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Autore: kimsherd    24/07/2011    7 recensioni
Per quanto mi sforzi si SMETTERLA di scrivere XS, proprio non ci riesco. E il bello è che so di non essere brava a scriverle. Dio, è più forte di me.
Va beh, in questa fanfic non succede nulla di particolare, Squalo e Xanxus si danno semplicemente il loro primo bacio. Una cazzata insomma XD
Non credo siano OOC, ma lo segno comunque perché sono sicura che qualcuno l'avrebbe detto lo stesso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Superbi Squalo, Xanxus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Gli aveva scostato una ciocca argentea che gli danzava davanti al viso con le dita, portandogliela dietro l'orecchio.
La punta delle sue dita l’avevano sfiorato. Sfiorato e nulla più, ma dalla pelle che le sue dita perfette avevano toccato era scaturita un’intensa vampata di caldo, come se qualcuno avesse poggiato una piastra rovente sulla guancia di Squalo.
Eppure non faceva male, quel calore lo stava mandando in un posto meraviglioso, lo sentiva.
Il suo cuore prese a battere fortissimo quando sentì che le dita di Xanxus indugiavano sulla sua pelle e infine vi si posavano, scaldandolo ancor di più.
Le sue guance erano in fiamme e Xanxus lo sapeva, perché stava sorridendo.
Sorrideva e si avvicinava, piano, pianissimo. Dio, sembrava la scena di un film vista al rallentatore.
A Squalo sembrava che quella distanza non si sarebbe mai colmata, si aspettava che Xanxus si ritirasse da un momento all’altro, negandogli il calore della sua mano, invece il viso del Boss si avvicinava sempre di più al suo, sempre di più.
Squalo tratteneva il respiro, incapace di rompere quell’incantesimo con il rumore dei suoi sospiri troppo forti, che chiedevano aria, perché sentiva che non ne aveva abbastanza, ma allo stesso tempo non voleva averla se questo significava poter sentire le labbra di Xanxus sulle sue.
 
“Cosa sto facendo?”
Si chiedeva Xanxus, che continuava ad avvicinarsi al viso della persona che conosceva meglio di chiunque altro.
Cosa stava facendo? Non lo sapeva.
Squalo era lì, si stava facendo i fatti suoi. Leggeva un fumetto, o forse il giornale, non gli importava poi molto.
Era lì e a Xanxus era sembrato bellissimo. Lo era sempre stato, se ne rendeva conto, ma mai come in quel momento.
Cosa l’aveva attirato a quel modo? Forse erano i suoi capelli lisci come seta, che amava così tanto sfiorare quando Squalo si girava, in modo che non se ne accorgesse, o forse la sua pelle che invece non aveva mai toccato ma che avrebbe voluto assaggiare con le labbra, oppure i suoi occhi.
Di tutto quello che Squalo aveva, gli occhi erano ciò che più amava Xanxus. Non era solamente il colore, così particolare, a piacergli. Erano le emozioni che li attraversavano, troppo facili da leggere per lui.
Ci aveva visto infinita devozione, odio, rabbia, tristezza e persino amore. Aveva capito ogni cosa dagli occhi di Squalo senza bisogno delle sue parole.
Forse era stato tutto questo o forse niente. Semplicemente Xanxus voleva baciare Squalo. Ne aveva voglia e forse l’aveva sempre voluto.
Però non aveva tempo per pensare al motivo, alle conseguenze o a quello che stava per fare.
Ciò che Xanxus voleva, lo otteneva e ora voleva Squalo. Non c’era altro da dire.
 
Non aveva idea del perché, ma a Squalo non importava ed era sicuro che non importava nemmeno a Xanxus.
Ci avrebbe pensato dopo, o forse non ci avrebbe pensato affatto. Voleva solamente che finalmente la distanza fra di loro si annullasse.
Squalo stringeva le mani attorno al giornale che stava leggendo talmente forte da far sbiancare la nocche.
Lo spadaccino socchiuse le labbra e finalmente, sentì che Xanxus lo baciava, facendo scivolare la mano che aveva posato sulla sua guancia sul collo.
Gli baciò solamente il labbro inferiore, dolcemente e senza nemmeno far rumore.
Squalo invece di rumore ne fece anche troppo. Aveva trattenuto il fiato troppo a lungo e quando Xanxus l’aveva baciato così delicatamente, aveva respirato forte, quasi vergognandosi per come aveva rotto l’atmosfera.
Il Boss però sembrò non farci caso. Sembrò non fare caso nemmeno al battito di Squalo, talmente veloce da essere quasi rumoroso.
Le labbra di Xanxus salirono di poco e diedero un altro piccolo bacio a quelle di Squalo.
Lo spadaccino inspirò forte un’altra volta, inalando il dolce respiro di Xanxus.
Dio, stava impazzendo, ma non riusciva a muoversi.
Il pollice di Xanxus iniziò a muoversi lentamente accarezzando il collo di Squalo e a quel punto il ragazzo non riuscì più a capire niente.
Chiuse gli occhi e lasciò finalmente andare quello stupido giornale, sporgendosi in avanti per poter baciare ancora Xanxus.
E ancora…e ancora…e ancora…ancora.
 
