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Autore: Lilianne    21/07/2011    3 recensioni
Abigail.
Abigail Collins.
Lei, la più famosa organizzatrice di matrimoni di tutta New York City.
Lei, con uno Starbucks fra le mani, un paio di Jimmy Choo ai piedi e una Birkin sotto il braccio.
Lei, che riesce a coronare i sogni di ogni coppia innamorata all'altare.
Lei, sempre con il sorriso stampato sulle labbra.
Lei, che tiene alla sua carriera più di ogni altra cosa al mondo. Lei, che lavora con l'amore e ancora non ha nessuno da amare...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Orange Blossom
 

 
Varcai la soglia di vetro del mio ufficio urtando la maniglia forzatamente come ogni mattina che Dio metteva in terra.
Avanzai a passo svelto fra i corridoi rosa di tutto il piano.
Di tutto il MIO piano. Quel piano che mi ero guadagnata dopo anni e anni di duro lavoro e sacrifici in quella stupenda città che il mondo chiamava New York. Non c’era cosa più bella che svegliarsi al mattino e camminare rapidamente su paio di tacchi Jimmy Choo, avvolta nel proprio trench nero di Chanel, affacciandomi svogliatamente per ogni ufficio presente fino ad arrivare al mio, sorseggiando un frappuccino di Starbucks bollente.
<< Signorina Collins, c’è una chiamata per lei sulla due! >>
La voce pimpante della mia segretaria, Lisa, spiccava fra  il chiacchiericcio generale corrente.
<< Chi mi cerca? >> le chiesi posando sulla mia scrivania la Birkin in pelle grigia che tenevo sotto il braccio.
<< è il signor Harris, dice che i fiori di ibisco che lei aveva ordinato arriveranno tra due giorni! >> dichiarò gridando dalla stanza accanto.
<< Come sarebbe a dire! Mi servono assolutamente per domani! Vorrà dire che andrò io stessa a ritirarli! >> sbuffai senza nemmeno sedermi diretta all’ ingrosso del fioraio a dir poco inviperita.
<< Il matrimonio degli Swanson è domani e non abbiamo i fiori! Ma si può? >> farfugliai mentre mi dirigevo all’ascensore letteralmente imbestialita a causa del mio personale poco efficiente.
Solitamente non ero una persona scontrosa, anzi, cercavo di mostrarmi sempre gentile con i miei collaboratori, ma in quel periodo qualcosa non andava per il verso giusto, nonostante la mia vita fosse praticamente perfetta! Insomma, avevo la fama per essere la più brava organizzatrice di matrimoni di tutta New York,  eppure, quasi alla soglia dei 28 anni non ero ancora riuscita a trovare l’uomo giusto per me!
Una volta fuori dall’enorme palazzo, inforcai i miei occhiali da sole scendendo dalle scale e immediatamente feci segno ai taxi gialli che passavano di fermarsi alzando la mano.
Niente da fare. Nessuno sembrava prestarmi un minimo di attenzione.
Decisi di incamminarmi a piedi. Ero in folle ritardo e non potendo permettermi di aspettare ancora mi precipitai sulla strada attraversandola.
<< Cazzo, ho poco tempo ho poco temp….ahhhhhhhh!! >>
Urlai improvvisamente alzando gli occhi, notando che un furgoncino bianco si stava dirigendo nella mia direzione a tutta velocità.
Inaspettatamente qualcuno si precipitò sopra di me gettandomi sopra l’asfalto nero bollente della carreggiata.
Non so come, ma mi ritrovai con un peso di circa ottanta chili addosso.
<< E sta’ un po’ più attenta stupida! >> schiamazzò un omaccione con tanto di cappellino da baseball e baffoni da sparviero seduto alla guida del furgone.
<< Ma stia zitto lei! >> strillò di rimando il ragazzo sopra di me.
Era un uomo. Ad occhio e croce avrà avuto una trentina di anni. Capelli corti e scuri. Occhi color nocciola e un sorriso a trentadue denti così splendente da far svenire. Mi ritrovai questo sconosciuto ad un palmo dal naso.
<< Scusi ma lei chi è? >> domandai per quanto la “zavorra” e l’incredibile botta alla testa appena subita me lo permettessero.
<< Sono Joe, l’uomo che le ha soltanto salvato la vita >> dichiarò lui scostandosi da sopra il mio corpo ancora a terra e privo di ogni forza.
Un dolore lancinante alla testa irruppe giusto nel momento in cui, il ragazzo mi aiutò a rialzarmi, ma si rese conto che fu un tentativo inutile.
<< Quanti sono questi? >> chiese lui sorridendo e mostrandomi due dita sollevate. Almeno, così sembravano.
<< Due? >> risposi io ancora più scombussolata di prima.
Lui fece cenno di no con il capo divertito e sfilò dalla tasca dei suoi jeans scuri il suo cellulare…
 
 
 

 
 
Piccoli pensieri:
Ebbene si, ne ho scritta un'altra!
Siccome ne ho poche in sospeso….( fa la battuta ironicamente! )
Mi è venuta in mente stanotte perchè non riuscivo ad addormentarmi a causa dei tuoni e del rumore della pioggia!
Spero che questa nuova long sia di vostro gradimento, anche se ispirata da un film molto famoso che credo ogni persona su questa terra abbia visto! ( però non vi svelo qual è! ahahhahh )
Fatemi sapere che cosa ne pensate, se vi fa schifo, se l’adorate, se vi è venuto il conato di vomito nel leggerla, se è carina, se è scritta bene, se è scritta male, se devo continuare, non lo so, RECENSITE a vostro piacimento!
Baci

Cri
  
  
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