22/07/2011
1 recensioniOra, una persona normale collegando Flint al monopoli avrebbe immediatamente pensato a qualcosa di molto sconcio, ma lui sapeva chiaramente che era proprio quello che sembrava: una partita notturna ad uno stupido gioco da tavolo.
Quando aprì la porta si trovo davanti uno spettacolo abbastanza inquietante.
“Non dovevamo essere solo io e te?”
Lo rimproverò avvicinandosi ad Ethan che sorrideva giulivo da dietro la sua montagna di cuscini mentre Flint se la ridacchiava da dietro l’altra.
“Voi due non me la raccontate giusta, ve lo dico già da adesso”
Flint smise di ridere alzandosi per andare ad abbracciarlo.
“Ciao piccolo”
Gli accarezzò la schiena sorridendogli dolcemente.
“Quante volte devo dirti che non mi piace che questo ti veda in mutande?”
“Non essere geloso amore, lui mi vede anche senza, non capisco tutta questa tua resistenza nei suoi confronti”
“Il fatto che ti vede senza mutande dovrebbe bastare a spiegare il mio odio nei suoi confronti”
“Sei appena arrivato e stiamo già parlando di mutande, non potremmo rimandare a dopo la partita?”
Si staccò da lui dopo avergli dato un bacio, tornando ai suoi cuscini, sui quali si buttò senza fare molti complimenti osservando il suo ragazzo che lentamente e minuziosamente piegava il pantalone della divisa posandolo sul letto.
“Come mai stasera Trent non c’è?”
Chiese iniziando a svolgere la sua veloce indagine.
“No, è uscito con alcuni ragazzi del suo corso di biofisica e si ferma a dormire in camera loro”
“Quindi abbiamo la camera libera?”
“No, siccome James è partito con quelli del quarto ho invitato Ethan a dormire qui” Richard sbottò molto infastidito.
“Sai perché non sono andato con ‘quelli del quarto’? Per stare con te e tu mi rifili questo per mezzo?”
Si alzò tornando da lui e guardandolo dal basso.
“Dai… non fare così… potevo mai lasciarlo solo?”
Il ragazzo che fino a quel momento era stato zitto nel suo angolino tossì appena per richiamare l’attenzione
“Se volete, posso anche tornare in camera, non ci sono problemi…”
“No Et, tu rimani qui capito? E adesso faremo questa maledetta partita a monopoli”
Normalmente non era così azzardato, ma con Richard poteva, sapeva che non se ne sarebbe andato per una sciocchezza simile.
“Ma… perché sei impuntato tanto sul monopoli?”
“Oh lo vedrai presto”
I due ragazzi si guardarono con scambiato un intenso sguardo d’intesa prima che Ethan iniziasse a spiegare.
***
Avevano smesso di giocare a monopoli da una decina di minuti e la cosa strana era che nonostante i sguardi che i due continuavano a scambiarsi non era successo niente di strano o anomalo.“Flint ripetimi perché dovrei mangiare questa roba”
Ethan e Richard erano stesi sui due letti che erano uniti e Flint era seduto sulla pancia del suo ragazzo minacciandolo con delle gallette di riso.
“Daaaaai mangiane almeno una”
Il ragazzo più grande gli teneva le mani ferme ridendo
“Mai! Non mangio il cibo dei passivi!”
“Io ancora non l’ho capita questa cosa del cibo dei passivi lo sai?”
“Molto semplice: crocchette, gallette, fagiolini… sono cose che non mangiano i tipi virili come me, ma che mangiano più quelli come te piccoli e aggraziati”
“Me lo ha spiegato anche Jimmy, ma non ha senso”
“Oh, non deve averne, è così e basta”
Flint si alzò andando ad aprire l’armadio cacciando un’altra scatola bianca
“D’accordo signor attivo, però adesso giochiamo a questo e non si discute”
Portò la scatola sul letto aprendola per prendere il tappeto che stese sul letto
“Pensi che non lo sappi che tu ti strofinerai apposta contro i miei genitali?”
“Sono ovvio vero?”
A rompere l’intesa che si stava creando tra i due fu il commento abbastanza scomodo del terzo ragazzo che gli fece guadagnare un’occhiataccia dal più alto.
“Oh lo fa anche con me…”
“Ogni tanto si”
“Con quanti altri ragazzi ti strusci?”
“Solo con Et, giuro.”
“Confermo”
La serata –o meglio nottata- continuò per quel verso con Richard succube dei due ragazzi e delle loro battutine, per non contare le posizioni assurde che assumevano, e tutte le volte che cadevano uno sull’altro iniziando a coccolarsi come due gatti.
“Ok, adesso smettetela, non siete divertenti”
“Cosa c’è che non va?”
“Tutto! È tutto sbagliato! Tu sei il mio ragazzo, dovresti coccolare me, non lui!” La situazione si stava riscaldando nuovamente, tant’è che Moore si alzò sistemandosi il pacco e andando qualche minuto in bagno, giusto per farli risolvere da soli.
Si guardò attorno stiracchiandosi appena le mani, poteva sentire distintamente le loro voci scontrarsi in modo dolce fino a raggiungere dopo qualche minuto il silenzio.
Sorrise aprendo giusto un po’ la porta per sbirciare, e trovandoli stesi sul letto abbracciati si tranquillizzò uscendo e avvicinandosi a loro.
“Sali Ethan e se vuoi restare devi farmi una promessa”
Il più grande si staccò fa Flint avvicinandosi all’orecchio dell’altro
“Devi controllarlo sempre, tu sei l’unico con cui può provarci. D’accordo?”
“Più facile a dirsi che a farsi ma va bene, baderò io a lui”
Si sorrisero tornando entrambi a guardare Flint che li osservava con lo sguardo più ebete esistente
“Adesso però voglio tante coccole!”
E così fu: dopo un’altra mezz’ora di baci e carezze varie si addormentarono tutti e tre abbracciati, rimanendo in quella posizione fino al mattino seguente.
Note
Niente, è nato tutto dallo stato Facebook di Matt Hall, una semplice parola e ho buttato giù questo; non ha molto senso, cioè, è una cosa un po’ inconcludente, ma va bene così.
Mi andava di farla e l’ho fatta.
E si, per vie molto traverse dovrebbe essere evidenziato quello che io immagino come rapporto tra Jon e Matt *Pensieri Impuri: OFF*
Vah, se vi è piaciuto una piccola recensione non guasta ;)