Era una serata normale per tutti, o almeno, lo era per tutti gli altri del gruppo tranne Jimmy e Robert. Non perchè il fondatore e il cantante fossero i più “in vista del gruppo” (perchè purtroppo, diciamocelo, vengono nominati maggiormente rispetto agli altri), ma per un fatto che probabilmente cambiò (o almeno, migliorò) le loro vite. Erano in un hotel, per via del tour. Dopo cena si erano riuniti tutti nella grande camera che condividevano. Non erano ancora ubriachi, né fatti, o altro. John Paul e Bonzo stavano strimpellando qualcosa, mentre Robert fumava una sigaretta al pian terreno, e Jimmy beveva dalla bottiglia di Jack Daniel's che aveva raccomandato a un facchino, appena arrivati all'hotel. Quella sera Jimmy si sentì tagliato fuori. Non nel senso che gli altri non lo cagassero o non gli parlassero, no. Erano amici come sempre, ma sentiva che doveva succedere qualcosa. Ecco, più o meno la sensazione era quella. Appoggiò la bottiglia per terra, e sgusciato fuori dalla stanza si diresse in bagno. Sì, in quell'hotel c'era un bagno incorporato in ogni stanza, ma Jimmy, trascinato dalla sua voglia di scoprire, inconsciamente decise di farsi un giro. Dopo aver fatto tutto, tirato su la cerniera dei pantaloni, ed essersi lavato le mani, aprì la porta della cabina, e davanti a lui si ritrovò Robert, con uno strano ghigno. Sì, era una specie di ghigno. Si sarebbe detto il contrario, vero? Che Jimmy avesse pedinato Robert e se lo fosse ritrovato davanti, al cesso. Pedinato, non era certo che l'avesse pedinato. Magari era solo una strana coincidenza, ma con lo strano e con lo speciale, Jimmy ci conviveva tutti i giorni, e gli piaceva. C'era intesa tra loro, ma Jimmy capì solo più tardi per cosa Robert l'avesse pedinato (o per cosa quella strana coincidenza li avesse fatti incontrare).

«Ciao, Robert» disse Jimmy.

«Pagey» Robert pronunciò il nomignolo molto lentamente, e con tutta la dolcezza possibile.

«Cosa ti porta da queste parti?» cominciò a capire, e qualcosa in lui si scatenò. No, non era un peto. E qui Jimmy si sentì stupido. Andiamo, lo sapevano entrambi per cos'erano lì. Robert si avvicinò, e Jimmy fece lo stesso. Passarono da un bacio dolce a uno di quelli che se non ti reggi ti buttano a terra. Poi le mani di Robert scesero, e cominciarono ad aprire la cerniera dei pantaloni di Pagey.

«Qui?» chiese ancora molto stupidamente Jimmy.

«Non ti piace?» chiese Robert fermandosi, anche se ormai la sua mano era dove voleva che fosse. Jimmy, aspettò un attimo prima di rispondere. Non sapeva se Robert si riferisse a quello che stavano facendo, o al posto in cui lo stavano facendo. Comunque, la domanda di Pagey riguardava il posto, perchè quello che stavano facendo andava benissimo. Così, decise di evitare di spiegare a Robert quello che intendeva, e per non fargli pensare che non volesse farlo disse:

«Qui va benissimo.» Così chiuse la porta a chiave, e si abbandonò completamente a Robert, che stava eslporando il suo corpo, (anche se in realtà, grazie ad alcune occasioni, aveva già intravisto qualcosa).

La mattina seguente Jimmy si risvegliò nel bagno, con Robert immerso nel sonno appoggiato sul suo torace. Un sorriso gli increspò le labbra. Si strinse a sè Robert, e gli baciò la fronte. Jimmy non aveva paura, ed era convinto che neanche Robert l'avesse. Forse non ne provava per questo motivo, o forse semplicemente perchè lo amava. Perchè si amavano. I paparazzi, la televisione, il gossip, nessuno avrebbe potuto rovinare o sciupare la loro storia. Jimmy non sapeva quando questa storia fosse cominciata, ma era sicuro che fosse la cosa più bella della sua vita; insieme al rock n'roll, ovviamente.