardai Robert mi resi conto che anche i suoi lo erano.
“E’ piccolissimo” farfugliò incredulo “non riesco a credere che quello sia…sia il mio bambino”
“Beh si, adesso è lungo 5 o 6 cm. Settimana dopo settimana vedrai che si allungherà sempre di più. Nella prossima visita sarà già tutto più chiaro”
“Possiamo sentire il battito?” chiesi e lei annuì.
“Ovviamente” e improvvisamente si diffuse nella stanza il suono del suo piccolo cuore. Bum, bum, bum… magnifico!
“E’ forte!” esclamò la dottoressa “Lui o lei che sia è davvero in ottima forma”
Sentii Robert sospirare di sollievo e sorridere incantato. Cielo, non l’avevo mai visto così!
“Ti amo” sussurrai avvicinandomi al suo orecchio mentre mi ripulivo la pancia.
“Mai quanto me mammina”


“Ciao Caroline” salutammo quasi in contemporanea io e Rob.
“Ciao ragazzi. Oh, c‘è anche Joy!” esclamò entusiasta “Come sei cresciuta tesoro. Me lo da dai un bacino?” mia figlia si avvicinò a lei timida e le scoccò un sonoro bacio sulla guancia per poi tornare dal padre.
“Finalmente la pancia inizia a vedersi eh? Siamo pronti per scoprire il sesso?” annuimmo tutti insieme ed io mi accomodai, come sempre, sul quel piccolo lettino.
“Speriamo che questa volta ce lo permetti. Joy non è stata così difficile” blaterai tra me.
“A che mese si è mostrata?” chiese Robert mentre si accomodava al mio fianco con in braccio la piccola.
“A 3 mesi si vide già chiaramente che era una bella femminuccia”
“Beh allora incrociamo le dita, può essere che questo sia un giorno fortunato” si intromise la dottoressa spargendo sulla pancia il liquido e iniziando a muovere il solito strumento.
“Essendo alla ventesima settimana ” iniziò Caroline “Il bambino è già completamente formato, o quasi. È lungo circa 20 - 25 cm e la colonna vertebrale è completamente definita così come l‘apparato uditivo”
“Questo significa?” domandò Robert.
“Questo significa che il bambino riesce a riesce a percepire tutti gli stimoli esterni”
“Vuol dire che è in grado di sentirci?” la dottoressa ridacchiò ed io con lei.
“Non proprio Robert” imbarazzato si torturò nuovamente i capelli e nello stesso momento Joy iniziò ad agitarsi sulle gambe del papà.
“Che c‘è amore?” chiesi curiosa.
“Allora avrò una sorellina o un fratellino?”
“Ora vediamo” le rispose Carl sorridendole dolcemente.
Armeggiò sulla mia pancia per qualche minuto, senza mai togliere gli occhi dal monitor mentre io cercavo di cogliere qualche indizio dalla sue espressione. Quando la sentii ridacchiare reclinai la testa di lato.
“Niente, questo piccolino è un vero birbante” affermò scuotendo la testa. Sospirai.
“Non vuole rivelarci nulla neanche questa volta?” domandò Robert sospirando con me.
“A quanto pare vuole farvi una sorpresa”
“Uffa, è cattivo!” esclamò Joy mettendo su il suo solito broncio.
“Maschio o femmina che sia, avrà senza dubbio un bel caratterino” aggiunsi io avvilita eppure nello stesso tempo divertita da tutto quel mistero.
“Oh!” esclamò all’improvviso Caroline accennando un sorriso.
“Cosa c‘è?”
“si sta voltando. Speriamo che non cambi idea” i miei occhi si proiettarono sullo schermo e quando il bambino fu completamente voltato sorrisi raggiante. Non c’era bisogno che la dottoressa confermasse la mia ipotesi, era chiaramente visibile che stavo aspettando un bel bambino. Un maschietto.
“Cos‘hai mamma? Perché piangi?” mi chiese Joy. Mi toccai la guancia stupita, neanche mi ero accorta di aver cominciato a piangere.
“Qualcosa non va?” Rob era preoccupato, ma scossi la testa, sorridendo.
“E’ un maschietto” affermai  asciugandomi gli occhi.
“Cosa?” lanciò un’occhiata alla dottoressa per averne la conferma.
“Un bel maschietto. Guarda qui, non c‘è ombra di dubbio” spiegò indicando lo schermo.
Gli occhi di Robert cominciarono a brillare di una strana luce e quando Joy lo guardò in viso lui le sorrise baciandogli una guancia e stringendola a se.
“Avrai un fratellino amore. Un bellissimo fratellino” le mormorò con voce commossa. Mia figlia sorrise raggiante.
“Evviva” esultò “I vestitini sono ancora tutti miei!”
A quell’esclamazione scoppiammo a ridere tutti ed io non potei far altro che scendere dal lettino e scompigliarle i capelli, non prima di averla stretta a me.
“Eh si, tutti tuoi” la rassicurai incrociando lo sguardo, ancora emozionato, del mio futuro marito.


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Allora tesori come state?
Finalmente la famiglia Pattinson è al completo: c'è una mamma, un papà, la piccola Joy e tra qualche mese anche un bel maschietto (il nome lo scoprirete prossimamente xD)
Che dire? Ormai siamo quasi alla fine ed noi ci teniamo a ringraziare tutte voi: per le recensioni, i consigli, le critiche costruttive, l'affetto, l'incitamento.
E' sempre un piacere leggere le vostre recensioni quindi vi prego, non smettete =P
Un grazie di cuore anche a tutte le lettrici silenzione che comunque hanno aggiunto la storia tra le preferite, seguete e da ricordare.
Ci vediamo al prossimo capitolo della norstra Marty *-*

Nusia Efp
Martybet Efp






Nusia&Marty
   
 
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