Un
saluto a tutti, cari estivi lettori!
Quell’esame
che mi tormentava è ormai preso! Ora sono finalmente un uomo libero! EVVAI!
Ora
che le nubi sul mio capo si sono diradate, posso lasciare che l’estate mi
illumini come si deve: a mente sgombera si fantastica meglio! È un periodo che
sono molto ispirato, e state per leggere appunto un suo frutto; spero di
realizzare anche qualche altra storia prima partire per le vacanze!
Riguardo
questa, ho avuto l’idea di partenza da una scena di un certo cartone animato, scena
qui riproposta, quindi se vogliamo si tratta di una trasposizione in Fairy Tail
di qualcosa non mio. Del resto sarà capitata anche a voi di accorgervi che una
certa scena o una certa canzone possa riadattarsi alla grande con altri
personaggi di altri contesti: semplicemente non ho resistito alla tentazione di
farlo ^__^
Buona
lettura allora!
PS:
GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!
PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!
Serata speciale a
Fairy Tail!
In
occasione dell’equinozio di primavera, su idea del master Makarov, la gilda mette
il suo grande salone a disposizione della città di Magnolia per un gran ballo!
Una
festa con musica, danze, aperitivi e stuzzichini, tutto spesato, offre Fairy
Tail!
Che
si trattasse di una semplice simpatica trovata per divertirsi un po’, o di un
modo del master per spegnere le ire della cittadinanza per i danni causati
durante la festa di compleanno di Cana Alberona di un paio di mesi prima (a
volte si dice alcol a fiumi, a volte bisognerebbe dire a oceani…), l’evento era
stato salutato da tutti con gran trepidazione!
In
particolare da quelli che avevano un certo qualcuno con cui non sarebbe loro dispiaciuto
un romantico ballo in abito da sera!
Si,
perché come ad ogni ballo che si rispetti, ci sarebbero state dame e cavalieri,
e più bella la dama, o più bello il cavaliere, più bella figura si fa, si sa!
Il
master era stato molto chiaro su questo punto.
“Ricordate, potete anche
venire solo a mangiare qualcosa e fare quattro chiacchiere, non è obbligatorio presentarsi
con qualcuno al ballo; a meno che non abbiate qualche amico burlone (per non
dire cretino…) che vi prenderà in giro se finirete col restare soli.” disse
scherzosamente.
“Ehi, Macao! Tu con chi ci
vai al ballo, la tua ex-moglie? Eh eh
eh!”
“Vai al diavolo!”
“Grazie Wakaba per questo
ottimo esempio… Non è una gara mi sono spiegato? Non c’è nessun premio tipo “I
più belli della festa” o “Quello non ha una ragazza, che sfigato!”, e cose
così. Quindi non voglio vedervi sudare quattro camice per trovare una compagna
a tutti i costi!”
Subito partirono le urla e il
via vai disperato dei suoi esagitati ragazzuoli e ragazzuole…
“Io sono libera! Sono
libera!”
“Se non trovo una ragazza con
cui venire sarò uno sfigato!”
“UN VERO UOMO A UN BALLO CI VA CON UNA RAGAZZA!”
“LEVI! VIENI CON ME AL
BALLO!”
“Jet, Droy, calma…”
“Charle che ne dici se…”
“VATTENE VIA TU!”
Il master sospirò: “Ci
rinuncio…”
Quella
sera, per far posto alla tanta gente che sarebbe intervenuta, gran parte dei
tavoli erano stati rimossi, mentre altri erano stati addossati alle pareti e
reggevano un lunghissimo buffet ben fornito e appetitoso. Gli ospiti potevano
sedersi un po’ qui un po’ là, sulle sedie e piccole panche messe a disposizione,
o anche agli sgabelli del bar, sempre aperto per tutta la serata.
Sul
palcoscenico, Mira e la sua band intrattenevano i presenti con la musica.
C’era
molta gente: quasi tutti i membri della gilda e un bel po’ di coppiette e gente
in vista di Magnolia, oltre che qualche curioso venuto lì per adocchiare
ragazze in abito da sera o per i tramezzini alla salsa di pesce volante (non
doveva certo fare la fila per prenderne...).
“Forza
Loki, siamo in ritardo!” fece Lucy trascinandoselo per la manica della giacca.
“Aspetta, devo fare il nodo alla cravatta!”
La
gilda era proprio tirata a lucido per l’occasione; lampade magiche volanti
illuminavano di tanti colori quella maestosa cornice, mettendo di buonumore
tutti.
Anche
se qualche scontento c’era…
“Ciao
Lu-chan!”
“Ciao
Levi! Allora, hai poi trovato un accordo con Jet e Droy?”
