Il Colonnello Roy Mustang era gay.
Cioè, non proprio gay gay.
I suoi ormoni erano semplicemente in subbuglio, tutto qui.
No, in realtà non era gay.
Era solo che… Inspiegabilmente, quando quel fagiolino era in sua presenza, succedeva qualcosa lì nei piani bassi.
Ecco tutto.
Lui non andava in paranoia quando gli stava troppo vicino.
Non deglutiva in continuazione quando guardava la sua bocca.
Non si perdeva in sciocche, stupide fantasie perverse ammirando il suo fondoschiena.
Lui non era attratto da Acciaio.
In nessun modo.
O almeno, tentò di convincersene.
-Tutto bene, Colonnello?
Si era distratto –ancora una volta- fissando le sue labbra che si muovevano parlando senza afferrare una parola.
Merda.
Si ricompose sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
-Ma certo. Non c’è di che preoccuparsi…
Lasciò la frase in sospeso. Improvvisamente fu catturato dal movimento che la lingua dell’ospite che gli sedeva di fronte aveva appena compiuto lambendo le sue labbra.
Rosee, morbide labbra.
Sentì il fuoco dappertutto. Ritrovò al parola solo diversi secondi dopo.
-…A-acciaio.
Finì a stento la frase di poco prima.
Il ragazzo inarcò un sopracciglio sospettoso.
Aveva capito che qualcosa non andava nel Colonnello in quei giorni, ma non aveva osato chiedergli nulla.
Dal suo canto, Roy sapeva che non avrebbe resistito un minuto di più se avesse fatto ancora una volta una cosa del genere. Decise quindi di dileguarsi -Prima che faccia cose avventante- pensò.
-Devo andare.
Annunciò alzandosi immediatamente dopo e avviandosi velocemente verso l’uscita del suo ufficio.
Ma prima che potesse anche solamente sfiorare la maniglia della porta, la voce del giovane Alchimista lo bloccò.
-Colonnello…
Si irrigidì assumendo un colorito pallido.
-Mh?
Rispose senza voltarsi. Strinse la presa sulla maniglia sperando che qualcuno da un momento all’altro aprisse la porta interrompendo quel momento imbarazzante.
Qualcuno tipo Armstrong, o Havoc. Dannato Havoc, perché non c’era mai quando serviva?
-Posso chiederle una cosa?
Continuò indisturbata la voce del giovane.
L’Alchimista di Fuoco si sentì rabbrividire.
-Chiedi pure.
Aspettò il continuo in religioso silenzio.
-Non è che a lei piacciono gli uomini?
A Roy gli si raggelò il sangue nelle vene.
Nella sua testa c’era solamente una frase: era nella merda fino al collo.
Deglutì un paio di volte cercando di tenere i nervi saldi.
Se avesse confessato sarebbe stato spedito direttamente di fronte alla Corte Marziale, e così la sua carriera sarebbe finita ancor prima di iniziare.
Non gli rimaneva che negare, negare, negare fino alla morte.
Sospirò con rassegnazione, pensando che avrebbe passato il resto della sua vita ad ammazzarsi di seghe, non necessariamente mentali.
-No, Acciaio. A me piacciono le donne.
Rispose sicuro di sé, come era suo solito fare. Sperò che se la bevesse per poter lasciare quel posto il più in fretta possibile.
-Mm…
Ebbe in risposta un mugolio d’assenso.
-Capisco.
Concluse in fine con tono consenziente.
Mustang tirò un sospiro di sollievo, sorridendo poi per aver optato per la scelta migliore per tutti.
Fece leva sulla maniglia pronto a  lasciare la stanza, pensando che dopo aver chiarito la questione con il ragazzo poteva finalmente godersi un po’ di relax.
Tutto è bene quel che finisce be…
 -Peccato.
Constatò il giovane Elric  scrollando le spalle.
Fu in quel preciso momento che Roy Mustang, si rese conto di essere un perfetto coglione.
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti gente!:D
Ok, ammetto che questa robaccia non ha alcun senso, ma desideravo davvero pubblicarla *_*
Questa è la mia prima one- shot su Full Metal Alchemist e quindi non so davvero cosa aspettarmi ._. Spero vi sia piaciuta anche solo un po’, o al limite che non vi abbia fatto vomitare la cena o.o
Ok la smetto x)
Grazie mille per avermi dedicato parte del vostro tempo!
