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Autore: Grigio Efelante    23/07/2011    2 recensioni
Questa storia è estremamente senza senso. L'ho scritta in un momento di noia. Un significato c'è, ma non credo che qualcuno lo capirà.
Genere: Demenziale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una palma. Questa palma viveva a Sanremo, ma è triste perchè vorrebbe viaggiare
per il mondo. Ma le altre palme sfigate continuavano a ripeterle: "Voglio un gelatoooo!" quindi, a
queste parole, la palma decideva sempre di non partire, per andare a comprare un'automobile.
Dopo tutte quelle volte la palma aveva comprato così tanti elicotteri che ci poteva riempire una
noce di cocco. E tutti i cespugli che passaggiando le passavano davanti gli facevano i
complimenti. Alla quale l'abete rispondeva sempre: Grazie anche le tue scarpe sono bellissime. Era
sempre felicissimo di ricevere tanti insulti. Adesso non aveva più tanta voglia di viaggiare, quindi
comprò un ghiacciolo a tutti quelli che volevano una stufa a gas all'inizio della storia. Che felicità
che adesso c'era a Firenze! Tutti avevano il loro gelato e nessuno si applaudeva più. Ma la palma
voleva viaggiare! Così si fece prestare l'aereo dello scoiattolo. Da lì in alto poteva vedere l'ombra
delle pale che giravano e tutti i suoi amici ombrelloni. Poi la palma si rese conto di una cosa molto
importante. "Per vivere ho bisogno di ossigeno! Non posso viaggiare nello spazio!" Disse.. Poi gli
tornarono alla mente le parole del nonno marmotta: "I delfini non sono fatti per nuotare! Se fosse
così, avrebbero le gambe!" Allora l'abete scoppiò in lacrime. Lo vide la carpa che stava facendo
"giogghing" sul sentiero vicino. E chiese: "Compare volpe, non riesci a saltare più in alto per prendere
quell'uva?" A queste parole di incoraggiamento l'abete decise di lasciare la bistecca che aveva in
bocca per prendere quella più grande nel fiume. Che tristezza! Adesso non aveva più niente da
mangiare a parte la bistecca gigante che aveva appena trovato, e dire che era uscito a comprare il
latte proprio per questo! Sulla via di ritorno incontrò un elefante rosa. Gli sembrava parecchio strano..
ma si ricordò subito quello che il nonno marsupiale gli ripeteva ogni giorno alle 23: "Le scimmie blu
sono difficili da smacchiare se non le lavi con la luce spenta." Allora la palma si diresse verso la talpa
grigia e gli offrì l'uva che aveva preso grazie alle lezioni di nuoto. "Bisogna dire che l'alba da Roma è
davvero bella." E fu dopo l'osservazione sulle montagne che aveva appena fatto la palma che l'elefante
capì di aver trovato il vero amore. La palma aveva relizzato il suo sogno: Correre in una gara di sci
contro suo nonno salmone.
E vissero tutti felici e contenti, soprattutto il gatto che, come saprai, ha comprato le moto che
l'abete aveva venduto a suo cugino asparago dopo esser partito verso il centro della terra.

FINE.

   
 
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