“Non
proprio…”
Il
primo si mise a braccetto da un lato, il secondo dall’altro… e poi si
guardarono ringhiandosi contro!
“Ora
Levi deve ballare con me!”
“Scherzi?! Il tuo turno era prima!”
“Ma è durato di meno del tuo!”
“Carta-forbici-sasso?”
“Sigh…”
Non
aveva voluto scontentare nessuno dei due, ma in certi casi non è per niente
meglio abbondare!
“Sasso
batte carta! Ho vinto!” –esultò Droy- “Vieni Levi!”
“Aiuto, Lucyyyyyy…” piagnucolò la turchina vedendosi trascinare di nuovo via in
pista.
“Povera Levi, meno male che io di cavaliere ne ho uno solo.”
“Forza Lucy!” –fece lo sbrilluccicoso spirito stellare- “Gettiamoci in pista e
strabiliamo tutti con la nostra abilità!”
“B-ballare?! D-davanti a tutti?!”
“Ehm, è questo che si fa ad un ballo…”
Lucy arrossì: “Ma veramente…”
“Andiamo! Brilleremo come supernove!”
“Mi
vergognooooo!”
Non
tutti avevano così tanta voglia di farsi vedere in pista; c’era anche chi
preferiva sorvolare il buffet con occhi di falco per aggiudicarsi l’ultima
tartina nel vassoio.
A
volte rischiava di finire male…
“MOLLALA!”
ruggì Cana.
“GIAMMAI!
UN UOMO NON RINUNCIA MAI ALL’ULTIMA TARTINA!”
“Voi
due, smettetela!” –li fermò il master prima che la cosa degenerasse- “Questo è
un ballo di gala, ci sono degli ospiti e dobbiamo comportarci bene!”
Detto
ciò, mangiò l’ultima tartina e camminò via, lasciandosi dietro le urla
contrariate di Cana ed Elfman!
Altre
volte invece, la situazione anziché precipitare, ristagnava…
“P-prendila
tu…” fece Arzack.
“N-no,
l’hai vista prima tu, quindi…” balbettò Bisca, tutta rossa.
“N-no,
io sono l’uomo quindi…”
“D-dai,
te la lascio, non fa niente…”
I
due, che erano riusciti ad invitarsi vicendevolmente con immensi sforzi,
restarono lì impantanati tanto a lungo che in pista non li si era proprio visti
fino a quel momento!
Riguardo
questa questione spinosa delle coppie (tralasciando i single incalliti), c’era
chi, pur di non far brutta figura, aveva dovuto ricorrere a qualunque mezzo…
“Gente,
guardate, guardate!” -urlò il piccolo Romeo, attirando l’attenzione di tutti-
“I miei genitori sono venuti insieme al ballo! Che bello, è come fossero
sposati di nuovo!”
Alle
sue spalle, Macao, già nervoso per il colletto stretto del vestito, scambiava
sguardi furiosi con una donna coi capelli neri e il codino, che cercava di
occultare un mestolo di legno nella fascia del vestito!
“Grrrr!”
“Grrrr!”
“Eh,
già, tutto tale e quale a quando erano sposati…” annuì Wakaba, che alla fine
aveva pure lui dovuto invitare la moglie, la quale, nell’ultimo giro di mazurca,
gli aveva pestato 14 volte i piedi (e sua moglie pesava forse 14 volte più di
lui…).
C’era
chi sin dall’inizio aveva avuto le idee chiare…
“Aaahh…
Basta Loki, ho bisogno di una pausa!” fece Lucy, appoggiandosi a un tavolo per
riprendere fiato.
“Anche
tu distrutta, eh Lucy?” fece Gray, incredibilmente tutto vestito, sedendosi
sulla prima sedia disponibile.
“Juvia
non ti lascia stare un attimo vero?”
“Infatti…”
“AAAAAAAAAAAAAAARGH!”
Col
rumore di un torrente imperioso (e geloso), Juvia arrivò a un palmo dal naso di
Lucy: “Gira a largo, rivale in amore! Lui ha invitato Juvia! Non te; Juvia!”
“Ma
chi lo vuole?”
“Beh,
non è che andata esattamente così…” commentò Gray.
Juvia lo fissava con due
occhi a forma di cuoricino e un sorriso puccioso.
Lui provò a far finta di
niente, ma alla lunga era impossibile.
“Ehm… Lasciami indovinare, vuoi…”
Non aveva manco finito di parlare che gli era saltata addosso stringendolo
tanto da affogarlo: “OH, GRAY! MA CERTO CHE VENGO AL BALLO CON TE!”
“Ehm… d’accordo…”
E
come poteva deluderla a quel punto?
