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Autore: socharlie    24/07/2011    9 recensioni
FANFICTION MOMENTANEAMENTE SOSPESA PER ESIGENZA DELL'AUTRICE.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non lo sapeva nemmeno lei, perchè fossero andati lì.
Odiava quel posto, odiava le mazze di legno ruvido, odiava tutto del baseball. Ma aveva promesso a Michael che l'avrebbe portato e per sua fortuna, ad un certo paio di ragazzi piaceva molto quello sport.


«Kylie, scendi da quella macchina?» le urlò Joe, entusiasta quanto Michael e Frankie di giocare. Secondo Kylie lui era lì per un altro motivo, Leslie. Quest'ultima però lo ignorava beatamente, rendendolo ancora più cuorioso.
«Arrivo, arrivo.» sbuffò pesantemente e sbatté la portiera violentemente, come a far intendere il suo stato d'animo scocciato. Nel frattempo,  Nick aveva preso da mangiare.
«Allora, io cosa devo fare?» chiese irritata.
«Proprio niente, amore.» il suo cuore perse un battito. No, decisamente non era ancora abituata a farsi chiamare così da Nicholas, il suo ragazzo.
«In che senso?»
«Devi solo stare lì, e guardare l'uomo più importante della tua vita divertirsi alle gabbie da baseball.»
«Ma, io direi che Michael non è ancora un uomo.»
rispose sarcastica, mentre Nick metteva il broncio. Nel frattempo, Frankie e il piccolo Jenkins ridevano per la battuta, mentre Joseph sembrava aver catturato l'attenzione di Lesley.
«Questa mi ha ferito.» le sussurrò all'orecchio Nick.
«Dai,scherzavo.»
«Potresti, sottolineo, potresti farti perdonare.»
non riusciva a nascondere la sua felicità, nonostante facesse finta di essere offeso.
«Cioè?» chiese, stando al gioco. Lui si indicò le labbra, sbattendo le palpebre. La ragazza si avvicinò, e nonostante fosse abbastanza alta, si alzò sulle punte per allacciare le braccia attorno al collo del riccio.
«Ehm, ehm, ci sono dei minorenni qui.» esclamò Frankie disgustato. Il fratello maggiore, con le braccia ancora attorno ai fianchi di Kylie, lo trafisse con uno sguardo folgorante. Kylie rise e si staccò.
«Ora sono perdonata?» Il riccio annuì prontamente e trascinato da Michael, andò con il resto del gruppo a giocare. Kylie, mentre osservava attentamente ciò che accadeva fra Joe e Lesl, si sedette sugli spalti, prendendo a mangiucchiare qualche patatina fritta.


«E' il tuo ragazzo?» dopo circa un quarto d'ora che era lì, le si avvicinò una ragazza rossa, certamente più piccola di lei, con degli occhi di un verde acceso così belli, profondi, familiari..
«Come scusa?» chiese, accigliata.
«Non intendevo essere invadente, ma fissi il ragazzo riccio da tempo indeterminato, quindi..» Kylie si rilassò e sorrise, nel vedere l'improvvisa dolcezza della ragazza.
«Mi chiamo Amber.» disse poi, tendendo la mano alla mora.
«Kylie, ti va di sederti?» l'altra annuì e si accomodò.
«Comunque sì, è il mio ragazzo.» fece una breve pausa. «Non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova di qui?» L'altra annuì ancora una volta, e prese a parlare.
«Sì, mi sono trasferita qui da poco con mio padre, James. Tuo padre che tipo è?» Kylie chiuse un attimo gli occhi. Troppi ricordi, le avevano affollato di colpo la mente. Li riapr', e si trovò lo sguardo di Nick puntato addosso. Glifece un cenno, come a dire che era tutto a posto.
«Scusa, ho detto qualcos-»
«Io non ho un padre.» Amber la guardò mortificata. «Oh beh, i miei sono separati, certo non è la stessa cosa che perdere un genitore..» Kylie scosse la testa.
«Mio padre non è morto, ma per me...è come se lo fosse. Se n'è andato sette anni fa, quando io avevo dodici anni, mio fratello Tom, quello che sta battendo, ne aveva solo tre. Senza alcuna spiegazione, senza avvertimenti, senza...niente.»
«E' simile a ciò che ha fatto mia madre, però lei so dove si trovi, anche se mi rifiuto di vederla.»
Kylie non sapeva perchè, ma sentiva di potersi fidare di quella ragazza. Poi quegli occhi, come se li avesse già visti.
«Mia madre è morta, incidente stradale, lo scorso dicembre.»
«Dio mio, scusami davvero, non intendevo farti rivivere dei brutti momenti e..»
Kylie la guardò comprensiva, «Figurati, non potevi sapere.» una lacrima le percorse la guancia. La lasciò scorrere, sapendo che dopo di questa, non ne sarebbero scese altre. Aveva imparato a tenere sotto controllo i suoi sentimenti.
«Che scuola frequenterai, a settembre?» chiese poi alla rossa, facendole intendere che era meglio cambiare argomento.
«Oh ehm..il secondo anno alla.. Maryland High school o qualcosa del genere.» Sorrise imbarazzata.
«Oh, sì la Maryland. E' la mia scuola.» sorrise, rassicurante. «E'...interessante?»  chiese l'altra, visibilmente nervosa, all'idea di una nuova scuola. «Beh, non è male come scuola, non ci sono particolari prob.. Tu sei brava a pallavolo?» Le chiese di colpo, lasciando in sospeso la frase precedente. L'altra scosse la testa, definendosi un disastro umano in ogni genere di sport. «Allora fossi in te, starei lontana dalla squadra di pallavolo del terzo anno, si credono superiori a chiunque.»
La piccola le rispose con un sorriso carico di gratitudine, per quella 'soffiata', e presero a ciarlare normalmente, del più e del meno. 


