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Autore: JKEdogawa    20/07/2011    2 recensioni
Continuano le avventure di Pamela Deletti. Per chi non la conoscesse lei è una semidea, ma non una qualunque. E' nata da un figlio di Poseidone e una figlia di Atena. Chiedo scusa in anticipo ai fan di Pery Jakson se rimarranno delusi, ma in questo racconto lei si ritroverà in un certo castello inglese...
Solo una richiesta... recensite! Grazie!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita da mezzosangue: la serie'
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Mi stò chiedendo sempre più come faccio a cacciarmi in queste situazioni. NON è NORMALE! Nemmeno per un mezzosangue mitologico. Mi venissero a cercare? No, mi ci butto io come se niente fosse… scusate… torniamo alla storia.
Ero scioccata dalla testimonianza di Tom, insomma, me lo dovevo immaginare. Ma chi poteva pensare che Voldemort e il nostro “amico” Crono si conoscessero?
- Il mio collega titano mi ha chiesto di farti fuori. Non per miei interessi personali, ma non si declina mai la richiesta di un amico. È anche vero però…- disse Riddle
- Pochi giri di parole! Arriva alla richiesta di raccontarti tutto, io ti minaccio e ti dico che non se ne parla, così siamo felici tutti!- gli risposi
- Non funziona proprio così, comunque… ti va di unirti a me nell’eterna lotta contro Potter?-
- Proprio tutta la manfrina?! Sigh… non ci pensare nemmeno!- agitai un po’ la spada come ad intimorirlo
- Non so se hai capito, ma era una domanda retorica… ti ordino di unirti a me nella lotta contro Potter!-
- E io ti ripeto NON SE NE PARLA! Se abbiamo finito questa pantomima io dovrei andare…-
- Fammi pensare… NO! Se vuoi ti presento il mio animaletto da compagnai… sa essere molto persuasivo…-
- Lo conosco, mi dispiace… te la sei cercata!- mi lancia contro di lui pronta a colpirlo con la spada.
Consiglio a tutti quelli che hanno una spada: non provate mai a colpire un ricordo, è come passare attraverso un fantasma.
Sembrava di essere passati sotto una doccia gelata. Lui mi guardò con un ghigno sicuro.
- Come puoi notare io sono molto avvantaggiato. Mi dispiace… preferisci il mio amico?- iniziò a sibilare qualcosa e ora sì che ero nei guai.
Il basilisco usci dalla sua tana, io mi voltai di scatto e guardai il suo riflesso nella lama di Excalibur. Feci in modo di guardare la sua pancia, ma nel muovermi vidi anche la testa e… gli occhi chiusi?
- Perché ha gli occhi chiusi?- chiesi a Tom
- Oh, sì, quello… gli ho chiesto di chiuderli per rendere la battaglia più interessante…- mi rispose soghignando
- Se vuoi ridere, puoi farlo!- lo esortai voltandomi
- Davvero?! Che bellezza!- avete presente le risate malvagie del tipo “Mwahahaha”? Bene… era uguale.
- A noi due vermone… senza offesa!- dissi guardando la pancia del serpente gigante che stava per schiacciarmi
Un mistero è celato e uno solo lo risolverà … ci mancava solo l’oracolo di Torre delle Stelle, anche se mi fece venire in mente che io non potevo sconfiggere il Basileisco, toccava a Harry.
Ottimo, e adesso?
Continuai a guardare la sagoma verde avvicinarsi mentre io mi allontanavo strisciando i piedi, la scelta peggiore. Il tallone colpì una mattonella fuoriposto e caddi lunga distesa sulla schiena, la spada mi scivolò dalle dita e andò a diversi metri di distanza da me.