Gray
sospirò…
“Gray!
I tuoi pantaloni!”
“ARGH!
MA COME?!?!?”
Ora
non poteva nemmeno distrarsi a ricordare che si ritrovava vestito elegante
sopra e scalzo e in mutande in basso?!
C’era
anche chi invece non aveva ricevuto proposte, ma in fondo non se ne curava.
La
piccola Wendy tipo, che, tranquilla e ordinata, guardava con un sorriso quello
che accadeva intorno: lei pure si era messa il vestitino buono, nel caso
qualcuno l’avesse invitata, ma timida com’era, le andava bene anche stare ferma
e lasciarsi contagiare da quell’ambiente così allegro.
“È
davvero una festa divertente, vero Charle?”
“Già,
così sembra.” disse la exsheed, che portava un fioco nuovo intorno la coda e un
piccolo diadema sulla testolina.
Alla
fine vestirsi eleganti non era poi risultato così sgradevole o difficile, se si
escludevano i mille pruriti di Macao o gli orripilanti calzini gialli sotto lo
smoking di Nab…
“Perché
dopo non balli con Happy? Dai, solo un giro!”
“Beh…
forse…”
“Charle!
Vuoi assaggiare un tramezzino alla salsa di pesce volante?”
“Ma il pesce volante fa schifo!”
“Davvero?”
Happy
lo addentò… e poi sputò via tutto: “Aye! Hai ragione!”
“… Ho cambiato idea…”
“Charle…”
Il
master osservava anche lui, seduto come sempre sopra il bancone del bar, dove
quella sera, in via del tutto eccezionale, a servire era il leggiadro Ecor,
visto che Mira era impegnata sul palco.
Si
aggiustò il papillon: “Eh eh, alla fine sembra che la mia iniziativa abbia avuto
successo.”
Lui,
che aveva una certa età (e che non era riuscito a convincere la ritrosa Polyushka…),
scrutava la sala, piena di volti familiari e non, ma ugualmente graditi. I suoi
ragazzi stavano proprio comportandosi bene per una volta!
Però
non poteva fare a meno di soffermarsi un po’ più di tempo sulla grande porta,
spalancata, sul fondo davanti a lui.
“Che
strano…”
Come detto prima infatti, non c’erano proprio tutti…
“Beh,
Natsu potevo immaginarmelo: lui non è fatto per certe serate eleganti… Però mi
chiedo dove sia Erza…”
Conoscendola,
si aspettava di trovarla lì addirittura in anticipo, pronta a sfoggiare uno dei
suoi ex-equip più sfolgoranti: lei era una che non sfigurava mai in nessuna
occasione.
Il
master si rivolse verso alcuni dei ballerini che giravano in cerchio sulle note
di pianoforte provenienti dai palco: “Ehi, Lucy, Gray, sapete qualcosa di
Erza?”
“No
a dire il vero.”
Una
risata fece drizzare le orecchie al vecchio!
“Oh oh oh, io credo di sapere perché non si è presentata!”
“Evergreen?”
La
Raijinshuu non poteva mancare, né poteva evitare di rendersi splendida per
l’occasione.
Tutta
coperta di nero e verde smeraldo, stivaletti coi tacchi alti, vestito con gonna
con lo spacco, fatto apposta per valorizzare le sue forme lì in alto, spalle e
schiena scoperte, scialle verde vaporoso, capelli freschi di parrucchiere, e
non aveva certo dimenticato i suoi ventagli, accessori che, a suo dire, le
davano ancora più fascino di quanto già non avesse!
“Siete
rimasti a bocca aperta, non è vero? Umpf!”
“Tu
sai qualcosa di Erza?”
“No,
non la sento da giorni, ma se vi state chiedendo che fine abbia fatto, io penso
semplicemente abbia voluto lasciare il campo alla vera reginetta di questa
gilda, com’era doveroso!”
Il
master alzò gli occhi per aria, immune alle sue vanterie: “Ma senti un po’…”
“Umpf,
sa, con una come me, credo non abbia voluto sfigurare!”
Certo
non si era aspettata davvero un tale risultato l’ultima volta che si erano
parlate, ma era contenta lo stesso.
“Questo ballo è l’occasione
perfetta perché tutta Magnolia si accorga della mia bellezza!”
“Ma non pensi ad altro che ad apparire tu?”
“Cara mia, il fascino c’è chi
ce l’ha… e chi non ce l’ha…” -calcò Evergreen, guardandola con un sorrisetto
altezzoso- “E chi ce l’ha è giusto che lo mostri! Tu piuttosto, ci sarai vero?
E con chi ci andrai?”