Un paio d'ore dopo, le due si salutarono, promettendo di rivedersi presto. Leslie a causa di un imprevisto dovette tornare a casa.
«Allora, cosa si fa ora?» chiese Joe, mentre Nick guidava in macchina, e Michael e Frankie giocavano. Il riccio aveva tenuto costantemente d'occhio la ragazza, sia durante la partita (il che spiegava la vittoria schiacciante dei suoi due fratelli), sia durante il tragitto in auto.
«Io ho fame!»  gridarono in coro i due bambini. «Vi va di andare da McDonald's?» propose Nicholas. Un urlo collettivo come risposta. Gridarono tutti meno Kylie, che era persa nei suoi pensieri.
«Kyl, tu che vuoi fare?» Chiese il ragazzo. Le sfiorò la gamba, per richiamare la sua attenzione. «Cosa? Oh, io vado a casa. Ho sonno.» «Vengo con te, se vuoi.» disse Nick, capendo che non era il caso di chiederle spiegazioni in quel momento.
Lei provò a controbattere, ma lui la bloccò immediatamente. «No, vengo con te e basta, Kyl.» e le strinse la mano.
Accompagnarono gli altri al locale, ordinarono una pizza e, una volta entrati in casa, Kylie gli raccontò tutto. Lui la vedeva, ci stava ancora male, giustamente. Oh sì, avrebbe volentieri preso a pugni James Jenkins.


«Nick, cosa succederà?»
«Quando?»
Lei singhiozzava, stretta fra le possenti braccia del ragazzo. « Ho p-paura.» sussurrò semplicemente.
«Shh. Di cosa hai paura?» Le chiese Nick, mentre le carezzava dolcemente la schiena.
«Di tutto. Il futuro, ho paura di stare male, di non essere forte abbastanza e..» «Ci sarò io, sempre, ti aiuterò io.» Lei lo sapeva, in passato era già successo che lui la facesse stare male, e non sapeva se avrebbe retto un altro colpo.
«Nick, me lo prometti...davvero Quell'ultima parola gli fece capire che in passato, aveva già infranto troppe promesse. Non avrebbe potuto infrangere nemmeno una, nemmeno la più piccola promessa in futuro.
«Sì, te lo prometto, davvero.» Lei lo baciò, e più serena, si addormentò.
'Attento Nick, non fare promesse che non puoi mantenere.'  gli ripeteva una vocina nella sua testa. Possibile che avesse ragione?







                                                                                                                                                                                                                      Buongiorno gentaglia, tutto bene?
                                                                                                                                                                                  Questo capitolo, ad essere onesta, non mi piace per niente, okay? okay.
 
                                                                                                                                                                                     E' più che altro un capitolo di passaggio, che però serve, credetemi,
                                                                                                                                                                        e mi sembrava carino fare una scena divertente, dato che sono di ottimo umore,
                                                                                                                Allora, undici recensioni? Siete assai belle, ma pretendo delle recensioni STRATOSFERICHE stavolta, da parte di tutte!(capito SOFIA? uu) dilungatevi!
                                                                                                                                                                                                 Ora mi defilo e rispondo alle vostre recensioni, Marti




                                                                            
















   
 
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