- Fai quel che devi, mio fedele compagno!- disse Voldemort al Basilisco. Il serpentone si diresse verso la spada e ci spruzzò sopra del veleno- credevo che l’avvertimento nella foresta ti fosse servito! Mi sbagliavo… il bronzo celeste si scioglie come burro quando viene a contato con il veleno del Basilisco!-
Rimasi a guardare colpita e amareggiata, poi mi venne in mente…
- Excalibur! Ritorna!- ordinai, la spada come se niente fosse si scrollo dal veleno verde del Basilisco e mi volò in mano
- Che cosa?- abbaiò Tom
- Ti ho colto alla sprovvista, eh?!-
- Basilisco, ritorna! In realtà ti devo ringraziare… mi hai fatto capire una cosa…-
- Uh… Oh…-
- Ora so che dentro di te scorre il sangue di Artù, combattente valente, non c’è che dire… ma dentro di te c’è anche il sangue di Ginevra la traditrice, sua moglie che lo tradì con Lancillotto. Ora a rigor di logica, anche tu saresti capace di tradire come lei…-
- Ragionamento sensato, ma non ci conterei troppo! Tendo ad essere diversa dai miei parenti…-
- Sicura? Ne sei fermamente convinta?-
- Abbastanza… ma potrei cambiare idea…-
- E cosa ti farebbe cambiare idea?-
- Per primo dovresti riportare Ginny al dormitorio, sei ancora troppo debole per sostituirti a lei. Secondo dovresti dirmi come far ritornare movente Lucario e spiegarmi come hai fatto ad architettare questa grande trappola.-
- Mm… si può fare… accetto… ti spiegherò subito come ho usato il mio brillante intelletto a scopo malvagio: ho usato Ginny per avvicinarmi a Lucario e prendere il controllo su di lui, poi ho chiamato il basilisco e ho fatto in modo che rimanesse pietrificato, poi ho ripreso il controllo su Ginny e con il Basilisco vi ho portati nella foresta proibita sciogliendo con il veleno del basilisco la tua spada di bronzo celeste, non pensavo che trovassi Excalibur, ma meglio così mi viene da dire… poi sono venuto qui ad aspettarti sperando in un tuo sì…-
Avevo raggiunto il mio scopo, Tom era così preso dall’autoelogiarsi che non aveva capito il mio piano. Lo lasciai parlare, poi riprese il controllo su Ginny e mi raggiunse.
- Sono pronto, torniamo su…- mi disse con la voce della ragazzina
- Ottimo!- esultai anticipandolo verso l’uscita
Raggiungemmo Ezechiele che si stava tranquillamente levigando gli zoccoli(che razza di satiro custode mi sono ritrovata…). Mi guardò, poi il suo sguardo si posò su Ginny Riddle e si tirò su i pantaloni il più velocemente possibile dicendole:- Tu non hai visto niente!-
- Lo sa…- lo rassicurai io poi gli bisbigliai all’orecchio- stai dietro di lei…-
Giunti fuori mi voltai verso Riddle sorridendo compiaciuta. Zik parve capire senza parole e bloccò Ginny alle spalle, io le strappai il diario dalle mani e lo buttai nel gabinetto di Mirtilla(poverina, le ho trapassato la testa). La ragazzina perse i sensi e Ezechiele la prese in braccio.
- Perfetto, ora andiamo!- gli dissi dirigendomi verso la porta del bagno- Strano, non mi ricordavo così la storia… si vedrà…-
Saranno state le 5 e mezza quando arrivammo ai dormitori. Lasciammo Ginny nel suo letto e ci dirigemmo a recuperare Lunario.
Pietrificati. Proprio come aveva detto Riddle. Accidenti, l’unico modo per liberarlo era il siero di Mandragola e erano ancora troppo giovani.
Il sole stava incominciando a salire, illuminando la statua Lunario. Cosa fare? Guardai Ezechiele sperando che conoscesse qualche canzoncina con il flauto di Pan per cambiare la situazione.
- L’ambrosia?- gli chiesi dopo che mi disse che non aveva il flauto con se
- No, è magia non mitologia… non funzionare!- distrusse così tutte le mie speranze
Excalibur sembrava quella più convinta, io pensavo che cercasse di scappare perché continuava a tirare verso l’alto. Alla fine cedetti, ma non voleva scappare, voleva farsi da specchio.
La luce del primo mattino la colpì, io la ruotaiin modo che il raggio creato colpisse Lucario e…
- Dove sono?- chiese scombussolato riprendendosi
- Nel bagno dei ragazzi…- gli risposi
- E come ci sono finto?-
- Non ti ricordi?! Immaginavo…. Vedi è una storia un po’ lunga…-
Gli raccontammo quasi tutto e gli spiegammo chi eravamo.
- Ma perché una semidea e un satiro dovrebbero venire qui?- la domanda mi stupì
- Non lo sai?! Chirone ci dovrà molte spiegazioni… comunque… tu sei un semidio nato da un mago e dalla dea della magia Ecate… siamo qui per proteggerti…- gli dissi
- Caspita…- fu la sua unica risposta
   
 
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