“Non sono affari tuoi!”
“Non lo hai ancora deciso, vero?”
“No…”
“Oh, allora buona fortuna,
visto che sarà difficile per te trovare qualcuno disposto ad invitarti!”
“Ehi, che vuoi dire?” strinse i pugni la rossa, che iniziava a perdere la sua
solita flemma.
“Andiamo, cara Erza, tu
incuti timore solo col tuo nome: credi davvero che ci sia qualcuno qui nei
paraggi che voglia ballare con una pronta a pestarlo se sbaglia un passo di
danza? Ammesso che tu ne sappia almeno uno…”
“Io non pesterei nessuno per un motivo simile!”
“Ma come ti scaldi, cos’è ho
colto nel segno?”
Erza si voltò, ma Evergreen
la rincorse.
“Tanto lo sappiamo entrambe
che non avrai un cavaliere! O al massimo chi potrà mai essere? Natsu?”
“!!!” il colore dei capelli si confuse con quello della sua pelle!
“Ah ah ah, che faccia! Già vi
vedo, tu e quello sfigato che fate coppia: di sicuro verrà con quella sua
ridicola sciarpa muffita e sbaferà come una bestia tutto il mangiabile, mentre tu
te ne resterai a ballare da sola rigida come un’armatura! Ah ah ah!”
“Grrr! Piantala!”
“Ti rimarrà solo Natsu,
vedrai! Ah ah ah!”
“Uh
uh uh, di sicuro non ha trovato un cavaliere che avesse il coraggio di
invitarla, e non è venuta per la vergogna. Del resto, come può una “Titania”
fare una simile figura davanti a tutta Magnolia? Ma guardate me invece!”
Fece una giravolta, e numerose paia di occhi maschili si puntarono su di lei e
sulle gambe perfette comparse sotto lo spacco!
“Io
si che mi merito di essere la Titania di questa gilda!” ribadì circondata da un
oceano di luccichini.
I
baffetti del master si smossero in un risolino: “Sarà… ma non è che tu abbia
trovato un compagno altrettanto facilmente, o sbaglio?”
Evergreen si paralizzò: “UH!!!!”
“E
non è nemmeno quello che ti aspettavi, giusto?”
“Eeeeehm…”
“Freed! Tu sarai il mio
cavaliere! Una donna splendida ed elegante ha bisogno di un uomo accanto a sé
altrettanto elegante e splendido! E tu con quel tuo charme da guerriero sei
perfetto! Insieme strapperemo a quella dannata Erza il titolo di Titania!”
“Veramente Evergreen…”
Si ritrovò afferrato per il collo con gli occhi strabuzzati di Evergreen a
schiacciarlo contro il muro: “VERAMENTE COSA?!?!?!?!?”
“Io avrei già qualcuna…”
“E questa qualcuna è forse più meraviglioso di me?!”
Non ci mise un secondo: “Per
me si…”
“……”
Quella
sera sul palco, mentre Mira allietava tutti con la sua chitarra, ad
accompagnarla al piano c’era un musicista dai lunghi capelli verde acqua.
“Sicuro
che non ti dispiace? Non preferiresti invitare qualcuna a ballare?” fece Mira
voltandosi.
“Umpf!
Non preferirei essere da nessun’altra parte!” rispose lui senza smettere di
suonare.
Mira invece, sentendo quella frase mancò una nota, ma nessuno se ne accorse, e
riprese a suonare, con più brio di prima!
“Ih
ih!”
“……”
Evergreen guardò qualche metro più in là il suo cavaliere, Bixlow, vestito di
bianco e nero, mentre parlava coi suoi pupazzi…
“Mi
raccomando bambini, non ingozzatevi di patatine che poi vi viene il mal di
pancia! Ih ih ih!”
Perlomeno
si era tolto quell’inquietante cappuccio, ma anche con il viso scoperto, per
via di quegli occhi a cerchi e di quei capelli, assurdamente blu e neri, anche
se se li era abbassati col pettine, sembrava lo stesso un pagliaccio!
Il
master ridacchiò, ed Evergreen gonfiò le guance e si allontanò dal bancone.
“Oh,
che mi importa? Erza non è qui, io invece ci sono, sono di una bellezza fatale
e fatata, e ho anche un cavaliere, quindi ho vinto io!”
In
una gara che aveva deciso solo lei… Lodevole…
“Ehi,
Evergreen, se sono il tuo cavaliere, non dovremmo fare cose tipo ballare mano
nella mano o robe del genere?”
“Con te?! Va a giocare con le tue bambole un altro po’!”
“Ok!” fece lui allegro, visto che si divertiva di più così!