Alla prossima :D 
  Il Colonnello Roy Mustang era gay.
Cioè, non proprio gay gay.
I suoi ormoni erano semplicemente in subbuglio, tutto qui.
No, in realtà non era gay.
Era solo che… Inspiegabilmente, quando quel fagiolino era in sua presenza, succedeva qualcosa lì nei piani bassi.
Ecco tutto.
Lui non andava in paranoia quando gli stava troppo vicino.
Non deglutiva in continuazione quando guardava la sua bocca.
Non si perdeva in sciocche, stupide fantasie perverse ammirando il suo fondoschiena.
Lui non era attratto da Acciaio.
In nessun modo.
O almeno, tentò di convincersene.
-Tutto bene, Colonnello?
Si era distratto –ancora una volta- fissando le sue labbra che si muovevano parlando senza afferrare una parola.
Merda.
Si ricompose sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
-Ma certo. Non c’è di che preoccuparsi…
Lasciò la frase in sospeso. Improvvisamente fu catturato dal movimento che la lingua dell’ospite che gli sedeva di fronte aveva appena compiuto lambendo le sue labbra.
Rosee, morbide labbra.
Sentì il fuoco dappertutto. Ritrovò al parola solo diversi secondi dopo.
-…A-acciaio.
Finì a stento la frase di poco prima.
Il ragazzo inarcò un sopracciglio sospettoso.
Aveva capito che qualcosa non andava nel Colonnello in quei giorni, ma non aveva osato chiedergli nulla.
Dal suo canto, Roy sapeva che non avrebbe resistito un minuto di più se avesse fatto ancora una volta una cosa del genere. Decise quindi di dileguarsi -Prima che faccia cose avventante- pensò.
-Devo andare.
Annunciò alzandosi immediatamente dopo e avviandosi velocemente verso l’uscita del suo ufficio.
Ma prima che potesse anche solamente sfiorare la maniglia della porta, la voce del giovane Alchimista lo bloccò.
-Colonnello…
Si irrigidì assumendo un colorito pallido.
-Mh?
Rispose senza voltarsi. Strinse la presa sulla maniglia sperando che qualcuno da un momento all’altro aprisse la porta interrompendo quel momento imbarazzante.
Qualcuno tipo Armstrong, o Havoc. Dannato Havoc, perché non c’era mai quando serviva?
-Posso chiederle una cosa?
Continuò indisturbata la voce del giovane.
L’Alchimista di Fuoco si sentì rabbrividire.
-Chiedi pure.
Aspettò il continuo in religioso silenzio.
-Non è che a lei piacciono gli uomini?
A Roy gli si raggelò il sangue nelle vene.
Nella sua testa c’era solamente una frase: era nella merda fino al collo.
Deglutì un paio di volte cercando di tenere i nervi saldi.
Se avesse confessato sarebbe stato spedito direttamente di fronte alla Corte Marziale, e così la sua carriera sarebbe finita ancor prima di iniziare.
Non gli rimaneva che negare, negare, negare fino alla morte.
Sospirò con rassegnazione, pensando che avrebbe passato il resto della sua vita ad ammazzarsi di seghe, non necessariamente mentali.
-No, Acciaio. A me piacciono le donne.
Rispose sicuro di sé, come era suo solito fare. Sperò che se la bevesse per poter lasciare quel posto il più in fretta possibile.
-Mm…
Ebbe in risposta un mugolio d’assenso.
-Capisco.
Concluse in fine con tono consenziente.
Mustang tirò un sospiro di sollievo, sorridendo poi per aver optato per la scelta migliore per tutti.
Fece leva sulla maniglia pronto a  lasciare la stanza, pensando che dopo aver chiarito la questione con il ragazzo poteva finalmente godersi un po’ di relax.
Tutto è bene quel che finisce be…
 -Peccato.
Constatò il giovane Elric  scrollando le spalle.
Fu in quel preciso momento che Roy Mustang, si rese conto di essere un perfetto coglione.
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti gente!:D
Ok, ammetto che questa robaccia non ha alcun senso, ma desideravo davvero pubblicarla *_*
Questa è la mia prima one- shot su Full Metal Alchemist e quindi non so davvero cosa aspettarmi ._. Spero vi sia piaciuta anche solo un po’, o al limite che non vi abbia fatto vomitare la cena o.o
Ok la smetto x)
Grazie mille per avermi dedicato parte del vostro tempo!
Alla prossima :D