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Autore: fabiolina    23/07/2011    2 recensioni
...non era paura di morire quella che ora gli faceva pulsare le tempie e ogni vena, ma era la fottuta paura di fallire, qualunque fosse la sua missione in quell’Apocalittico futuro....
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione
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Ehm Salve a tutte/i! *abbozza un sorriso timido e imbarazzato*
Nemmeno una settimana fa ero del tutto allergica a qualsiasi forma di contatto fisico approfondito tra i personaggi di Supernatural, anzi ad essere precisa, che coinvolgessero Sam e Dean...Insomma da buona single in crisi ormonale è con me che immagino quei due!
Poi la mia adorata Honey (che mi ha fatto anche da beta) ha twittato qualcosa a proposito di un Samifer/Dean e luce fu!Da quel momento le più impure fantasie su Sam e Dean hanno albergato nella mia testa ed eccoci qui...Per chi si aspetta fuochi d'artificio e gemiti a profusione, spero che la delusione non sia troppo grande, ora sono dello "slash-club" ma avrò bisogno di tempo per passare "alla seconda base" ;) Detto questo la dedica è tutta per te Honey e a tutti voi buona breve lettura e grazie per l'attenzione!Vi chiedo solo una gentilezza: che sia positivo o negativo, lasciatemi un vostro parere!

Piccolo consiglio: leggetela con questa canzone in sottofondo se potete








Catapultato nel futuro si trovava alla fine faccia a faccia con Lucifero. E non era paura di morire quella che ora gli faceva pulsare le tempie e ogni vena, ma era la fottuta paura di fallire, qualunque fosse la sua missione in quell’Apocalittico futuro.
Sam, il corpo di Sam, era fermo davanti a lui. Abbagliante in quel completo elegante così perfettamente candido – Ha senso dell’umorismo questo dannato figlio di puttana- pensò Dean.
Un sorriso sghembo e divertito piegò la sottile e perfetta linea delle labbra di suo fratello mentre quegli occhi verdi, così magnetici, lo inchiodavano a terra.
« Sai Dean, pensavo di conoscere bene tuo fratello – iniziò divertito Lucifero – ma fin da quando ho avvertito il tuo arrivo nella Mia Era, non puoi nemmeno immaginare cosa si è scatenato qui dentro – picchiettò indice e medio sulla tempia destra – ma soprattutto qua sotto » fece scivolare lentamente la mano lungo il profilo della mascella, il torace, il ventre, finendo per stringersi il cavallo dei pantaloni.
Dean aveva seguito ogni mossa come ipnotizzato e d’un tratto seppe perfettamente di cosa stava parlando Lucifero. La sola idea che il fratello non fosse perduto, ma vivo, scatenava in lui una miriade di emozioni e un sentimento incontenibile che lo spingeva verso di lui, come il miele per un orso. Sam era la sua vita.
In un battito di ciglia Lucifero coprì la breve distanza che li separava e afferrò Dean per il collo con una sola mano, sollevandolo da terra e portando il viso del cacciatore all’altezza del suo.
«Mentre il tuo fratellino ha sempre combattuto con la tua testardaggine, io te ne sarò sempre grato, perché mi assicura che non svenderai mai il tuo bell’involucro di carne a quella spina nel culo di Michele. A questo punto devo solo decidere se ricompensare te e Sam per tutto questo – indicò lo sfacelo attorno a lui – oppure spezzarti il collo seduta stante e liberarmi anche di voi! Potresti essere utile dopo il soggiorno con Alastair. Di contro, con la tua morte mi libererei anche di questo dannato tarlo nella testa di Sam. Tiene duro il tuo fratellino qua dentro!»
Un lampo attraversò le iridi verdi di Dean a sentire quelle parole: Sam era ancora vivo e da qualche parte là dentro stava combattendo contro Lucifero. Non aveva ceduto, non si era arreso e non era ancora scomparso.
Il viso di Sam si avvicinò piano, mellifluo, le labbra si schiusero e l’alito insolitamente gelido dell’Inferno lo investì penetrandogli fino nelle ossa, dandogli i brividi. Ma quegli occhi che ora lo fissavano dolcemente, quasi imploranti, non erano di Lucifero, ma di Sam.
« Dean ».
Fu solo un sussurro, forse se lo immaginò, forse Lucifero si stava prendendo gioco di lui, ma Dean era sicuro che si trattasse ancora di Sam. Gli stava chiedendo aiuto, gli stava chiedendo di non lasciarlo. Il tocco leggero e freddo della sua lingua prese a disegnargli il contorno delle labbra e a quel punto tutto fu chiaro. Suo fratello aveva bisogno di lui e Dean non sapeva vivere senza Sam, quel fratello che era tutta la sua famiglia, la sua casa, la sua vita. Ormai era chiaro che provava per lui qualcosa di unico e talmente forte e grande da far male. Se doveva pronunciare un “SI” e donare il suo corpo a qualcuno, sarebbe stato per Sam, sempre e per sempre. Insieme avrebbero combattuto, con la forza di Dean, Sam avrebbe vinto.
Così dischiuse le labbra e rispose a quel bacio.
   
 
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