“Juvia,
mi andresti a prendere da bere?” chiese Gray, a cui, del bel vestito che aveva
indossato, era rimasta solo la cravatta sui pettorali scoperti e i boxer!
“Certissimo!”
“Uff…
Che seccatura far felice una ragazza… Quasi quasi invidio Natsu ed Erza che non
sono venuti...”
Lucy gli toccò una spalla e indicò la porta: “Si parla del diavolo…”
“Eh?”
“Uh?”
“Wow…”
La
musica si fermò!
Erano proprio loro! I due grandi assenti!
Lui
indossava un pantalone nero e mocassini dello stesso colore; sopra di essi non
aveva giacca, ma solo una camicia bianca, portata dentro i pantaloni, tenuti da
una cintura di cuoio.
Ancora
più su… la sua solita, immancabile, sciarpona bianca!
Lei
indossava un leggero abito da sera blu notte con le paiette, che arrivava poco
sopra le ginocchia, due cerchi d’argento ai polsi, orecchini e sandaletti con
brillantini, dalla suola di sughero un po’ rialzata.
Ma
l’abbigliamento era l’ultimissima cosa a cui tutti badavano.
Si
tenevano mano nella mano.
E
a giudicare dal respiro, dal colore dei loro volti, e dall’espressione, o
avevano fatto una corsa visto il ritardo, o il loro cuore batteva forte per
l’emozione di quella stretta; o tutte e due le cose!
Dal
silenzio generale, si elevò un’inopportuna quanto antipatica risata…
“AH
AH AH AH! Non ci credo! È successo davvero! Come avevo previsto! Guardateli
gente! Natsu ed Erza che stanno insieme! Ah ah ah ah!”
“……”
“BRAVI!”
La
platea riserbò un caloroso applauso ai due appena arrivati, con tanto di fischi
e ovazioni!
I
due arrossirono ancora di più!
“M-ma…
che vi prende?! Andiamo, una maschiaccia e uno sfigato, insomma!”
Il
master, conscio di trovarsi giusto alle sue spalle, emise un lungo fischio che
le stonò un orecchio!
Intanto
gli applausi e i gesti d’approvazione continuarono; dagli occhiolini alle
lacrimucce, fino ai brevettati “Shtanno inshieeeeeme!” di Happy!
I
due si guardarono con la coda dell’occhio… Vedendo in lei il suo stesso
imbarazzo, la tirò su di morale sguainando le zanne in un buffo sorrisone!
Mira
e Freed si guardarono e subito annuirono l’un l’altro.
Chiamato
a sé il microfono magico con uno schiocco di dita, l’albina annunciò:
“Dedichiamo il prossimo lento agli ultimi arrivati!”
Le
luci della sala si fecero soffuse, eccetto un globo che emetteva cerchi di luce
che andavano a nuotare nel pavimento della sala, ora libero, in attesa che i
due vi arrivassero giusto al centro.
A
ciò provvidero Happy e Charle che, messe le ali, andarono a spingere l’uno
Natsu e l’altra Erza!
“E-ehi!”
“Su, muovetevi voi due! Ih ih!”
NDA (colonna sonora!)
Italiano: http://www.youtube.com/watch?v=u6bphtvXwro
Inglese: http://www.youtube.com/watch?v=qz0_lj03q5I&feature=related
Francese (questa è bella!): http://www.youtube.com/watch?v=hg8SjgyCSjY
Una
volta che i due exsheed li ebbero condotti in posizione, la banda cominciò a
suonare una dolce canzone, a cui la cristallina voce di Mirajane avrebbe
aggiunto delle parole adatte!
Pensavo a te
Come amico…
Ma ora sta nascendo
Qualche cosa di più!
Si
stringevano l’uno all’altra, come a volersi nascondere, ma essendo della stessa
altezza, non funzionò granché per nessuno dei due. Indubbiamente, per quanto
fossero d’approvazione, erano comunque decine e decine di sguardi puntati tutti
su di loro: non c’era molto da essere a proprio agio!
Nessuno
lì intorno era abituato a vederli tanto “teneri”; figuriamoci loro…
“Accidenti,
ma non hanno di meglio da fare che guardarci?” sussurrò lui senza smettere di
dondolare appiccicato a lei.
“Sai
una cosa? Hai ragione! È da quando siamo arrivati che ci fissano!” –annuì lei-
“… Umpf! Al diavolo!”
“Già!”
E
da quel momento smisero di nascondersi: di cosa dovevano vergognarsi?
Inoltre,
a testa alta, ci si poteva godere la bella vista della persona di fronte…
Adesso che ti guardo
Io vedo nel tuo sguardo
Una luce
Che mi parla di te…
Non
era carino lasciarli soli in effetti, per quanto fossero la sorpresa più grande
della serata (o forse di sempre!).