Le labbra di Squalo erano morbide. Gli piacevano da morire. Gli piaceva anche la sua pelle, così liscia che sembrava quella di un bambino. Non aveva mai immaginato che toccare qualcuno sarebbe stato così bello, soprattutto se quel qualcuno era Squalo.
Eppure…era bello, lo era, e Xanxus non pensava più che quei piccoli baci fossero solo un capriccio che andava soddisfatto.
Erano molto di più, ma ci avrebbe pensato dopo…a quello e a tutto il resto, se c’era un resto.
Squalo respirava troppo forte e il suo battito era troppo veloce, ma non gli dava fastidio. Non gli dava nemmeno fastidio il fatto che Squalo non volesse baciarlo sul serio, continuando a dargli quei bacetti insulsi.
Avrebbe potuto continuare a ricevere quei bacetti insulsi per ore, perché ognuno di quei baci gli dava un profondo senso di pace, una cosa che non provava da anni, da tantissimi anni.
Forse…forse non aveva mai provato qualcosa di simile in tutta la sua vita. Possibile che solo Squalo fosse riuscito a dargli qualcosa del genere?
Non gli doveva importare. Doveva solo pensare a soddisfare la sua piccola voglia, ma non poteva tenere spento il cervello e la verità gli aleggiava nella mente. La sentiva, quella inconfutabile verità, ma non doveva pensarci. Non poteva perché lui era il grande Xanxus.
Il Boss si sedette sul divano accanto a Squalo, senza lasciare le sue labbra o il suo collo, poi decise che era finito il tempo di quel giochetto divertente ma poco appagante.
Xanxus si sdraiò su Squalo, facendolo cadere all’indietro e dopo avergli preso il viso fra le mani, lo baciò come si doveva.
Mai, mai avrebbe immaginato che baciarlo sarebbe stato…così.
Non ci poteva credere. Aveva baciato molte persone in vita sua, forse troppe, ma non ci aveva mai messo un briciolo di sentimento e di certo, non aveva mai ricevuto nessun sentimento.
Invece con Squalo era diverso. Cos’erano quelle sensazioni?
Perché sentiva così tanto caldo? Perché delle intense scariche di piacere lo stavano scuotendo da capo a piedi?
Dio, era perfetto.
Squalo era perfetto.
Quel bacio era perfetto.
Loro, insieme, erano perfetti.
 
Se solo avesse potuto parlare, Squalo gli avrebbe detto che lo amava. Se solo ne avesse avuto il coraggio, di certo l’avrebbe detto, ma era sicuro che non sarebbe servito a niente.
Non poteva spiegargli a parole ciò che quel cavolo di bacio stava facendo molto meglio.
Squalo sospirò, stavolta leggermente, accogliendo la lingua di Xanxus nella sua bocca. Stava provando troppe emozioni. Non sarebbe riuscito a sostenere quel bacio ancora a lungo, o sarebbe morto di troppo amore, lo sentiva.
Squalo circondò le spalle di Xanxus con le braccia e lo strinse a sé, approfondendo di più quel bacio. Se fosse morto così, sarebbe morto senza rimpianti.
Per quanto l’avesse sempre nascosto, persino a sé stesso, ora non poteva negare che Xanxus era tutto ciò che aveva sempre voluto. Forse ancora adesso non poteva dire di averlo, ma lui era suo. Squalo era suo.
Non si sarebbe mai concesso a nessun altro, non avrebbe mai baciato altre labbra, non avrebbe mai abbracciato altre spalle, non avrebbe mai desiderato qualcuno che non fosse lui.
Squalo sentì distintamente la felicità.
Era bello.
No, era perfetto.



Questa piccola fanfic estremamente inutile mi è stata ispirata dall'immagine in alto. La stavo fissando e ad un certo punto le parole mi sono venute fuori da sole. Scusate se vi ho fatto perdere tempo con queste cose melense.
   
 
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