“Poverini,
chissà che imbarazzo…”
“Bisca… forse dovremmo andare a ballare anche noi… c-così non sarà come se
stessero dando spettacolo.”
“D-dici?
E… riguardo la tartina?”
“Oh, chi se ne importa!” rispose Arzack, tirandosela dietro!
Così,
a coppie di due, i loro compagni di team e gli altri amici scesero di nuovo in
pista intorno a loro, sicché, confusi tra i tanti, si godessero quel momento
solo per loro in tutta libertà!
Che cos’è?
Tra di noi
Non c’era nulla…
Che cos’è?
Ora c’è
Qualcosa di più!
Nessuno dei due
era bravo, ma in quel semplice muoversi piano, prima da una parte e poi
dall’altra, erano perfetti quanto solo due ragazzi innamorati possono essere!
Che cos’è?
Era amore nascosto
Ma ora io so…
Quel che provo davvero per te!
Quel
fuoriprogramma aveva proprio dato uno scossone alla serata!
L’unica che non ne
era rimasta affetta era Evergreen, che osservava le “vere” stelle del ballo da
uno degli sgabelli del bancone.
Sospirò.
Erza
ballava con Natsu, Bisca con Arzack, Juvia con Gray, Levi si spartiva tra Jet e
Droy, Lucy stava con Loki, persino Charle aveva concesso un ballo ad Happy… e
lei al bancone, con le pive nel sacco.
Il
suo cavaliere non l’aveva certo aspettata: beccata Wendy da sola l’aveva
invitata ed ora la piccola si divertiva coi piedi sopra le scarpe di lui che la
teneva per le mani e ballava per entrambi. In questo modo Bixlow non rischiava
di calpestarla, e figuriamoci se a qualcuno dei due fregava di sembrare buffi o
ridicoli.
“Oh,
beh, ho proprio fatto la fine della cattiva di turno… Sigh…”
Si
voltò per ordinarsi un drink, e…
“Tutta sola?”
Incrociò le dita e
si girò: Elfman. C’era di peggio in giro, però…
“Non sarei un uomo
se lasciassi una signorina sola mentre tutti ballano!”
Le porse la mano.
Lei
ci pensò: era grosso come un armadio e probabilmente intelligente quanto uno di
essi, aveva una cicatrice in volto… E vicino il labbro aveva un rimasuglio di
gamberetto…
“Oh, ma si!”
Smise di
preoccuparsi e si unì anche lei alla festa con un sorriso.
La vita per noi
Ricomincia da qui…
Una strada per noi due!
“Congratulazioni
voi due!” disse commossa Lucy, quando lei e il suo cavaliere passarono vicino
Natsu ed Erza.
“Ti sei inguaiato
anche tu, eh Natsu?” scherzò Gray, a cui l’abbraccio di Juvia quasi mozzava il
fiato!
Natsu deglutì:
“Non fare anche tu così, eh?”
Erza
guardò Juvia che toglieva il respiro a Gray, con gli occhi che erano due
morbidi cuoricini che battevano!
“Umpf! Se pensi che solo perché tra me e te ora… c’è qualcosa… io rinunci a
dartele per le coccole sei fuori strada.”
“Oh, beh, meglio così… Non vuoi darmele anche adesso, vero?”
“Perché dovrei?”
“Così…”
“Non hai fatto
nulla di male, no? Ancora…”
“Già…”
“……”
Solo per noi!
Io e te
Solo noi
Tu con me
Che cos’è?
Ora so!
Io lo so!
<< Forse dovrei baciarla? >>
<< Perché mi guarda così? Forse vuole
baciarmi? >>
<< Se però mi sbaglio lei mi mena,
l’ha pure detto… >>
<< Se ci prova non posso certo
menarlo… però così davanti a tutti… >>
<< Vedi tu se devo vergognarmi tanto
per Erza… >>
<< Ci conosciamo sin da bambini e
tutto a un tratto… >>
<< E dire fino a poco fa non eravamo
altro che amici e adesso… >>
<< Forse le cose erano più semplici
prima… >>
<< Com’è strano… Erza, vuoi che ti
baci? >>
<< Dai, che aspetti? >>
<< Ti amo. >>
<< Grazie, lo so! >>
Che cos’è?
Non l’avrei immaginato
Ma perché ora noi
Ci amiamo così!
Che cos’è?
Era amore nascosto
Ma ora io so…
Quel che provo davvero per te!
Complici
le luci soffuse, gli amici che facevano da scudo, o forse un doveroso senso di
rispetto per , presente anche in quei chiassosi fanfaroni di Fairy Tail, non si
levò alcun fischio, applauso, o commento.
Il
momento esatto in cui l’amicizia cedeva ufficialmente il posto all’amore doveva
essere solo loro, e così fu.
Che
qualcuno se ne fosse accorto o meno, non ci pensarono su due volte a regalarsene
anche un altro, più lungo del primo.
Subito
dopo le luci si riaccesero tutte!
“Signore
e signori, un applauso a queste belle coppiette in pista!” urlò Mira nel
microfono!
Dal
canto loro, le coppiette in pista rivolsero il loro applauso verso la coppia
che era di sicuro la più coppia di tutte tra di loro!
“Eh
eh eh!”
Lo guardo: il batticuore che sentiva dinanzi l’innocente bellezza che Natsu
sfoderava, quando rideva così timidamente, confermò ad Erza che non aveva
commesso nessun errore a complicare le cose!
Almeno
credeva…
E
se ora effettivamente qualcosa fosse cambiato tra di loro o nella gilda stando
insieme in quel modo?
Mira
proseguì: “E adesso…”
“E ADESSO VAI COL ROCK N’ROLL!”
Una
strimpellata di chitarra elettrica fece scattare le mani di tutti alle
orecchie! Ma il peggio lo subirono gli occhi!
“AAAAAARGH!!! GAZILLE!!!”
Era
comparso di straforo sul palco, dinanzi gli attoniti Mira e Freed e il resto
della banda, vestito come un metal rocker e con la chitarra imbracciata, carica
e pronta a far fuoco!
“Che
cavolo ci fai tu là sopra?!” urlò Natsu, interpretando i sentimenti di molti!
“Do
un senso alla serata, cavolo! La gente viene in casa nostra e noi non abbiamo
altro da offrire che queste sdolcinatezze? Adesso è il momento di cambiare
genere, e ci penso io col mio nuovo brano!”
“Ma
Gazille, questo è un ballo, non c’è rock…” provò Mira alle sue spalle, venendo
completamente ignorata!
“Levatelo dalla testa e scendi dal palco!”
“Natsu
ha ragione!”
“Farai
fuggire tutti!”
“Chiudete il becco! Non potete togliermi la libertà d’espressione!”
“E tu non puoi toglierci la libertà di difenderci i timpani!” gridò Natsu
agitando il pugno!
A
quell’ennesimo increscioso attacco verbale, Gazille si tolse la tracolla della
chitarra: “Ok, ora basta, vieni qui e regoliamo la questione!”
“Ma certo che ci vengo, e anche subito!”
SDONG!
STUMP!
SDENG!
Erza
sospirò: “Eh eh!”
Mentre
l’animosità di Natsu e Gazille contagiava i più vicini, iniziando a spandersi
come una macchia d’olio, esattamente come avveniva di solito, la rossa andò a
procurarsi un microfono con cui annunciare: “Attenzione a tutti coloro che non
sono della gilda: consiglio vivamente di uscire fuori perché sta per scatenarsi
una rissa alla maniera di Fairy Tail. Una rissa bella grossa!”
SPLASH!
Subito
dopo venne raggiunta sull’abito da un piattino con un pezzo di torta.
L’Erza
innamorata cedette subito il posto all’Erza indemoniata; e non tanto perché le
avevano rovinato il vestito nuovo…
MA
PERCHÉ L’AVEVANO COLPITA CON UNA TORTA ALLE FRAGOLE!
“CHI
OSA SPRECARE IN QUESTO MODO LA TORTA PIÙ BUONA DEL MONDO?!?!?”
E
afferrata la prima cosa pesante capitatale a tiro (nella fattispecie un intero
tavolo di legno massiccio), lo scagliò nella direzione da cui era provenuto il
colpo, mietendo le prime vittime!
“I
VERI UOMINI NON ROVINANO I BALLI ALTRUI!” fece Elfman, menando un cazzotto in
testa a Gazille, subito prima di venire steso da una testata di Natsu!
“DIAMOCI
DENTROOOOOO!” urlò il drago rosa come un via!
“Da
questa parte prego, grazie per essere intervenuti! Grazie, arrivederci!”
salutava Happy vicino la porta, con un inchino di classe, tutti quelli che
fuggivano terrorizzati per non restare coinvolti!
E
mentre la pista si trasformava in un ring, e il buffet era già più in aria o
per terra che sui tavoli, al sicuro su uno qualcosa impossibile da spostare e
tirare, cioè il bancone del bar, il master tremava. Tremava e gemeva.
“BRUTTE
PESTIIIIIII! POSSIBILE CHE NON SI RIESCA AD ORGANIZZARE NIENTE DI CARINO SENZA
CHE VOI LO TRASFORMIATE IN UNA BARUFFA?!?!?!? UAAAAAAHHHH! SIGH! DISGRAZIATI!
UAAAAAAAHHH!”
Circa
mezz’ora dopo non c’era più traccia dell’eleganza o dei denti di Nab.
Arrivati
al tipico riposino post-scazzottata, Freed fu il primo ad emergere da dietro i
resti maciullati del suo pianoforte, e la prima cosa che fece fu aiutare
Mirajane a rialzarsi.
“Beh,
il ballo è terminato.”
“È
stato bellissimo, dall’inizio alla fine!” fece lei ancora elettrizzata.
“Ti
va di fare una passeggiata? La notte è ancora giovane.”
“Si, con molto piacere!”
Mise
la manina in quella che gli porgeva e si avviarono.
“Ehi!
Dove porti la mia sorellina?!” –scalpitò Elfman, sepolto e bloccato da una
decina di corpi privi di sensi- “Fermo lì! Gnnnn! Urgh! Maledetti, toglietevi
di dosso! Sorellinaaaaaaa!”
“Grayyyyy!
Chi ti ha fatto questo?” pianse Juvia trovandolo con un grosso bernoccolo in
testa a forma di chitarra…
La
disperata ragazza si guardò intorno non trovando che silenzio e distruzione… e
poi ebbe un’idea niente male…
“Tranquillo,
ora ti porto a casa mia e ti do tanti bacetti sulla bua!”
Lo
afferrò per i piedi e se lo trascinò via canticchiando!
“Plic plic ploc!
Plic plic ploc! La la la!”
“Aiu… aiutatemi… Salvatemi…” si sentì provenire da quel corpo trascinato…
Lucy
e Levi stavano andando via anche loro sostenendosi a vicenda con le spalle.
“Peccato
per la rissa, ci siamo pure rovinate i vestiti…”
“Ha
avuto i suoi lati positivi Lucy…”
“Cioè?”
“Jet
e Droy sono finiti subito al tappeto e non ho più dovuto ballare con nessuno dei
due!”
“Anche
Loki! Ih ih!”
“Eh eh eh!”
Erza
e Natsu si riposavano seduti a terra e poggiati al muro.
“Wow!
Che spasso!”
“Umpf,
già…”
Li
circondavano almeno una ventina di avversari, stesi dalla loro furia congiunta,
quando si erano messi a combattere spalla contro spalla erano stati due
autentiche belve!
Tra
gli abbattuti c’era lo stesso sommo disturbatore di belle serate, Gazille: i
due avevano vendicato il bernoccolo di Gray distruggendo la sua chitarra e
facendogli mangiare le corde (tanto erano di metallo)!
Ma
in certo senso dovevano anche ringraziarlo: sarebbe stato imbarazzante e forse
superfluo qualche altro ballo in quel modo. Va bene una volta, ma nessuno dei
due era il tipo.
Invece
così, quell’unico stupendo ballo della serata aveva avuto un degno inizio e una
degna fine, restando così racchiuso, pronto da ricordare, da conservare per
sempre tra i tesori più preziosi.
<<
Ma che mai deve cambiare? >> si
disse, osservandolo stiracchiarsi.
Al
massimo poteva migliorare ciò che già c’era; “qualcosa in più” appunto!
“Perché
ridi Erza?”
“Perché
non dovrei?”
Poggiò
la testa sulla sua spalla e si appisolò.
Carezzò
i suoi lunghi capelli, e baciatala in fronte, si appisolò anche lui,
proteggendo entrambi dagli spifferi che venivano dalle finestre rotte grazie al
calore della sua fornace.
La
sentiva più tranquilla del solito.
Più
tiepida.
Più
affettuosa.
Lo
percepirono tutti e due, chiedendosi cosa fosse.
Sapevano
già la risposta, e presto, ci si sarebbero abituati!
Forse
in questo finale ci sono andato giù troppo con la sdolcinatezza visti i tipi,
ma vista la rissa (e le corde fatte ingollare al povero Gazille) suppongo che
la loro immagine solita sia ancora più che salva! XD
Come
avete visto, ho riproposto in Fairy Tail una particina di Kim Possible della
Disney: dai, la canzone potrebbe adattarsi bene a questo pairing (che in realtà
non è la mia opzione preferita, sono più per il Natsu x Lisanna e l’Erza x
Gerard…)!
Mi
chiedo, le colonne sonore che inserisco ogni tanto, c’è qualcuno che le
ascolta? XD Fatemi sapere!
Alla
prossima fic, e buon proseguimento d’estate!
PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!
PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!